foto_viaggiare_gravidanza

3 consigli su come dividere la gravidanza fra due città diverse

A volte, a causa di problematiche relative al lavoro, alla famiglia o anche alla salute, alcune gestanti sono costrette a dividere i tempi della gravidanza in due, cioè, spezzando a metà i mesi d’attesa provocandone così un cambiamento sia di dottori che di città dove si verrà seguite. La scelta è sicuramente fra le più ponderate e bisogna pertanto valutare una serie di pro e contro che vanno dalla necessità primaria di esser aiutate, fino agli impegni quotidiani della donna.

Questa spartizione avviene soprattutto per le famiglie fuori sede, e non è facile, perché la futura madre si deve trovare dinanzi alla decisione di tornare sin da subito nella città natale, dalla propria famiglia, appena scopre di esser incinta, oppure rimandare questo trasferimento alla fine del secondo trimestre. Ecco quindi come poter riuscire al meglio in questa divisione della gravidanza fra due città diverse.

  1. I ginecologi: la necessità di cambiare dottore dopo i primi mesi di attesa, o a metà della gestazione, deve esser riferita sin da subito al medico, il quale poi dovrà scrupolosamente segnare ogni eventuale problematica su di una cartellina da far presentare alla futura mamma al collega dell’altra città. E’ anche buona l’idea che i due, almeno per i primi tempi, possano avere un contatto telefonico relativo alla salute della paziente, creando così un di passaggio verbale concreto.
  2. Il pre parto: tutto ciò che concerne il periodo riguardante la frequentazione ad un corso sull’accompagnamento alla nascita, o ancora l’acquisto del corredino, deve esser svolto in modo sereno, senza affanni perché la gestante è consapevole del fatto che a breve cambierà città. Perciò bisogna scegliere in quale dei due posti si vuol fare queste cose.
  3. Documenti: tutte le carte relative alle analisi, alle ecografie della madre e del bebè, o il certificato di residenza diverso dalla città dove si partorirà alla fine, verranno presentati presso la struttura scelta per l’evento. Una volta nato il bambino, questo sarà registrato alla anagrafe della città natale, poi essendo quindi la residenza della famiglia, diversa rispetto a dove il piccino è nato, una volta tornati nel proprio luogo abitativo, bisognerà andare in comune a prendere il libretto sanitario del neonato, scegliere il pediatra di base e sbrigare altre faccende burocratiche di rilievo.