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Bambini iperattivi cosa fare? Cominciare a cambiare l’alimentazione

Vitamine, minerali e amminoacidi per curare l’iperattività: lo studio

Prevenire o curare l’iperattività nei bambini? Si può! A suggerirlo è uno studio condotto dall’University of Canterbury, in Nuova Zelanda: la soluzione starebbe nell’assunzione di vitamine, minerali ed amminoacidi da parte dei più piccoli. La ricerca, pubblicata sul Journal of Child Psychology and Psychiatry, ha illustrato come un mix di queste sostanze è in grado di guarire questo disturbo dello sviluppo neurologico.

Lo studio

Lo studio (link alla ricerca: http://www.canterbury.ac.nz/news/2017/new-trial-proves-micronutrients-effective-for-childhood-adhd.html) è stato condotto su un campione di 93 bambini iperattivi di età compresa tra 7 ed i 12 anni, tutti affetti da iperattività.

Guidata dalla psicologa universitaria Julia Rucklidge dell’Università di Canterbury, l’indagine vanta la collaborazione di ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Canterbury, del Consiglio di Sanità del distretto di Canterbury, della Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Oregon Health, Science University negli Stati Uniti e del Dipartimento dell’Università di Otago di Medicina psicologica a Christchurch.

La conclusione degli esperti

Insieme, gli esperti sono arrivati alla conclusione che un mix di vitamine, minerali ed amminoacidi è in grado di curare l’iperattività. Ad una parte dei bambini presi in esame, infatti, i ricercatori hanno somministrato il Daily Essential Nutrients – DENS – un integratore di “nutrienti essenziali giornalieri” che contiene 13 vitamine, 17 minerali, e 4 aminoacidi.

I miglioramenti sui bambini

Evidenti sono stati i miglioramenti: i piccoli erano meno ansiosi, dormivano meglio, i loro appetiti non erano soppressi e la loro attenzione migliorava“, ha detto la professoressa Rucklidge. “Si tratta di un intervento che affronta i sintomi debilitanti nei più piccoli“, ha concluso.


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Cosa si intende per ADHD

Questo trattamento farmacologico a base di vitamine, nutrienti ed amminoacidi è dunque in grado di ridurre i sintomi dell’ADHD. Con questa sigla si intende il “disturbo da deficit di attenzione / iperattività“, disturbo cronico dello sviluppo neurologico che interessa circa il 5% dei bambini – secondo i dati forniti dall’ American Psychiatric Association – e che comporta, tra le altre cose, un rischio di insuccesso scolastico, problemi occupazionali, tossicodipendenza, incarcerazione e problemi psichiatrici in atto nell’età adulta.

Altri studi simili condotti in precedenza

Già altri studi condotti in precedenza, avevano dimostrato come i bambini affetti da ADHD tendessero a mangiare male, ad assumere troppi zuccheri ed in generale a fare un uso eccessivo di cibo-spazzatura.

Al contrario, la dieta mediterranea sarebbe in grado di limitare e contenere i sintomi dell’iperattività. Anche in questo caso, dunque, l’alimentazione costituisce una prerogativa essenziale per la cura e la prevenzione del disturbo in età infantile.

Cosa devono mangiare i bambini iperattivi

In conclusione: cosa devono mangiare i bambini? Tanta frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), pesce azzurro e carne bianca e legumi. Al bando prodotti confezionati e bibite gassate.