Secondo la Scienza a Natale si concepisce di più; ad aiutare le coppie sembrerebbe proprio l’atmosfera natalizia e la felicità che questa festa ispira nella cultura occidentale. Questo fenomeno è stato segnalato e confermato da uno studio dell’Università dell’Indiana, pubblicato su Scientific Reports.
Al picco di ricerche online di argomenti legati al sesso e alla gravidanza, corrisponde nove mesi dopo, nel mese di settembre, un aumento delle nascite. Ciò si attesta anche da dati ISTAT. Chiaramente, l’aumento dei concepimenti a dicembre non è correlato a motivi biologici ma sociali.
Lo studio ha uno scopo molto serio, e cioè capire in che modo i fattori culturali influenzano la stagionalità del concepimento. Esistono pattern che si presentano frequentemente e che rendono questo fenomeno piuttosto regolare.
I risultati dello studio forniscono conoscenze utili per supportare gruppi di persone e migliorare la salute sessuale e riproduttiva di tutta la popolazione; questo accade soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove si dovrebbero attuare politiche anche di prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, tramite uso di preservativo.
Gli studiosi hanno analizzato i dati provenienti da più di 130 paesi e relativi alle ricerche fatte su Google, che riguardano parole ed espressioni sul sesso, nel periodo tra il 2004 e il 2014. L’indagine ha compreso anche i post su Twitter, dal 2010 al 2014.
La realizzazione dello studio è avvenuta mediante strumenti di analisi del traffico web, di internet, e mediante la possibilità di studiare comportamenti e tendenze specifici, come per l’appunto le abitudini sessuali.
Gli esiti dello studio, hanno dimostrato che l’interesse verso il sesso cresce durante tutte le festività religiose nel corso dell’anno; ciò quindi non riguarda solo i paesi cristiani. Nei paesi legati al Cristianesimo, il picco delle ricerche Google si ha durante il Natale.
Invece, per i musulmani, l’incidenza aumenta durante Eid-al-Fitr, che è la festa conclusiva del Ramadan. I ricercatori, ritengono interessante, anche, che durante le festività come la Pasqua e il Ringraziamento americano, non si registra interesse verso il sesso.
Questa apparente contraddizione e contro tendenza, viene spiegata dal fatto che le feste hanno valenze culturali diverse; quest’ultime feste sono infatti meno legate alla nascita e alla famiglia e quindi la coppia è meno propensa al concepimento.
Luis Rocha, uno dei coordinatori dello studio spiega che: “Lo studio dimostra che la cultura, misurata attraverso le abitudini delle ricerche su internet, sembra essere il fattore principale che guida la vita sessuale e riproduttiva delle società“.
Il picco delle ricerche è vario tra le regioni geografiche sparse sulla superficie terrestre; quindi il clima e la vicinanza dall’Equatore non hanno impatto su questo fenomeno sociale. Quindi, secondo gli studiosi, l’aumento dell’interesse verso il sesso durante il Natale, non è correlato a fattori biologici.
Quindi non c’entra la luce diurna, la temperatura o l’alimentazione. Eppure, ancora si cercano motivazioni valide per comprendere i meccanismi di questo fenomeno.
Se non si tratta di ipotesi biologiche, allora le motivazioni sono culturali e sociali; quindi non c’entra la riduzione della fertilità maschile o femminile nel corso delle diverse stagioni.