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Bonus Bebè: scatta l’aumento, ma solo a certe condizioni: ecco quali

Bonus Bebé, tutto quello che c’è da sapere

Ci sono nuove ed importanti novità riguardo il Bonus Bebè, introdotto dalla Legge di Stabilità per il 2015 e confermato anche per il 2019 anche se con qualche modifica. Una, in particolare, riguarda un possibile aumento del 20% che però viene erogato dall’INPS solo a determinate condizioni: vediamo quali.

Il Bonus Bebé: cos’è e come funziona

Innanzitutto è bene ricordare, per chi non lo sapesse, cos’è il Bonus Bebè. Con questa dicitura intendiamo una agevolazione consistente in un assegno dato alle famiglie per ogni figlio nato, in affido o adottato, dal 1 gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso. Per il secondo figlio però, a partire da quest’anno, c’è un’importante novità.

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Bonus Bebè, aumento del 20%: ecco come

Per il figlio successivo al primo infatti il Governo ha disposto uno scatto economico del 20%. Per ottenerlo, i genitori dovranno inviare la domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, entro un certo periodo di tempo. Per ricevere l’assegno infatti, l’INPS prenderà in considerazione solo le domande pervenute entro 90 giorni dalla data di nascita o di ingresso del minore nel nucleo familiare.

Le cifre

Ricordiamo anche le cifre del Bonus Bebè. L’assegno, erogato per 12 mensilità, ha un importo di 80 euro al mese per le famiglie il cui reddito ISEE non superi i 25.000 euro. In totale, la famiglia riceve nell’arco dell’anno un contributo di 960 euro. Nel caso in cui la famiglia abbia un ISEE inferiore ai 7.000 euro l’importo dell’assegno viene raddoppiato, raggiungendo la cifra di 160 euro al mese (1.920 euro annui).

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Per il figlio successivo al primo, alle suddette cifre, c’è da aggiungere la possibile maggiorazione del 20%. Se si tratta di adozione plurima di gemelli, e non ci sono altri figli all’interno del nucleo familiare, la maggiorazione viene riconosciuta per tutti i gemelli adottati tranne uno, a scelta del richiedente.