bambino che dorme in culla

3 metodi per far addormentare il bambino nella culla

Come fare addormentare il bambino nel lettino

La gioia per l’arrivo di un neonato è spesso associata anche alla stanchezza delle notti insonni. I neo genitori devono abituarsi al regine sonno-veglia del nuovo arrivato che, nei primi mesi di vita, non coincide con il nostro e spesso i bimbi finiscono per addormentarsi nel lettone, rendendo scomodo il riposo di mamma e papà. Far addormentare il bambino nella culla però non è un’impresa impossibile. Esistono una serie di trucchetti e di passi da seguire per instaurare una routine della nanna e abituare gradualmente il neonato a dormire nella culla, che sia posizionata nella stanza di mamma e papà, oppure nella cameretta.
Ecco 3 metodi e consigli pratici per far dormire il bambino nella culla che nel lungo periodo potranno dare risultati importanti, permettendo anche ai neo-genitori un sonno tranquillo!

1. Creare una routine della nanna: latte caldo, bagnetto e una storia da leggere

Il primo passo da fare quando si decide di spostare la nanna del bambino dal lettone di mamma e papà nella sua culla (che si tratti di un neonato di 4-5 mesi o di un bambino più grandicello che rifiuta il lettino) è quello di creare una routine della buonanotte. Mettere in pratica perciò dei gesti abituali che indichino al piccolo quando è arrivata l’ora di dormire. Fare il giro delle stanze della casa, salutare i giochi e dare la buonanotte a pupazzi e peluches può essere un modo per sancire che è arrivato il momento di dormire. L’obiettivo dei genitori è quello di essere molto precisi, mettendosi a tavolino per decidere la routine della nanna da seguire e rispettarla ogni sera, senza eccezioni.
Di seguito alcuni passi da seguire per instaurare una routine della nanna.

  1. Offrire il latte caldo prima di andare a dormire può essere un modo per far rilassare il neonato. Lo spuntino pre-nanna non dovrà essere eccessivo altrimenti potrebbe avere l’effetto contrario e appesantire il piccolo. In alternativa al latte è possibile offrire al bambino altre bevande, come la camomilla o una tisana al finocchio, ovviamente previo consulto del pediatra.
  2. La routine della buonanotte può includere anche un bagno serale, seguito da un massaggio rilassante con un olio indicato per neonati.
  3. Ai bambini più piccoli può essere utile cantare una ninna nanna prima di dormire, mentre i più grandicelli apprezzeranno la lettura di una bella storia, magari proprio sulla nanna. Una fase questa che non deve superare i 5-10 minuti altrimenti il rischio potrebbe essere quello di eccitare troppo i piccoli invece di farli addormentare.

Leggi anche: Nanna sotto zero: i bambini dormono meglio a basse temperature

bimbo piange nel lettino

2. Abituare i bambini alla culla gradualmente: l’importanza dei giochi

Il passaggio dal letto di mamma e papà al lettino dovrà essere il più possibile dolce e graduale per il bambino. Pensare di far dormire all’improvviso un neonato nella culla dopo mesi passati tra le braccia di Morfeo nel lettone dei genitori è impensabile, far scoprire invece gradualmente la culla, magari mettendo al suo interno dei giochi, la renderà un ambiente felice. Ecco alcuni consigli pratici da seguire.

  1. Durante il giorno è possibile lasciare per qualche minuto il bambino giocare nel lettino, in questo modo prenderà dimestichezza con la culla e imparerà a conoscerla.
  2. Iniziare a far dormire il bambino in culla durante il riposo pomeridiano (continuando la sera a tenerlo nel lettone), con il tempo il lettino potrà essere anche il luogo del riposo notturno.
  3. Un modo per tranquillizzare il piccolo e rendere il passaggio dal lettone alla culla meno traumatico può essere quello di regalare un peluche da tenere nel lettino e abbracciare nella notte.
  4. La culla inizialmente può essere posizionata nella camera dei genitori, magari vicino al letto, in questo modo il bambino continuerà a sentire la presenza di mamma e papà e si sentirà al sicuro. Con il tempo potrà essere allontanata dal letto e successivamente posizionata nella camera del piccolo.
  5. Per due o tre notti, la mamma o il papà potranno dormire nella stanza del piccolo per tranquillizzarlo, dopodichè basterà stare accanto a lui finchè non prende sonno, cantando una canzone o leggendo un libro, come suggerito in precedenza.

Leggi anche: Favole della buonanotte: storie e filastrocche da leggere ai bambini

bambina che dorme

3. Aiutare il bambino a dormire da solo in cameretta

L’obiettivo dei genitori dopo questa seconda fase sarà quello di aiutare il figlio ad addormentarsi da solo. Ovviamente per fare questo ulteriore passo in avanti il bambino dovrà mostrare di essere sereno e vivere il momento della buonanotte senza ansie e paure. In questa fase non sarà necessario che il piccolo si addormenti prima di lasciarlo da solo nella culla in camera sua. Mamma e papà potranno coccolare il figlio per un po’ e poi lasciarlo addormentare da solo nel lettino. Si tratta ovviamente di una fase delicata che potrebbe richiedere del tempo, il consiglio perciò è sempre quello di munirsi di tanta pazienza e tenerezza.
In basso un approfondimento sul sonno dei bambini a cura della consulente pediatrica del sonno Eliana Beeson.

Leggi anche: Il bimbo non dorme la notte? Ecco i 10 consigli Montessori