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Lavaggi nasali neonato: quando e come farli

Lavaggi nasali neonato

Nei primi mesi di vita, i bambini respirano esclusivamente attraverso il naso. Inoltre, per i primi due-tre anni non sono in grado di soffiarsi il naso da soli. Per questo motivo, se il naso si intasa, dovrà essere necessario pulire il naso. Basti sapere che in caso di raffreddore anche lieve, i più piccoli provano un certo fastidio e disagio. Ciò aumenta in particolare durante il sonno e le poppate, per via della posizione coricata. Come liberare, dunque il naso dal fastidiosissimo muco nasale?

Soluzione fisiologica

Liberare il nasino chiuso con un lavaggio specificio è importante per il benessere dei bambini. Con un lavaggio nasale si allontana, nella maniera più semplice e veloce, il muco dal naso. Non solo, ma anche catarro ed eventuali piccoli croste dal naso e muchi dalla gola. Permette anche di ripulire la mucosa delle cavità nasali da sostanze irritanti, come allergeni, virus e batteri. Inoltre, i lavaggi ammorbidiscono il muco, facilitandone un’eventuale aspirazione mediante la pompetta aspiramuco.

Lavaggi nasali

Come fare i lavaggi nasali? I lavaggi nasali si possono effettuare utilizzando della soluzione fisiologica, acque termali, soluzione salina, acqua di Sirmione, acqua di mare sterilizzata.

Ne esistono di vari tipi, tra cui pratici flaconcini monodose, ma anche contenitori più grandi. Tra le soluzioni citate c’è quella salina, che si può preparare in casa con acqua e sale. Basta sciogliere del sale in acqua portata ad ebollizione, rispettando la ripartizione: 90% di acqua e 10% di sale. Il lavaggio va necessariamente effettuato con soluzioni a temperatura ambiente o appena intiepidite.

Come stappare il naso

Anzitutto, bisogna scegliere con cosa effettuare il lavaggio. Si può scegliere tra comodi flaconcini monodose, o siringhe senz’ago (iniettandone circa 5-10 ml per narice). In tal caso, l’importante è spingere sullo stantuffo piuttosto velocemente, così da esercitare una pressione tale da agevolare la rimozione delle secrezioni.

Un’ulteriore possibilità è il rinowash, ovvero un apparecchietto che si collega all’aerosol, attendendo poi la fuoriuscita dell’acqua dal naso. Eseguire il lavaggio nasale è molto semplice: basta stendete il bambino sul fasciatoio inclinandogli leggermente la testa da un lato. Non deve essere completamente coricato, altrimenti la soluzione di lavaggio finirà in gola, facendo tossire il piccolo.

Introdurre delicatamanete il flaconcino o la siringa nella narice del lato più lontano dalla superficie di appoggio e spruzzate il liquido delicatamente, ma con fermezza: uscirà dalla narice opposta.

Soprattutto se il bambino è molto piccolo e non è in grado di soffiarsi il naso da solo, può essere utile usare un aspiratore nasale, per rimuovere ciò che non è stato rimosso con il lavaggio.

Se ciò non basta, si può acquistare dello spray nasale per bambini, molto utile a sciogliere i muchi. Importante è anche umidificare gli ambienti ed invitare il bambino a bere spesso, in modo da fluidificare il muco e favorirne l’espulsione.