7 azioni per rendere migliore il parto

Il NICE, National Istitute for Healt and Care excellence, si è pronunciato sulla necessità di migliorare l’assistenza al parto per aumentare gli standard di qualità delle cure. Ha delineato 7 azioni necessarie a rendere migliore il parto e per ciascuna di esse ha specificato i compiti delle varie figure professionali coinvolte. Questo articolo vi sarà utile se volete valutare lo standard dell’ospedale dove partorirete o dove avete già partorito.

  1. Offrire quattro luoghi dove partorire

  2. Per le gravidanze fisiologiche, cioè senza alcuna patologia e considerate quindi a basso rischio di complicanze intrapartum, ci dovrebbero essere 4 alternative di scelta sul luogo del parto: la propria casa, una casa del parto, una struttura gestita da sole osteriche all’interno o nelle immediate vicinanze dell’ospedale, oppure il classico reparto di maternità dell’ospedale. Il territorio dovrebbe informare la donna sulle varie opportunità e i servizi offerti dalle varie strutture e offire una assitenza gratuita in ognuno di questi luoghi. Questa azione mira a rendere la donna partecipe dell’organizazione del suo parto, in modo che possa scegliere il luogo dove si sente più tranquilla e a suo agio, al fine di limitare le inutili medicalizzazioni e migliorare il suo feedback.

  3. Assistenza one to one in travaglio

  4. Il personale dovrebbe essere in numero sufficiente tale per cui ad ogni donna venga garantita un’ostetrica dedicata esclusivamente a lei durante il travaglio. Questo aiuta la donna a familiarizzare con lei, a rilassarsi e a prendere fiducia dell’ambiente circostante, migliorando di conseguenza la capacità di lasciarsi guidare e di dilatarsi.

  5. No alla cardiotocografia continua in travaglio

  6. In un parto naturale non c’è alcuna necessità di monitorare il battito cardiaco in modo continuo: questo costringe la donna a stare distesa e rallenta quindi la discesa fetale prolungando inutilmente i tempi del travaglio. Il battito cardiaco va monitorato quindi in modo intermittente.

  7. Se il tracciato si normalizza niente CTG

  8. Anche in caso di anomalie del battito, la cardiotocografia continua non è giustificata se il tracciato si normalizza per 20 minuti.

  9. Niente ossitocina né rottura del sacco

  10. Niente che acceleri il travaglio artificialmente dovrebbe essere fatto, se non in caso di urgenza. Ogni manovra medicalizza il parto e lo espone a maggiori rischi di lacerazione. La donna stessa ha facoltà di opporsi a queste manovre.

  11. Non tagliare il cordone prima di un minuto

  12. Il cordone ombelicale non dovrebbe essere reciso immediatamente, ma bisognerebbe attendere che esso smetta spontaneamente di pulsare. Questo apporta numerosi benefici al bambino come dimostrato in diversi studi. Questa pratica non limita la possibilità di prelevare sangue cordonale.

  13. Contatto pelle a pelle alla nascita

  14. Dopo la nascita tutti i neonati dovrebbero essere adagiati sul seno della mamma per un primo contatto pelle a pelle e un primo attaccamento. Questo favorisce la riuscita dell’allattamento e limita gli effetti negativi del distacco tra madre e bambino.