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Allattamento: 5 motivi per continuare anche dopo i sei mesi

Allattare dopo i canonici sei mesi: sì oppure no? Sono molte le mamme che scelgono di farlo per il bene del proprio figlio, andando incontro però a critiche e sguardi contrari della gente. Continuare con le poppate anche dopo che il bambino ha compiuto un anno di vita non è una scelta da giudicare: ogni genitore sa qual è la cosa migliore da fare per il proprio cucciolo. Senza dimenticare che l’allattamento prolungato non apporta altro che benefici, infatti, non ci sono lati negativi nella faccenda.

1. L’allattamento prolungato favorisce l’immunità del bambino
Com’è noto il latte materno è ricco di anticorpi che aiutano a rafforzare il sistema immunitario del bambino. Come spiegato anche da un’ultima ricerca scientifica, dopo i sei mesi d’allattamento il latte non perde le sue proprietà nutritive che restano invariate. Inoltre, va tenuto in considerazione uno studio condotto dall’American Academy of Family Physicians che rivela che i bambini svezzati prima dei due anni hanno maggiori probabilità di ammalarsi rispetto a chi ha cominciato a mangiare cibi solidi solo più in là.

2. L’allattamento prolungato aiuta lo sviluppo del cervello del bambino
Sono ormai numerosi gli studi che evidenziano il fatto che il latte materno aiuta a sviluppare l’intelligenza del bambino. Questo avviene soprattutto in caso di allattamento prolungato. Non solo, stando a uno studio portato avanti in Neo Zelanda, i bambini che sono stati allattati al seno per lungo tempo hanno meno difficoltà a riscontrare problemi di tipo comportamentale, che spesso emergono tra i sei e gli otto anni.

3. L’allattamento prolungato aiuta a rilassare il bambino
L’allattamento aiuta il piccolo a stare calmo e, in alcuni casi, a riuscire a dormire con maggiore facilità. Anche la mamma, grazie alle poppate, può trovare una sorta di relax. Senza dimenticare che l’allattamento al seno rafforza il bonding, quel legame madre-figlio che si crea già durante i nove mesi d’attesa.

4. Il latte materno è sempre più nutriente, anche dopo sei mesi d’allattamento
Con l’allattamento prolungato il latte della mamma non diventa “acqua” come qualcuno erroneamente pensa, anzi. Il passare del tempo rende il latte più nutriente e offre al bambino tutto l’apporto necessario per crescere e non avere problemi di tipo nutrizionali.

5. Non sempre il bambino è pronto per lo svezzamento
Ogni bambino è diverso da un altro: di solito lo svezzamento comincia verso i sei mesi, ma non tutti i neonati sono del tutto pronti. Per questo alcuni cuccioli richiedono un allattamento prolungato e interrompere bruscamente questa abitudine può avere delle conseguenze negative. Solo quando il bambino sarà pronto è giusto iniziare lo svezzamento.