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Bonus figli a carico col Quoziente Familiare: cos’è e come funziona

Bonus famiglia e figli a carico

Sono anni che ormai i vari Governi che si susseguono cercano in qualche modo di aiutare le famiglie italiane con bonus ed agevolazioni fiscali. L’ultima novità in ordine di tempo riguarda la possibile introduzione del bonus figli a carico calcolato in base al cosiddetto Quoziente Familiare: cos’è e come funziona? Vediamolo insieme.

Il Quoziente Familiare

Anzitutto, per Quoziente Familiare si intende uno strumento grazie al quale calcolare la numerosità del nucleo familiare rapportandola con la tassazione del reddito. Tradotto: il numero dei membri della famiglia determina le imposte fiscali e l’utilizzo di eventuali incentivi.

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Bonus figli 2019: le novità

L’attuale Governo Lega-5Stelle starebbe ipotizzando l’introduzione di importanti novità per quanto riguarda il bonus figli per il 2019. In particolar modo, se l’agevolazione finora vigente tiene conto di un solo reddito, quella futura potrebbe essere calcolata in rapporto al quoziente familiare, e dunque alla somma dei redditi presenti in famiglia. Si tratta di una misura già presente in Francia e che presto potrebbe sbarcare nel nostro Paese.

Tenendo conto del modello francese, dunque, si andrebbe a sommare il reddito complessivo della famiglia, da dividere poi per il numero delle quote riservate al singolo contribuente. Ciò significa che il totale derivato dai redditi dei coniugi va a dividersi per il numero di componenti della famiglia, applicando poi la tassazione sulla cifra derivata. Cercando di tradurre il meccanismo, di per sé abbastanza complicato, la logica è una: più si hanno figli, più si ha diritto a sconti ed agevolazioni.

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Come funziona la possibile nuova normativa

La procedura per il calcolo, dunque, segue dei passi precisi, a partire dalla somma dei redditi dei componenti della famiglia e la successiva divisione di questa cifra per il numero di parti ottenuto dopo l’attribuzione di un coefficiente ad ogni componente. Che valore ha questo coefficiente? Se si prende di riferimento il modello francese, ecco alcuni tra i valori dati ad ogni membro della famiglia:

– celibe, separato o divorziato, vedovo e senza figli: 1;
– celibe, separato o divorziato, vedovo e senza figli e invalido 1,5;
– coniugi sposati senza figli: 2;
– celibe divorziato con figli a carico: 1,5;
– coniugi sposati o vedovo con un figlio a carico: 2,5;
– celibe o divorziato con due figli a carico: 2
– coniugi sposati o vedovo con tre infanti a carico: 4.

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In Italia, i valori per ogni membro della famiglia non sono stati ancora stabiliti, essendo questa normativa ancora teorica. Al momento, restano attivi comunque dei bonus già introdotti nel corso degli anni e particolarmente apprezzati dagli italiani.

Bonus bebé 2018

Il bonus bebé 2018 consiste in un assegno mensile concesso alle famiglie italiane che presentano un ISEE inferiore ai 25.000 euro per ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio al 31 dicembre 2018.

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Bonus mamma domani 2018

Per quanto riguarda il bonus mamma domani, si intende una agevolazione rilasciata dall’INPS consistente in un premio di 800 euro ad ogni nascita o adozione, purché la domanda venga fatta entro il settimo mese di gravidanza. L’INPS ha annunciato il rilascio del premio anche alle mamme straniere residenti nel nostro Paese.

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Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido consiste in un contributo dal valore massimo di 1000 euro per 11 mensilità, consistente nel pagamento delle rette per gli asili nido pubblici e privati. L’agevolazione viene erogata tramite accredito su conto corrente o conto bancario, sul libretto postale o con bonifico.

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Assegno di maternità

L’assegno di maternità spetta alle mamme lavoratrici a partire dall’ottavo mese di gravidanza. Le donne che hanno diritto a questa agevolazione devono rispettare una serie di requisiti per poter fare domanda e ricevere i sussidi direttamente dall’Inps.

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Assegni familiari

Sotto la dicitura di “assegni familiari” si intendono i sostegni economici per le famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente. Per richiederli è necessario che i nuclei familiari siano composti da più persone e che il reddito complessivo sia essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.

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Congedo parentale

Non solo le mamme: anche i papà, se rispettano determinati requisiti, hanno diritto ad un bonus consistente in alcuni giorni di congedo. Ogni genitore lavoratore dipendente, al momento della nascita di un figlio, o nel caso di affidamento o adozione, ha diritto a quattro giorni di “riposo” dal lavoro fruibile entro il quinto mese di vita del piccolo arrivato. Oggi, però, in Italia pare che solo un uomo su cinque usufruisca di questo bonus.

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