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Bambini al nido: i 5 svantaggi per i piccoli da conoscere

Sempre più genitori per necessità lavorative decidono di iscrivere i propri figli al nido. Nella maggior parte delle famiglie entrambi i genitori lavorano tutto il giorno e non hanno parenti che possano tenere i bambini, considerando che molto spesso i nonni non sono ancora in pensione quando nascono i nipotini. Per questo motivo spesso l’unica alternativa per conciliare lavoro e famiglia è portare i bambini al nido. L’asilo nido ha, come tutte le cose, vari aspetti positivi e tanti altri negativi. Prima di iscrivere il bimbo al nido è necessario conoscere sia i vantaggi che gli svantaggi di questa nuova situazione. Vediamo 5 aspetti negativi dell’asilo nido.

1. Troppe ore al giorno fanno male al carattere del bambino

L’asilo nido di per sé non fa male al bambino né al suo carattere. Passare però troppe ore al giorno al nido può essere un problema per il bimbo, soprattutto in futuro. Il piccolo nei primi mesi e anni ha bisogno anche e soprattutto del calore della sua famiglia. Per questo motivo, oltre al nido che comunque aiuta il bimbo a sviluppare al meglio molte abilità, il piccolo deve sentire pure la vicinanza della sua famiglia e quindi passare parte della sua giornata con mamma e papà. Portare il bambino al nido è quindi una buona scelta, ma non bisogna esagerare con le ore, perché nei primi anni si ha molto bisogno della vicinanza dei genitori e di tutti gli affetti. Un bambino che passa troppe ore al nido può sviluppare dei problemi comportamentali che si rifletteranno soprattutto in età scolastica.

2. Più virus e influenze

Il piccolo al nido è in contatto con molti altri bambini. Questo vuol dire che quando si ammala uno di loro, si ammalano anche gli altri. Stando così vicino con gli altri bimbi, il piccolo prenderà molto facilmente virus vari e influenze, ma pure malattie più gravi come morbillo e varicella. Se da una parte questo servirà per far sì che le difese immunitarie del bambino si rinforzino, dall’altra il bimbo dovrà restare a casa ammalato molto spesso nel corso dell’anno.

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3. Il bimbo non socializza nel modo corretto

Un bambino di età minore di 3 anni molto raramente riesce a socializzare nel modo giusto con i compagni e con le maestre. Più il bimbo è piccolo meno gli viene facile avere un rapporto con gli altri bambini. A volte il nido può rappresentare quindi uno stress per il piccolo che, se non riesce a socializzare nel modo corretto, si isola e vive l’asilo come un qualcosa di negativo. In questo caso le maestre devono essere brave nel cercare di far inserire il bambino all’interno del gruppo.

4. Il piccolo vive il nido come un abbandono

Molte volte il bambino vive il nido come un abbandono da parte dei genitori. Soprattutto nei primi tempi non è raro che il piccolo pianga molto e voglia la mamma e il papà. Il bambino non è infatti abbastanza maturo per capire che i genitori non lo hanno lasciato lì e che verranno a riprenderlo. Nella maggior parte dei casi questo problema si risolve dopo i primi tempi.


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5. Problemi con il cibo

Proprio perché a volte il bimbo vive il nido come una costrizione e vuole i genitori, non è raro che il piccolo non voglia mangiare. Tanti bambini che a casa si mostrano sempre propensi a mangiare, all’asilo fanno storie e non permettono in nessun modo alle maestre di dare loro del cibo. Questa reazione è normale perché il bimbo dimostra così di volere al suo fianco i genitori.