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Bimbi ingoiano pile a bottone: come rimuoverle dal loro stomaco

Cosa fare quando i bimbi ingeriscono pile a bottone

Spesso, soprattutto quando non si è sotto l’attento controllo dei genitori, molti bambini rischiano di ingerire oggetti piccoli e pericolosi. Tra questi ci sono anche le pile a bottone, in grado di danneggiare in modo ripentino lo stomaco fino, nei casi più gravi, a perforare la parete gastrica. Cosa fare in questi casi?

Come rimuovere le pile a bottone dallo stomaco

A suggerire una possibile soluzione è lo studio guidato da Racha Khalaf e presentato alla Digestive Disease Week 2019. Secondo gli esperti, anche quando il piccolo non presenta sintomi da soffocamento, il medico o il genitore dovrebbe immediatamente procedere alla rimozione della batteria.

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Lo studio

Come riporta l’Ansa, lo studio ha analizzato i dati relativi a 68 ingestioni di pile a bottone da gennaio 2014 al maggio del 2018. È bene innanzitutto sottolineare che queste pile sono praticamente ovunque: dai telecomandi ai portachiavi, dai giocattoli ai semplici biglietti di auguri musicali.

Nel 60% dei casi presi in esami si sono registrate lesioni erosive al rivestimento della mucosa dello stomaco, anche se il bimbo non aveva riportato alcun sintomo e in mancanza di un lasso specifico di tempo. Questo significa che non è necessario aspettare che il bimbo tossisca, o pensare che se passato un certo limite di tempo l’emergenza sia rientrata: bisogna rimuovere la batteria il prima possibile.

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Altre raccomandazioni

Diversa invece la posizione della Società nordamericana per la gastroenterologia pediatrica, l’epatologia e la nutrizione. Questa infatti raccomanda a tutti di fare attenzione soprattutto se il bimbo ha meno di 5 anni, la batteria è di circa 20 mm e sono passate almeno due ore dall’ingestione. Sulla stessa linea di pensiero anche il National Poison Center che consiglia di aspettare, in mancanza di sintomi evidenti, prima di procedere alla rimozione della batteria per consentire alla stessa di passare attraverso il sistema digestivo.