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Il bimbo soffoca, cosa fare? Ecco le manovre per salvargli la vita VIDEO

Attenzione massima con i bambini

Quando si ha un figlio, specialmente se particolarmente piccolo, l’attenzione non è mai troppa. Anche durante i pasti, controllateli e non perdeteli di vista, dato che è possibile che il bimbo rischi di soffocare. Il soffocamento avviene infatti in casi di ostruzione delle vie aeree, che il più delle volte è dovuta alla presenza di un corpo estraneo.

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Il soffocamento da cibo

Secondo le “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica”, redatte dalla Direzione generale per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, il soffocamento da cibo uccide ogni anno circa 500 bambini. Gli esperti individuano nelle lische di pesce, nelle noccioline, nei semi e nei wurstel i cibi potenzialmente pericolosi. Ma cosa fare in caso si soffocamento?

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Come salvare la vita al piccolo in caso di soffocamento

Il primo sintomo per capire che nostro figlio è in difficoltà è la tosse insistente. Nel caso in cui questa tosse persista, invitatelo a continuare nella posizione che preferisce. Chiamate nel frattempo l’ambulanza, in modo che possa giungere nel breve tempo possibile.

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Dopodiché prendete il vostro bambino in braccio, e poggiatelo sulle vostra ginocchia a testa in giù. Assicuratevi sempre che la sua testa sia più bassa del vostro petto.

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A questo punto, date al piccolo cinque colpi interscapolari (tra le scapole) con il palmo della mano.

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Se l’oggetto non viene espulso, girate il bimbo sulla schiena, adagiatelo sull’avambraccio e tenete ferma la testa.

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Utilizzando due dita, date al bimbo cinque piccoli colpi sullo sterno, circa due dita sotto i capezzoli. Se l’oggetto continua a non essere espulso, assicuratevi che l’ambulanza stia per arrivare.

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Disostruzione pediatrica: come funziona?

La Croce Rossa Italiana, nel suo video illustrativo, consiglia anche – se necessarie – delle compressioni toraciche lente e profonde ed eventualmente delle ventilazioni artificiali tramite la respirazione bocca a bocca. Ricordate infatti che la respirazione artificiale è una manovra di pronto soccorso importante.

La manovra di Heimlich

Una delle manovre consigliate in casi di soffocamento del piccolo è la manovra di Heimlich che prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la studiò nel 1974. Seguendo questa manovra, il genitore in questo caso userà mani e braccia per esercitare delle profonde pressioni sull’area addominale del bimbo, sotto lo sterno e sopra l’ombelico. Il fine è quello di dirigere la spinta verso l’alto, in modo da comprimere il diaframma. Così facendo si provoca la compressione dei polmoni ma anche la spinta sull’oggetto ingerito da rimuovere.

Soffocamento neonato

E se la ‘vittima’ è un neonato? In questi casi si eseguono le manovre sopracitate, ovvero i cinque colpi interscapolari alternati a cinque compressioni toraciche. Fate attenzione: NON si esegue la manovra di Heimlich su un lattante, ma afferrate la sua mandibola e posizionatelo sul braccio dandogli cinque pacche tra le scapole con via di fuga laterale.

In alternativa, girate il neonato a pancia in sù e con le due dita spingete verso lo sterno, somministrandogli cinque compressioni sub-diaframmatiche. Nel caso sia necessario, alternate queste due manovre di disostruzione.

Se il neonato è incosciente, posizionatelo su un piano rigido (tavolo o a terra) ed eseguite cinque insufflazioni (respirazione bocca a bocca). Se il lattante ancora non si riprende, iniziate le manovre di RCP, e cioè quindici compressioni seguite da due insufflazioni.

Per esercitare queste manovre di disostruzione pediatrica non bisogna essere degli esperti, ma è altresì vero che un movimento sbagliato potrebbe arrecare ulteriori problemi. Ecco perché è importante che ogni genitori guardi bene quali manovre compiere, in modo da esercitarle correttamente e tempestivamente in caso di bisogno.