È nervoso, irritabile, piange, niente lo soddisfa e per di più mangia poco: normalmente viene descritto così un bambino che affronta l’eruzione di un dentino. Neanche per la mamma e la famiglia è un momento facile, eppure ci sono anche aspetti positivi da tenere in considerazione.
- L’aspetto positivo per eccellenza è che… potete cancellare il dentino in questione dalla lista di tutti quelli che devono uscire: insomma, siamo a uno in meno! Potete innervosirvi anche voi insieme al bebè, oppure affrontare il periodo con filosofia pensando che ne mancano “solo 19, 18, 17…” (i denti da latte sono 20)
- Con la comparsa di uno, due, tre dentini, sentirete vostro figlio pronunciare tante sillabe nuove. Il movimento della lingua all’interno della bocca e l’aria che attraversa i dentini (oltre all’imitazione dei suoni che sente) stimoleranno il desiderio innato di comunicare e la fonazione tipica della lingua madre.
- Pappe addio! Senza affrettarsi eccessivamente, noterete che il bambino sarà più intenzionato e interessato ad assaggiare cibi più grossolani oltre alle solite pappe, quando qualche dentino sarà spuntato. Piano piano, potrete portarlo a fargli mangiare quello che cucinate per il resto della famiglia.
- È innegabile: un dolore fisiologico, nel momento in cui il dente deve tagliare la gengiva, il bambino lo sente e lo sperimenta. Questo stesso dolore e periodo che ognuno di noi deve attraversare, volenti o nolenti, rappresenta una tappa di crescita: il bambino stesso e il resto della famiglia si accorgono che il neonato cambia, cresce, diventa un piccolo individuo.
- Quel tenero sdentato di mio figlio… Alzi la mano chi non lo pensato almeno una volta, vedendo il dolcissimo sorriso del proprio bambino con due o tre dentini. Veder cambiare la sua espressione vi darà, di nuovo, l’opportunità di innamorarvi del vostro bebè.
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