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I bimbi non dormono? Ecco il lato migliore sul quale cullarli

I bambini non dormono? Ecco come fare

Spesso molti genitori devono fare i conti con i propri figli che difficilmente si addormentano. Ebbene, due importanti studi hanno evidenziato al termine della loro analisi quella che potrebbe essere una possibile soluzione: individuare il giusto lato per cullare i più piccoli, e farli addormentare.

Ecco perché è importante il lato in cui si culla il bimbo

Entrambi gli studi sono stati portati avanti da un team di ricercatori dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. La squadra di lavoro è stata coordinata dal Professore Luca Tommasi, ed il report del test è stato pubblicato da Greenme.

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Come evidenziato, il lato su cui cullare il bambino è fondamentale perché determina un benessere psicologico anche nella madre. Come spiega il Dr. Gianluca Malatesta

Una valutazione semplice e non invasiva del lato in cui viene cullata una bambola potrebbe rivelarsi uno strumento clinico (da affiancarsi ad altri) utile nei protocolli diagnostici per determinare la qualità dello stato affettivo e delle relazioni sociali, quantomeno nelle donne

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Gli studi

Nel primo studio effettuato sono stati presi come riferimento 50 giovani madri a cui i ricercatori dell’Università di Chieti hanno sottoposto alcuni test di immaginazione e una serie di domande sulle foto presenti negli album di famiglia.

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I risultati hanno evidenziato che le mamme con livelli di depressione più alti erano solite cullare i bambini maggiormente a destra; al contrario le donne che presentavano un livello di empatia più alto li cullavano tendenzialmente a sinistra. Questo, secondo gli esperti, sarebbe u indicatore clinico della capacità materna di adattarsi a livello emotivo con il figlio.

Nel secondo studio è stato chiesto a 300 donne di tenere in braccio un bambolotto: in base al lato scelto, sono stati valutati i diversi stili di di attaccamento nei confronti dei propri figli: se il lato scelto era quello sinistro, il loro rapporto era migliore.

Alla luce delle nostre scoperte riteniamo sempre più convincente che l’ambiente materno, la diade nella quale il neonato trascorre gran parte del suo tempo, svolga esso stesso un ruolo chiave nel processo di sviluppo funzionale del cervello. Non trattandosi di una scelta materna casuale, la preferenza laterale nel tenere in braccio i bambini rappresenta dunque una delle finestre attraverso le quali possiamo indagare lo sviluppo cerebrale del bambino

ha concluso il Prof. Tommasi.