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Fumare in gravidanza raddoppia il rischio di morte del figlio nel primo anno

Fumare in gravidanza fa male al bambino, anche dopo nato

Gli effetti collaterali del fumo sono noti a tutti, e in gravidanza si amplificano ancor di più. Fumare durante i 9 mesi vuol dire portare conseguenze gravissime al feto, ma non solo. Infatti le conseguenze del fumo non si limitano solamente a quando il bambino è nella pancia, ma anche a dopo la nascita. Come rileva infatti uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics, fumare anche solo una sigaretta al giorno in gravidanza può portare a delle conseguenze gravissime, come la morte del bambino nel primo anno di vita. Il rischio è infatti raddoppiato rispetto a bambini che non hanno avuto mamma fumatrice durante la gestazione.

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Il rischio di morte è raddoppiato nel primo anno di vita se la mamma è fumatrice

I rischi del fumo materno durante la gravidanza sono noti a tutti. Il feto rischia di morire o di nascere malformato, e molto altro. Non solo rischi durante la gravidanza però per le mamme fumatrici: chi fuma in gravidanza espone il proprio figlio al rischio della cosiddetta morte improvvisa e inaspettata del lattante, che si verifica nel primo anno di vita del bambino.

Come rileva la ricerca pubblicata su Pediatrics, i figli delle donne che hanno fumato in gravidanza, anche quantità minime, come una sola sigaretta al giorno, sono esposti a un rischio di due volte maggiore di morte entro il primo anno di età rispetto ai figli nati da mamme non fumatrici.
Sempre secondo la ricerca, ogni sigaretta in più fumata durante la gravidanza rappresenta una minaccia in più per il bambino, perché aumenterebbe di 0,07 la probabilità di morte nel neonato.

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I ricercatori hanno condotto l’analisi su oltre 20 milioni di neonati

Il team di ricercatori ha condotto un’analisi su un campione di oltre 20 milioni di neonati tra il 2007 e il 2011. Sono stati utilizzati dati del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense, come quelli su nascite ed eventuali morti dei neonati, oltre che abitudini delle mamme in relazione al fumo prima e durante la gravidanza. Di tutto il campione preso in analisi, 19mila sono state le morti attribuite al fumo.

Utilizzando l’intelligenza artificiale, abbiamo costruito modelli di apprendimento automatico in grado di analizzare milioni di dati, con l’obiettivo di valutare l’impatto che ogni sigaretta in più ha sul rischio di Suid.

ha spiegato Juan Lavista, uno degli autori principali dello studio.

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