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Acido folico in gravidanza? I rischi di una dose eccessiva

Troppo poco può comportare seri rischi per il nascituro, ma a quanto pare anche assumerne una quantità eccessiva non farebbe troppo bene. Pomo della discordia è l’acido folico che molti dottori prescrivono alle donne incinte per garantire il giusto livello di vitamina B ed evitare problemi del tubo neurale del bebè (dose giornaliera consigliata è 0,4 mg), per esempio la spina bifida. Ma una recente ricerca pubblicata dal Journal of Endocrinology dimostrerebbe che l’eccessiva assunzione di acido folico può comunque provocare problemi, soprattutto alle bambine.

Questo studio, condotto da un team di ricercatori portoghesi della University of Porto della Catholic University of Portugal, hanno svolto i propri accertamenti su topolini ai quali hanno somministrato una quantità di acido folico 20 volte maggiore di quella consigliata. Come spiegato dalla docente Elisa Keating, i baby topolini nati dopo l’esperimento hanno avuto problemi di sovrappeso, alimentazione irregolare e una forte resistenza alle terapie con l’insulina. Inoltre difettavano dell’adiponectina, un ormone che proteggere da diabete e obesità. Tutti questi sintomi sono stati riscontrati soprattutto negli esemplari femmine.

Nessun problema, invece, per i ratti che hanno avuto la normale dose di acido folico. La Keating ha concluso:

“I risultati del nostro studio fanno luce su quali siano gli effetti potenziali di un’assunzione eccessiva di acido folico durante la gravidanza: speriamo sia un input per ripensare le politiche di sanità pubblica e affinare terapie e controlli durante un periodo così importante come quello della gestazione”.