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Cataratta nei bambini: come riconoscerla

Cataratta nei bambini

La cataratta è un problema della vista dovuto alla progressiva perdita di trasparenza del cristallino dell’occhio. Questo disturbo può interessare solo uno o entrambi gli occhi, e può insorgere anche nei neonati, precisamente durante i primi giorni di vita. Questa condizione, se non viene riconosciuta e curata nel modo adeguato, può compromettere in modo permanente lo sviluppo visivo del bambino. Ma cos’è precisamente la cataratta e come si riconosce nel bambino di pochi giorni?

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Cataratta bambini: cos’è la patologia che può far rimanere ciechi i piccoli

Come ha spiegato il dottor Paolo Nucci, direttore della Clinica oculistica universitaria dell’ospedale San Giuseppe di Milano, ai microfoni de Il Corriere, la cataratta può colpire anche i bambini. Questa patologia colpisce il cristallino, la lente contenuta all’interno dell’occhio, rendendolo opaco. Questa condizione, quando colpisce i neonati, insorge nei primi giorni di vita e può compromettere permanentemente la vista. La cataratta nei più piccoli ha un’incidenza del 10-15%, quindi una percentuale piuttosto alta.

Quando la cataratta congenita ed è una delle principali cause di cecità in età pediatrica. Le cause della cataratta possono essere genetiche o malformative (per alterazioni durante lo sviluppo embrionale dovute a infezioni, malattie varie ecc.)

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Cataratta congenita nei bambini: come riconoscerla

La cataratta può essere individuata già alla nascita del bambino. Nel nido del reparto di neonatologia infatti si esegue un test del riflesso rosso, ovvero un esame che permette di evidenziare la mancata trasparenza del cristallino. Il test del riflesso rosso si esegue dopo aver dilatato la pupilla con un collirio a base di atropina e utilizza la luce emessa dall’oftalmoscopio. Se la luce proiettata dall’occhio viene riflessa di un colore rosso non ci sono problemi. Se invece il riflesso è di un rosso assente, poco intenso o bianco, o se vi è asimmetria nel riflesso, possono esserci anomalie.

I genitori inoltre possono accorgersi di questo disturbo notando un riflesso biancastro nella pupilla, o un riflesso rosso nelle fotografie. Spesso quando i genitori si accorgono di queste anomalie nei loro figli è troppo tardi: per questo motivo eseguire il test è di vitale importanza.

Cataratta, come si cura

Come si cura la cataratta? Questa patologia si cura con l’asportazione del cristallino opaco nel più breve tempo possibile, preferibilmente intorno alle 4-6 settimane di vita.
Se l’opacità è simmetrica, i due occhi si operano a breve distanza di tempo l’uno dall’altro: in alcuni casi l’operazione può avvenire anche in una sola seduta.
Nei bambini l’intervento è meno traumatico rispetto agli adulti, anche se le difficoltà tecniche e le complicanze sono maggiori. Intorno ai due anni avviene poi l’impianto del cristallino artificiale.

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