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Svezzamento, sale e zucchero sono dannosi: perchè vanno evitati

Svezzamento: le cose da fare e quelle da evitare

Emozioni contrastanti accompagnano il genitore durante la delicata fase dello svezzamento di un bambino. Curiosità, gioia e sorpresa si alternano a ansie, timori e incertezze quando si inizia a traghettare il neonato dall’allattamento esclusivo a un alimentazione fatta di pappette e frutta frullata. Quando iniziare lo svezzamento? Come reagirà il bambino all’uso del cucchiaino? Che tipo di brodo vegetale preparare? Sono mille le domande che affollano la mente delle mamme alle prese con lo svezzamento del proprio figlio.
Che il pediatra decida di iniziare l’alimentazione variata a quattro o a sei mesi, tutti i medici sono d’accordo su un punto però: evitare l’uso di sale e zucchero nel primo anno di vita. Qual è il motivo di questo consiglio unanime? Quali sono i rischi che un’alimentazione che include sale e zucchero comporta? Di seguito ecco le risposte a queste domande e una serie di consigli su cosa fare e cosa evitare durante lo svezzamento.

Sale nello svezzamento del bambino: perchè va evitato

Una delle prime raccomandazioni dei pediatri quando arriva il delicato momento dello svezzamento è evitare l’aggiunta di sale. Alcuni medici preferiscono iniziare partendo dalla frutta (omogenizzati o frutta frullata), altri prediligono far sperimentare ai più piccoli alimenti salati. Nel caso in cui si inizi con le pappette a base di brodo vegetale, l’aggiunta del sale viene sconsigliata. I motivi sono tendenzialmente tre. Per prima cosa le pietanze hanno già al loro interno una percentuale di sodio, inoltre è bene abituare il bambino al sapore originale degli alimenti, mentre l’uso del sale andrebbe ad alterare il gusto originale di ogni pietanza. Infine, l’ultimo punto ma non il meno importante, una dieta ricca di sale ha delle conseguenze negative sull’organismo, predisponendo a problemi cardiocircolatori, ipertensione e obesità.

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foto bambino imboccato

Svezzamento, il sale non va usato: lo dice la ricerca

Uno studio americano del Centers for disease control and prevention pubblicato su Pedriatric ha osservato che bambini dagli 8 ai 18 anni, consumano in media una dose maggiore di sale rispetto a quella raccomandata. Un’abitudine frutto molto probabilmente anche di comportamenti sbagliati nei loro primi mesi di vita e forse nello svezzamento. Il 37% del campione è risultato obeso e il 15% in una condizione di pre-ipertensione. L’organizzazione Mondiale della Sanità e la Società Italiana di Nutrizione Umana continuano infatti a sottolineare la necessità di ridurre l’apporto di sale nella dieta di bambini e adulti. In particolare il sale non dovrebbe essere aggiunto nelle pietanze dei neonati nei primi dodici mesi di vita. Anche dopo un anno l’uso del sale deve essere minimo nella dieta dei più piccoli.

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foto bimbo che mangia

Zucchero durante lo svezzamento: i rischi per il bambino

La tentazione di far assaggiare lo zucchero ai bambini di pochi mesi, accomuna molti genitori. Mamme e papà dovrebbero però ben guardarsi dal viziare i propri piccoli con queste dolci tentazioni. Anche la pratica di immergere il ciuccio nel miele (o nello zucchero), molto in voga decenni fa, è stata sfatata. Proprio come il sale, anche lo zucchero va evitato nello svezzamento. I bambini infatti non vanno abituati ai gusti dolci, ma stimolati a scoprire i sapori originali degli alimenti. Lo zucchero inoltre comporta una serie di rischi per la salute. Come riportato da Gianfranco Trapani nel libro “Il pediatra nel cassetto”:

L’abuso di prodotti ricchi di zuccheri aumenta la possibilità di carie dentaria, rende il bambino ansioso, agitato, aggressivo, nervoso; favorisce lo sviluppo di acne, obesità e diabete, così come l’insorgenza di malattie metaboliche e cardiovascolari.

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foto bambino sporco

Svezzamento: come facilitarlo senza usare lo zucchero

Facilitare l’approccio del bambino al cibo durante lo svezzamento attraverso l’uso di zucchero, miele o dolcificanti è perciò sbagliato. Il passaggio dal latte alle pappette non è sempre facile. Il bambino deve abituarsi all’uso del cucchiaino, a una consistenza diversa degli alimenti e, soprattutto, ai sapori. Passare dal latte, che è tendenzialmente dolciastro, alle minestrine a base di brodo vegetale non è sempre un’impresa facile. Il suggerimento è quello di consentire al bambino di abituarsi gradualmente ai nuovi sapori, senza insistere troppo. Ogni bimbo ha i suoi tempi, che vanno rispettati. Giocare con il cibo, toccarlo, annusarlo può essere un modo per sperimentare con tutti i sensi i nuovi sapori. La regola d’oro è quella di armarsi di tanta pazienza e buona volontà. I risultati non tarderanno ad arrivare.

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foto bambino che mangia