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Acidi in gravidanza: cause e rimedi

Acidi in gravidanza

Il bruciore di stomaco è un sintomo che per motivi diversi accompagna buona parte della gestazione. La salita di acidi determina frequentemente bocca amara in gravidanza, anche di notte; purtroppo, nel primo trimestre, è altrettanto frequente che vi sia anche un rigurgito acido; vomitare succhi gastrici è una fastidiosa sintomatologia che è concomitante all’aumento dei livelli di beta-HCG, dall’impianto dell’embrione in poi. La donna fatica ad alimentarsi, ha nausea frequenta e finisce per rigurgitare tutto ciò che mangia.

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dall’esofago. La causa nelle prime settimane di gestazione è dovuta all’aumento di livelli di progesterone, ovvero l’ormone che garantisce l’evoluzione nell’arco dei 9 mesi; andando avanti con le settimane, però, l’utero cresce e comprime gli organi addominali, rallentando così la digestione. Lo stomaco, visto il passaggio anomalo di acidi tende a infiammarsi, generando la comune gastrite in gravidanza. Come curare la gastrite? Prima di ogni rimedio farmacologico è bene correggere l’alimentazione; evitare quindi cibi fritti, alcolici, latte, carni rosse, e ovviamente il caffè, essendo tutti cibi irritanti della mucosa gastrica.

Bruciore di stomaco

Il bruciore cosiddetto alla bocca dello stomaco configura un dolore al quadrante centro-superiore dell’addome. Il fastidio alla bocca dello stomaco e nausea rappresentano insieme al vomito i primi sintomi che si presentano, ancor prima che la donna scopra di essere incinta. Gli ormoni della gestazione hanno un forte potere irritante e rallentano il passaggio del cibo in senso cranio-caudale; per queste ragioni è più facile che il bolo alimentare e i succhi gastrici risalgano.

Reflusso gastrico

I rimedi per il reflusso gastroesofageo sono rappresentati da una corretta alimentazione e da una sufficiente idratazione quotidiana. Intanto è fondamentale bandire i cibi grassi o i pasti eccessivi e frequenti; i cibi da evitare inoltre sono i piccanti, le spezie, il pomodoro e a volte anche il cioccolato. Negli ultimi tempi è stato scoperto il potere alcalino delle mandorle che riesce a contrastare l’acidità di stomaco; tuttavia tutti i cibi se non ben masticati e a piccole porzioni sono potenzialmente pericolosi. Tra i rimedi naturali non va dimenticata anche l’aloe vera, uno strumento curativo per ogni tipo di irritazione; inoltre in erboristeria sono reperibili antiacidi naturali sotto forma di oli, minerali ed erbe. Il problema deve essere attenuato, poiché specie a termine il reflusso gastroesofageo e tosse infastidiscono il bambino.

Reflusso gastroesofageo sintomi

I sintomi del reflusso gastroesofageo comuni sono rappresentati dal dolore all’addome superiore e dal bruciore di stomaco; nei casi più gravi troviamo il rigurgito sia di solidi che di liquidi. Invece, per quanto concerne i sintomi dell’esofagite da reflusso troviamo il gonfiore, la deglutizione dolorosa e la sensazione che ci sia del cibo bloccato.

Acidità di stomaco

Acidità di stomaco

Le cause dell’acidità di stomaco sono riscontrabili nell’aumento del volume uterino, specie a termine, e nella progressiva crescita del quantitativo ormonale circolante. Cosa mangiare con l’acidità di stomaco? Intanto zenzero e reflusso vanno parecchio d’accordo; infatti può essere assunto per contrastare l’acidità di stomaco e impedire il reflusso stesso sotto forma di tisane o biscotti. Fondamentali sono anche la camomilla e il finocchio per il potere calmante che possiedono; infine la lattuga che ha la caratteristica di regolare la secrezione gastrica.

Reflusso

Cosa mangiare col reflusso? Vanno bene i cereali, la frutta e la verdura (sia frullate che centrifugate); come carni preferire il pollo o il tacchino, e come pesce il merluzzo. L’importante è preferire sempre piccole porzioni e bocconi perché al reflusso si associa il mal di gola (faringite da reflusso). Oltre all’alimentazione per mantenere uno stile di vita sano è opportuno anche fare sport ed evitare abiti che costringono eccessivamente l’addome.

Reflusso gastrico sintomi

Il mal di gola da reflusso è un altro sintomo particolarmente frequente e fastidioso; gli acidi che solitamente troviamo nello stomaco risalendo irritano anche le prime vie digestive/aeree. Inoltre è altrettanto possibile che si irriti la laringe, ovvero la nostra zona vocale, determinando un senso di asma e tosse che può rendere difficile sia parlare che respirare.

Bruciore di stomaco rimedi

Al bruciore di stomaco in gravidanza si può ovviare con dei rimedi naturali che sono rappresentati dall’aceto di mele e dal miele. L’aceto di mele, visto il sapore forte, può essere diluito nell’acqua mentre per quanto riguarda il miele basta un cucchiaino prima di andare a dormire.

Mal di stomaco in gravidanza

Il bruciore di stomaco in gravidanza se non curato può generare dolore; anche il vomito frequente, per lo sforzo dei conati, può lasciare algie addominali ripetute. Da qui l’importanza di trovare dei rimedi per il mal di stomaco; per evitare di danneggiare il nascituro si può assumere la melissa. Essa possiede qualità antispasmodiche e calmanti, oltre a essere un buon sedativo naturale per tutti gli stati di nervosismo o ansia.

Bruciore di stomaco in gravidanza

La pirosi gastrica colpisce l’80% delle gestanti, sia durante le prime settimane che al termine di gravidanza. La motivazione più frequente è il reflusso gastroesofageo che a sua volta colpisce il 50% della popolazione in stato di gravidanza; per combatterlo, nei casi in cui non basti la dieta, esistono dei farmaci di provata sicurezza materno-fetale.

Acidità in gravidanza

Il reflusso in gravidanza colpisce anche nelle ore notturne, per questo è sempre meglio dormire con la testa sollevata per evitare la totale risalita dall’esofago degli acidi; tuttavia esistono cibi antiacido che possono essere consumati per alleviare la sintomatologia come le banane, le carote, le patate e il riso.

Bruciore di stomaco

Cosa mangiare contro la gastrite

Se successivamente dovesse associarsi la gastrite in gravidanza, allora è ancora meglio modificare le abitudini alimentari a tutte le ore del giorno; cosa non mangiare con la gastrite? Essenzialmente tutto ciò che è grasso o fritto; preferire quindi cibi grigliati o lessi perché meno dannosi. E’ meglio quindi mangiare pane tostato (senza mollica), carni bianche, pesce magro, e lo yogurt parzialmente scremato.

Succhi gastrici

Il forte bruciore di stomaco è dovuto alla presenza dei succhi gastrici. Essi sono secreti dalla mucosa gastrica per agevolare il processo digestivo e la lisi degli alimenti che arrivano al cospetto dei vari organi del tratto gastro-intestinale. Tuttavia, essendo acidi, la loro risalita può irritare il tubo digerente e scatenare una intensa sintomatologia.

Acidità

Un comune correttore dell’acidità è il bicarbonato di sodio; esso è conosciuto per la sua potente capacità di attenuare il bruciore, sia in gravidanza che fuori. Molte mamme, anche ignare dell’esistenza del progesterone come causa dei loro fastidi gastrici, lo usano come rimedio casalingo efficacissimo. Per farne buon uso basta un cucchiaino in un bicchiere d’acqua; attenzione a non abusarne perché può influire sulla pressione arteriosa e favorire la ritenzione idrica.

Maalox in gravidanza

In gravidanza è possibile la somministrazione di farmaci antiacidi. Cosa prendere per il bruciore di stomaco? I comuni protettori dello stomaco come il Maloox o il Gaviscon reflusso sono efficaci e privi di rischi per il feto. Tuttavia tra loro non esiste una differenza nell’efficacia perché la finalità è la stessa; la donna può quindi scegliere autonomamente quale assumere.