Bambini e pc, tablet e smartphone la differenza la fa la qualità del tempo

No a tablet e smartphone prima dei due anni: l’appello dei pediatri

I pediatri: “No a tablet e cellulare prima dei due anni”

Vietato l’uso degli smartphone e dei tablet prima dei due anni. Questo è l’appello lanciato dai pediatri in un report, nel quale sono state illustrate le conseguenze (nocive) che gli apparecchi elettronici comporterebbero in infanti di età inferiore ai 24 mesi. Il risultato delle indagini è stato presentato a Roma in occasione del 74esimo Congresso italiano di pediatria.

Lo studio

La ricerca, pubblicata sulla rivista Italian Journal of Pediatrics, ha esposto la necessità di negare ai propri figli il cellulare ed il tablet prima dei pasti e prima di andare a dormire. È la prima volta che la Società italiana di Pediatria pubblica un documento ufficiale sulla suddetta tematica.

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Le linee guida

Per i bambini di età compresa tra i due ed i cinque anni, invece, gli esperti raccomandano di limitarne l’uso fino ad un massimo di un’ora al giorno, mentre le ore “libere” concesse diventano due per tutti i bambini che hanno dai cinque agli otto anni.

Il punto di partenza per gli esperti, è stato quello di considerare come i bambini piccoli siano troppo spesso esposti a dispositivi mobili: molti di loro, addirittura, ne possiedono uno di proprietà. Gli effetti negativi di un’esposizione precoce e prolungata alla tecnologia digitale sui bambini sono numerosi e pericolosi.

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Conseguenze dell’uso eccessivo di tablet e cellulari

Tra le conseguenze di un uso eccessivo di tablet e cellulari da parte dei bambini, si registra un calo di apprendimento, ma anche una diminuzione del benessere, del sonno, della vista, dell’ascolto. Anche il rapporto stesso tra mamma e figlio andrebbe a ledersi a causa delle troppe ore passate davanti al pc o al cellulare.

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I dati

I dati che riguardano l’Italia sono piuttosto allarmanti. Otto bambini su dieci di età compresa tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori, anche a causa della troppa “libertà” lasciatagli dalla mamma e dal papà. Ben il 30% dei genitori usa infatti il cellulare come mezzo di distrazione, o per calmare gli infanti già durante il primo anno di vita.

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Le parole dell’esperto

Alberto Villani, il presidente della Società italiana di pediatria, ha spiegato che non esiste

Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali, ma come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini non possiamo trascurare i rischi documentati di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet. Numerose sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli

Imparate a dire no!

Quindi, genitori, quando i vostri figli smaniano e chiedono il vostro cellulare o di passare la giornata davanti il televisore o il pc, c’è solo una cosa da fare: imparare a dire “no”.