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Aborto spontaneo: quanto aspettare per una seconda gravidanza

Purtroppo l’aborto spontaneo è una spiacevole evenienza che avviene in circa il 30% delle gravidanze, soprattutto entro le 12 settimane e specie alla prima gravidanza. Le cause dell’aborto spontaneo sono talvolta genetiche, altre volte restano misteriose per impossibilità di fare diagnosi, dato la precocità degli aborti. Esistono sicuramente dei fattori di rischio come l’età materna e paterna, le condizioni di salute della mamma o l’assunzione di farmaci. Alcuni studi inoltre confermano che le prime gravidanze con embrioni maschi sono più a rischio di aborto spontaneo.

Un aborto spontaneo può essere una esperienza devastante, specie se in quella gravidanza si erano già riversati desideri, progetti e aspettative dei genitori. Alle donne che l’hanno vissuta serve sicuramente del tempo per elaborare questo lutto, che a volte viene vissuto anche come un fallimento del proprio corpo, scatenando una sorta di senso di colpa.

I pensieri più comuni sono: “Ho lavorato troppo?”, “Mi sarò stressata troppo?”, “Ho fatto troppa ginnastica o movimenti sbagliati?”, “Non sono in grado di portare a termine una gravidanza? Ci sarà qualcosa che non va?”

Quindi, per affrontare serenamente degli altri tentativi di rimanere incinta, bisogna innanzitutto superare questo stato d’animo. Prendete coscienza del fatto che un aborto spontaneo è un evenienza frequente e che nella grande maggioranza dei casi si tratta di un’auto correzione della natura: quelle cellule embrionali per un motivo o per un altro non erano compatibili con la vita. Oppure ancora che il vostro organismo non era al momento in grado di sostenere una gravidanza, per motivi fisici che vanno indagati.

Quindi, il consiglio è di aspettare sei mesi prima di riprovare, tempo utile non solo per assestare l’utero ma anche e soprattutto per l’elaborazione di questa emozione spiacevole. In questi sei mesi avete tutto il tempo per programmare una gravidanza in modo coscienzioso, cominciando fin da subito a fare delle analisi preconcezionali, e a condurre uno stile di vita più sano migliorando l’alimentazione, l’attività fisica e limitando o meglio abolendo del tutto il fumo e l’alcol.