foto svezzamento 6 mesi

Svezzamento a 6 mesi: consigli, menù e ricette per svezzare i bambini

Svezzamento del neonato: cosa fare quando il bambino ha 6 mesi

Svezzare significa letteralmente “togliere il vizio”. Ma questa espressione non si addice ai nuovi schemi di svezzamento, alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità e alla grande varietà di possibilità che lo svezzamento moderno mette a disposizione delle mamme.
Ecco come vivere lo svezzamento di un neonato a 6 mesi nella maniera corretta con le ricette, la possibilità di scegliere tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento, le tabelle per le prime pappe e i cibi complementari che possono affiancarsi all’allattamento.

Svezzamento a 6 mesi: ecco perchè

Lo svezzamento segna il passaggio del neonato da un’alimentazione esclusivamente a base di latte (materno o in formula) ad un’alimentazione solida.
Le più recenti indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità consigliano di iniziare lo svezzamento a 6 mesi, rispettando lo sviluppo fisiologico del bambino. Solo intorno ai 6 mesi, infatti, il bambino ha la maturità necessaria per essere svezzato: il suo intestino è pronto per ricevere cibo solido, il suo sistema immunitario è più forte e la coordinazione necessaria per deglutire cibi diversi dal latte ha raggiunto il livello necessario per affrontare lo svezzamento.
Lo svezzamento può rappresentare una tappa importante di sviluppo del bambino e un cambiamento importante nel rapporto di simbiosi che l’allattamento ha richiesto nei primi 6 mesi di vita.
Questi aspetti emotivi possono far vivere lo svezzamento con ansia e preoccupazione ma iniziando nel momento corretto, seguendo uno schema di svezzamento in sintonia con le attitudini di mamma e bambino e seguendo i giusti consigli, svezzare il proprio bambino a 6 mesi può diventare un’esperienza di crescita da condividere e apprezzare.

foto bambino che mangia

Svezzamento: i segnali per capire quando è il momento giusto

Lo svezzamento di un neonato a 6 mesi è un momento che può mettere in crisi molte mamme. Bambini che non mangiano, che rifiutano il cucchiaino, che non finiscono le porzioni previste dagli schemi per lo svezzamento predisposti dal pediatra.
Spesso il problema sta solo nel modo in cui si affronta il momento del pasto, nelle aspettative e nello stato d’animo che si respira a tavola.
Innanzitutto, per iniziare lo svezzamento nel modo corretto, è indispensabile aspettare che si presentino 3 segnali che indicano che il bambino è pronto per i cibi solidi:

  • la perdita del riflesso di estrusione: il bambino sputa se non ha ancora maturato le capacità indispensabili per deglutire cibi solidi e ha ancora molto forte il riflesso di estrusione (tirare fuori la lingua per ciucciare);
  • il bambino sta seduto dritto: anche se non ancora da solo, ma regge bene la testa e non si accascia su sé stesso;
  • interesse verso il cibo degli adulti: guarda con curiosità i genitori che mangiano, allunga le mani, prova a portarsi alla bocca alimenti solidi.

Iniziare lo svezzamento quando il bambino è realmente pronto e lo dimostra apertamente, è il primo passo verso un passaggio sereno dal latte al cibo solido.

Leggi anche: Svezzamento a 4 mesi: perché è da evitare

foto svezzamento 6 mesi prima pappa segnali

Schema di svezzamento a 6 mesi: la prima pappa e le ricette per iniziare

Lo svezzamento tradizionale inizia sempre con la proposta di uno schema preciso di ricette e dosi specifiche.
La prima pappa a 6 mesi che dà il via allo svezzamento di solito è composta essenzialmente da brodo vegetale e farine di cereali con le seguenti quantità:

  • crema di cereali: 20 g;
  • verdure miste di stagione: 30 g (3 cucchiai da minestra), inizialmente solo patate e carote;
  • brodo vegetale: 200 ml;
  • olio extravergine d’oliva: 5 g (un cucchiaino da caffè).

La prima pappa si inizia ad offrirla per il pasto di mezzogiorno e si continua così per qualche settimana.
Nei giorni successivi all’inizio dello svezzamento, si possono inserire nel brodo vegetale, oltre alle patate e alle carote, anche altre verdure come le zucchine, il sedano ecc.
Anche le farine di cereali possono essere alternate: farina di riso, di mais e tapioca, di grano saraceno, di avena, di farro o di altri cereali integrali e il semolino.
E’ poi possibile proseguire lo svezzamento a 6 mesi introducendo le proteine nelle seguenti varianti e quantità:

  • carne fresca: 40 g;
  • omogeneizzato di carne: 10 g;
  • legumi decorticati secchi: 5 g;
  • liofilizzato di carne 15 g.

Dopo circa un mese dall’introduzione della prima pappa e dall’inizio dello svezzamento è possibile introdurre gradualmente la cena, riproponendo lo schema di svezzamento descritto sopra.
Di seguito un video con 6 ricette di prime pappe per lo svezzamento a 6 mesi.

Leggi anche: Tabella svezzamento per neonati

foto svezzamento 6 mesi prima pappa

Svezzamento tradizionale e autosvezzamento: quale scegliere?

Molte mamme che si avvicinano alla fase di svezzamento a 6 mesi si domandano quale tipologia scegliere: lo svezzamento classico o l’autosvezzamento?
Non esiste una scelta corretta. La scelta migliore è quella che più si adatta alle attitudini e alle preferenze di mamma e bambino.
Lo svezzamento tradizionale è uno svezzamento più controllato, che si basa su ricette specifiche per il bambino, su uno schema di svezzamento concordato con il proprio pediatra, che monitora le quantità e le dosi proposte al bambino. Con lo svezzamento classico, la mamma riesce a monitorare con certezza se il bambino ha mangiato poco o se richiede quantità maggiori di quelle previste dalla tabella del pediatra.
Di contro lo svezzamento tradizionale getta spesso le mamme nello sconforto perché difficilmente i bambini rispettano alla lettera le dosi previste dagli schemi di svezzamento: alcuni bambini non finiscono mai il piatto e altri sono insaziabili.
L’autosvezzamento, invece, attribuisce al bambino maggiore autonomia e libertà di scelta e di espressione. Niente schemi o tabelle, nessuna dose o quantità da rispettare, nessuna ricetta specifica per bambini o baby food. Il bambino mangia a tavola con i genitori, quello che c’è (ovviamente cibi sani e cucinati in maniera salutare). Nessuno schema di introduzione dei cibi e nessun limite sulla proposta (fatta eccezione per alcuni alimenti tra cui il sale, lo zucchero, il miele, i funghi, i crostacei e il latte vaccino).
Di contro, l’autosvezzamento è più “disordinato” e con minori possibilità di controllo da parte dell’adulto che deve imparare a fidarsi del bambino e della sua capacità di autoregolarsi.
L’autosvezzamento è più graduale rispetto allo svezzamento tradizionale: quest’ultimo prevede il passaggio immediato e netto dall’allattamento alla prima pappa. L’autosvezzamento, invece prevede una prima fase fatta di assaggini e manipolazione del cibo che solo dopo quasi un mese si trasformerà in un pasto completo e darà consistenza allo svezzamento.
Nel video che segue è proposto un approfondimento su 7 semplici passi per iniziare l’autosvezzamento.

Leggi anche: Autosvezzamento ricette: le migliori da provare dai 6 mesi

foto autosvezzamento ricette 6 mesi

Allattamento e svezzamento del neonato a 6 mesi: consigli pratici

Con l’inizio dello svezzamento, a 6 mesi circa, la domanda che ogni mamma si pone è: e l’allattamento?
L’Organizzazione mondiale della Sanità sottolinea come, anche in fase di svezzamento, il latte deve rimanere l’alimento principale nella dieta del bambino almeno fino ai 12 mesi.
Ovviamente, più il bambino si avvicina ai 12 mesi, più lo svezzamento deve risultare completo. Completo non significa “assoluto”: anche una volta svezzato, il latte per un bambino resta un alimento fondamentale.
Quindi, durante lo svezzamento, in caso di latte artificiale questo può essere offerto a colazione, a merenda e prima della nanna o quando il bambino è abituato a riceverlo. L’importante è continuare ad utilizzare il latte crescita apposta per i bambini da 6 a 12 mesi e non passare al latte vaccino almeno fino all’anno di età.
In caso di allattamento al seno, questo può proseguire a richiesta anche durante lo svezzamento e può affiancare o seguire le pappe secondo la volontà di mamma e bambino.
Dare al bambino la certezza che questo distacco non è definitivo e che l’allattamento proseguirà nonostante l’introduzione delle pappe è una rassicurazione molto importante. Questa conferma lo aiuterà ad accettare le pappe senza la paura che queste gli impediscano di continuare a godere del latte della mamma e di quel momento tutto loro che ancora non si è pronti a troncare.

foto svezzamento allattamento 6 mesi