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Allattamento al seno

Allattamento al seno: tutto quello che bisogna sapere

Allattare il bambino al seno regala alla diade momenti di profonda intimità dove il contatto pelle a pelle, gli sguardi, le carezze, rafforzano la relazione iniziata già durante la gravidanza. Anche se istintivamente il neonato posto sul grembo materno si trascina fino al seno per mangiare, è importante che la madre lo aiuti ad attaccarsi bene, per avviare l’allattamento al seno, facilitando un processo che altrimenti potrebbe andare incontro a diversi ostacoli.

Come si allatta? Appena nato il bebè mangia, in genere, ogni 3 ore, anche durante la notte. Il tempo in cui rimane attaccato al seno varia da bambino a bambino: ci sono bebè che succhiano un pochino, poi si riposano per riprendere a mangiare e piccini che in 10 minuti svuotano il seno della mamma. Ecco che è importante rispettare i tempi del piccino, trovando una posizione comoda che ci permetta di appoggiare la schiena; magari possiamo adagiare il bebè sul cuscino per l’allattamento, evitando irrigidimenti alle spalle ed indolenzimento al braccio. Il piccino, poi, deve attaccarsi correttamente altrimenti il latte non esce bene, innervosendolo. Agitato potrebbe tirare il capezzolo, provocando dolere e ragadi. La posizione ideale per il piccino è quella in cui il suo pancino è a contatto con il corpo della madre e la bocca contiene non solo il capezzolo, ma anche parte dell’areola.

Come allattare al seno correttamente: qual è la migliore posizione per allattare? Possiamo allattare non solo sedute in poltrona, ma anche semisdraiate nel letto; in questo caso mamma e bambino si posizionano adagiati su un fianco, il bebè all’altezza del seno ed in asse con il suo corpo. La posizione rugby allattamento, invece, prevede che il piccino sia sostenuto con un braccio all’altezza dell’ascella della mamma e la testina sia dritta all’altezza del seno. Questa posizione favorisce lo svuotamento dei dotti più profondi ed evita l’ingorgo mammario. Poiché il piccino è disposto su di un lato, è ideale nel caso in cui si debbano allattare 2 bambini contemporaneamente.

Allattamento al seno video

In seguito alla montata lattea, a pochi giorni dal parto, i seni belli, prosperosi e tonici ci indicano che la produzione di latte è iniziata e possiamo iniziare questa meravigliosa fase della nostra vita.
Tra i dubbi che affliggono le neo mamme non mancano domande come queste: “Ogni quanto deve mangiare un neonato?” e “Quanto latte beve un neonato?”. Se per l’allattamento artificiale è più facile quantificare il latte bevuta dal bebè, con il latte umano possiamo affidarci all’autoregolazione del piccino. Oggi i pediatri consigliano l’allattamento a richiesta, indicando alla mamma di seguire il più possibile i ritmi fisiologici del bambino. Svuotiamo prima un seno e poi proponiamo l’altro al bebè. Il latte umano inizialmente, per la prima parte della poppata, ha più una funzione dissetante, nella seconda parte contiene, in misura maggiore, i nutrienti fondamentali per la crescita del bimbo.

allattare al seno correttamente

Quanto deve mangiare un neonato di 1 mese? In base alle peculiarità di ogni piccino, il pediatra ne valuterà la corretta crescita. In generale, possiamo affermare che la quantità di latte può variare dai 60 ai 150 gr a poppata. Nel primo mese, per non inficiare l’allattamento al seno, evitiamo di proporre ciucciotti al piccino che richiedendo una modalità di suzione diversa rispetto al seno, potrebbero confonderlo.
Quanto deve mangiare un neonato di 2 mesi? In genere per ogni poppata il latte bevuto dovrebbe essere compreso tra i 120 ed i 180 gr, per aumentare gradualmente nei mesi successivi. Neonati 3 mesi poppate: in questa fase il piccino è più attivo, il suo campo visivo migliora e potrebbe essere distratto durante l’alimentazione, quindi scegliamo un posto tranquillo per le poppate.

Allattamento

Per i suoi benefici il latte materno è indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un diritto del bambino, in quanto fornisce l’esatta combinazione di nutrienti ed anticorpi di cui il bambino ha bisogno. Rafforza il suo sistema immunitario, proteggendolo da patologie quali asma, diabete e da alcune forme di allergie, ha proprietà anti-infettive ed è consigliato come nutrimento esclusivo, almeno per i primi sei mesi di vita. L’importanza del latte umano è stato messo in risalto grazie alla recente diffusione delle Banche del latte, nate con l’obiettivo di raccogliere e conservare questo prezioso nutrimento per distribuirlo presso i centri di neonatologia e nelle Tin, come alimento elettivo per i nati prematuri.

L’allattamento al seno è un valido sostegno anche per la salute della donna, sia a breve che a lungo termine. Grazie alla costante suzione l’utero riacquista le dimensioni pregravidiche più velocemente e la muscolatura pelvica riprende, in tempi brevi, la sua tonicità. Anche i chili accumulati nei 9 mesi diminuiscono rapidamente. Grazie alla produzione di seratonina, stimolata proprio dall’allattamento, la donna riesce ad affrontare le fatiche del costante accudimento del piccino con più serenità. Per quanto concerne i benefici a lungo termine, è stato dimostrato che l’allattamento al seno riduce il rischio di sviluppare il tumore alla mammella e quello all’ovaio.

Alimentazione in allattamento

L’allattamento comporta un certo affaticamento nella mamma che deve scegliere un’alimentazione nutriente per sé e per il suo piccino. La dieta mediterranea è ideale per l’apporto nutrizionale, ideale in questa fase. Variare l’alimentazione in allattamento, alternando le proteine della carne con quelle del pesce e delle uova, con frequenti porzioni di frutta e verdura, non dimenticando i cereali e lo yogurt fornirà a mamma e bebè un apporto nutrizionale completo. Meno indicati, quindi da assumere solo occasionalmente gli alimenti zuccherini e quelli cosiddetti spazzatura. Per mantenerci in forma durante l’allattamento, oltre alla cura dell’alimentazione una blanda e costante attività fisica ci permetterà di recuperare la tonicità muscolare. In queste giornate invernali, nelle ore più calde, possiamo fare una lunga passeggiata con il bebè, scegliendo il percorso più verde del posto in cui viviamo, per rigenerare il nostro corpo.

alimentazione in allattamento

Dieta allattamento

Oltre alla cura dell’alimentazione, è importante il giusto apporto di liquidi durante l’allattamento. Spesso le mamme, dopo aver allattato sentono molta sete ed hanno bisogno di reintegrare i liquidi persi anche per l’aumento della temperatura corporea mentre attaccano il bimbo al seno e, quindi anche per l’aumento della sudorazione. Ecco che nella dieta allattamento è prevista l’assunzione di circa 2 litri di acqua. Ideale è quella calcica, perché risponde al fabbisogno di questo elemento durante il nutrimento al seno; per favorire il corretto funzionamento dei reni, ideali quelle poco mineralizzate ed oligominerali. Attraverso il latte passiamo al piccino quello che mangiamo, quindi facciamo attenzione a tutti quegli ingredienti che possono nuocerlo come la caffeina, la teina, alimenti piccanti ed allergizzanti