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L’alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni: quali cibi evitare, quali preferire e perché

Gli alimenti da evitare (almeno) fino ai 3 anni

Parte importante per la crescita di un bambino è sicuramente l’alimentazione. Da neonato il bambino si alimenta con il latte, che gli permette di ricevere tutti i nutrienti che gli servono. A poco a poco crescendo impara a conoscere alimenti sempre nuovi ed è importante che i genitori gli insegnino fin da piccolo una corretta educazione alimentare.
Se da una parte è vero che bisogna abituare i bambini a mangiare tutto, ci sono alcuni cibi che però vanno evitati, perché rischiosi per la salute.
Tra i cibi da evitare rigorosamente, gli esperti indicano:

  • qualunque tipo di crudo, sia carne che pesce, che per la presenza di germi può provocare infezioni intestinali;
  • frutti di mare, come cozze e vongole, che se inquinate possono provocare forti intossicazioni;
  • bevande contenenti caffeina: sono da evitare tutte quelle bevande come tè o caffè che contenendo caffeina possono provocare nel bambino irrequietezza, tremori, mal di stomaco e insonnia;
  • uova crude, che così come per il pesce e la carne, possono contenere germi che potrebbero mettere a rischio la salute del bambino.

Gli alimenti da limitare

Ci sono poi alcuni cibi che è consigliabile far consumare ai bambini con moderazione, questo perché non sono di norma pericolosi per la sua salute, però se assunti con frequenza possono creare problemi ai più piccoli.
Tra i cibi da limitare ci sono:

  • bevande zuccherate o gasate come succhi di frutta e coca cola che piacciono molto ai nostri bambini, ma che hanno un alto quantitativo di zucchero e quindi andrebbero consumante solo in occasioni particolari come gite o feste di compleanno;
  • salumi o formaggi: spesso vengono dati ai bambini considerandoli un piatto veloce e completo, ma assumere insaccati e formaggi in grande quantità è pericoloso perché sono alimenti ricchi di grassi e quindi favoriscono l’obesità;
  • burro: fino ai tre anni è consigliato evitarne l’uso, preferendo come alternativa l’olio extra vergine di oliva;
  • cibi in scatola: così come per i salumi e i formaggi, anche i cibi in scatola sono un alimento facile e veloce per saziare la fame dei nostri bambini. Ma la verità è che i prodotti inscatolati contengono sostanze come coloranti e conservanti che possono solo far male al bambino;
  • sale e zucchero: è importante limitarne l’uso per abituare il bambino ad apprezzare l’alimento per il suo vero gusto, senza alterarlo. Inoltre il forte consumo di sale a lungo andare potrebbe portare a problemi di ipertensione, così come è stato dimostrato che l’abuso di zucchero e di alimenti che lo contengono va a danneggiare le cellule del fegato.

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I cibi a rischio soffocamento

Ci sono poi alcuni alimenti ai quali bisogna prestare particolare attenzione. Esistono infatti cibi che sono pericolosi per i bambini dai 0 ai 3 anni perché hanno il rischio di incastrarsi in gola provocando il soffocamento.
Secondo le statistiche il soffocamento per cibo o per aver ingerito corpi estranei è la principale causa di morte dei bambini dai 0 ai 3 anni.
Tra i cibi ai quali prestare particolare attenzione ci sono:

  • cibi molli o scivolosi come mozzarella e wurstel;
  • pop corn, frutta secca, caramelle e gomme;
  • frutta con il nocciolo(come le ciliegie);
  • cibi che sono difficili da spezzare come il prosciutto crudo;

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Cosa mettere nel piatto a colazione, pranzo e cena. I cibi che favoriscono la crescita

Per favorire la sana crescita dei nostri bambini i nutrizionisti consigliano di seguire la dieta mediterranea. Tanta frutta e verdura, latte e derivati alternati al pesce, carne, uova e olio extra vergine di oliva per condire i piatti.
È importante fin da piccoli scandire la giornata alimentare dei bambini in 5 momenti: colazione, pranzo, cena e due spuntini, evitando quanto più possibile i fuori pasto.
La colazione è il pasto più importante, per gli adulti come per i bambini, perché aiuta a distribuire meglio le calorie nell’arco della giornata. È consigliabile far iniziare la giornata ai nostri bambini con prodotti salutari come latte, yogurt, frutta fresca o qualche biscotto che forniscono il giusto apporto di proteine, carboidrati e vitamine. Da limitare invece le merendine confezionate.
Tra gli spuntini è preferibile scegliere un frutto, una spremuta, ma anche cibi come cracker o un gelato sono indicati come spezza fame durante la giornata.
Una volta finito lo svezzamento è bene che il bambino impari a mangiare cibi simili a quelli della famiglia, variando il più possibile durante la settimana. È consigliabile far assumere ai bambini durante i pasti principali fonti di carboidrati (pasta, riso, farro), fonti di proteine (pesce, formaggi, carne, legumi, uova) cercando quanto più possibile di non combinare insieme due fonti proteiche (non far mangiare una frittata dopo un piatto di pasta e fagioli per esempio).
Infine è importante che il bambino assuma molta frutta e verdura, soprattutto se di stagione, perché ricca di minerali, fibre e vitamine. La frutta e la verdura aumentano il senso di sazietà,migliorano la funzionalità intestinale e sono alimenti ricchi d’acqua che è fondamentale per l’idratazione e che andrebbe sempre preferita a tutte le altre bevande, specialmente a tavola.
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Rossella Soriano