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Placenta invecchiata: cause, sintomi e cosa comporta

Placenta invecchiata

Agli ultimi mesi di gravidanza, Chiara Ferragni ha riscontrato un problema: quello della placenta invecchiata. La futura moglie di Fedez dovrà stare a riposo forzato fino al parto, previsto per il prossimo aprile. Ma che cos’è la placenta invecchiata? Quali sono le cause e i sintomi? Quali rischi crea al bambino in arrivo e alla sua mamma?

Placenta vecchia

Cosa comporta la placenta invecchiata? La conferma della diagnosi, correlata ad una ridotta crescita fetale, si ha attraverso un’indagine ecografica. Nell’ambito di quest’ultima è possibile rilevare la presenza si calcificazioni che modificano la consistenza della placenta.

A seconda della superficie placentare interessata da tale “invecchiamento” si potrebbero avere disfunzioni di vario genere. Il pericolo è che tale condizione possa intaccare la corretta crescita del feto, ma quando ci si trova a termine di gravidanza è praticamente normale che ciò si verifichi, e non dovrebbe dare problemi.

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Placenta invecchiata cause

Le cause di tale fenomeno, ammesso che non si tratti di una normale gravidanza protratta oltre il termine, possono essere tre. La prima è il fumo che, oltre ad essere responsabile di aborto spontaneo e di distacco della placenta, può causare l’invecchiamento precoce della placenta. La seconda causa è il diabete gestazionale, mentre la terza è l’ipertensione. Quest’ultima è, inoltre, strettamente collegata al diabete in gravidanza perché è tra i sintomi principali della gestosi.

Placenta invecchiata rischi

La pericolosità dell’invecchiamento placentare sta nell’impossibilità, anche se parziale, dell’organismo materno, di fornire al feto le giuste quantità di ossigeno e nutrimenti. Ciò avviene perché queste sostanze non riescono ad attraversare la membrana placentare a causa delle calcificazioni.

Di conseguenza ciò porta a una crescita rallentata del feto. A seconda dell’interessamento placentare, più o meno esteso, si procederà consigliando alla donna un periodo di riposo (per favorire l’ossigenazione del feto), o provvedendo con un parto pretermine.