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3 rimedi per combattere l’anemia in gravidanza

Succede a quasi tutte le donne incinte di trovare nel proprio esame emocromatico dei valori che segnalano un calo di ferro, e ciò avviene a causa della emodiluzione del sangue che inizia proprio dalle prime settimane di gravidanza. Sarà quindi compito del ginecologo accertare la gravità dell’anemia per stabilire quale cura far seguire alla futura mamma.

Non bisogna prendere sotto gamba l’anemia perché potrebbe esser causa di trasfusioni durante il parto o anche provocare nascite premature. Ecco quindi una serie di rimedi per la mancanza di ferro:

  1. Alimentazione: mangiare carne equina o comunque ben cotta, nel caso in cui la gestante non avesse preso la toxoplasmosi, ed è quindi costretta a rinunciare alla classica bistecca al sangue che sappiamo essere ricca di ferro. Ma anche legumi, uova, spinaci, kiwi, arachidi, asparagi, cavoletti.
  2. Integratori: soltanto il dottore può prescrivere una cura orale associata all’acido folico, a base anche di pasticche di vitamina C e vitamine B12.
  3. Rimedi della nonna: soprattutto nelle località vicino agli ippodromi, spesso è consigliato alle gestanti con carenza di ferro, di prendere dei chiodi dagli zoccoli dei cavalli, ed infilarli poi all’interno di una mela rossa per una notte intera. Il giorno seguente, dopo aver estratto i chiodini, si potrà così mangiare il frutto che durante le ore ha assorbito il ferro.