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Leggende e storie di Natale da leggere ai bambini

Leggende e storie di Natale per bambini da leggere e ascoltare insieme

Le feste natalizie sono delle ottime occasioni per trascorrere più tempo con la propria famiglia. Attorno al calore di un camino, accoccolati su una poltrona tra l’affetto dei figli, respirando l’atmosfera del Natale che si avvicina, ecco che vi balza alla mente il desiderio di leggere qualcosa. Oggi vi consigliamo delle bellissime leggende e storie di Natale da leggere insieme ai vostri bambini!

Leggende di Natale

Ecco una raccolta delle più belle leggende natalizie per bambini:

La leggenda del bastoncino di zucchero

Il famoso bastoncino della leggenda è fatto di zucchero, ha il sapore di menta ed è bianco a strisce rosse. La leggenda narra che un dolciaio lo creò per ricordare Gesù alle persone. Tale bastoncino racchiude in sé molti significati:

Il caramello rappresenta Gesù come la roccia solida su cui sono costruite le nostre vite. La forma a “J” sta per Jesus (Gesù) oppure rappresenta la forma di un bastone da pastore (Gesù è il nostro pastore). Il colore bianco rappresenta la purezza e l’assenza del peccato. Le strisce rosse rappresentano il sangue di Cristo versato per i nostri peccati.

Le strisce sottili rappresenterebbero i segni lasciati dalle frustate che Gesù ricevette dai soldati romani. Il sapore di menta piperita ricorda il sapore dell’issopo che è una pianta aromatica usata per purificare.

Leggende e storie di Natale

La leggenda della Stella di Natale

In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù. Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli. All’improvviso le apparve un angelo. «Perché sei così triste?» chiese alla bambina. “Perché non ho nulla da portare a Gesù!” rispose Altea.

Allora l’angelo le disse: “Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti.” Altea fece come le aveva detto l’angelo e depose un mazzo di frasche davanti all’altare. Mentre la bambina pregava, le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.

Leggende e storie di Natale

Consigli di lettura

Uno dei classici della letteratura per l’infanzia è “Canto di Natale” di Charles Dickens.

È ambientato durante la vigilia di Natale: l`avido Scrooge è nel suo ufficio, intento a lavorare. Quella notte gli appaiono il fantasma di un vecchio socio, consapevole di aver sciupato la vita e, subito dopo, lo spirito del Natale, che lo avvertirà di non fare la stessa fine, delineandogli una morte in solitudine. Questa spaventosa eventualità farà scattare in Scrooge la trasformazione: donerà ai poveri le proprie ricchezze.

Ecco una lista di libri dedicati ai protagonisti del Natale:

“La vita e le avventure di Babbo Natale” di F. Baum
“Il mondo segreto di Babbo Natale” di Alan Snow

“Le storie della cometa” di Maria Loretta Giraldo
“Quanto manca?” di Giulia Orecchia

“Papà, decoriamo l’albero di Natale?” di Mireille d’Allancé
“Mamma Natale” di Luisa Staffieri

Leggende e storie di Natale

Storia di Natale

Natale non è soltanto doni e leccornie, è anche un momento per stare insieme e condividere le esperienze di tutti i giorni. Di seguito sono proposte altre storie a tema natalizio, che allieteranno i pomeriggi in casa. Per voi una storia magica da leggere insieme: La piccola Fiammiferaia!

Faceva terribilmente freddo quella sera, era l’ultima sera dell’anno. In quel freddo, al buio, una povera bimba girava per le vie, a capo scoperto e scalza. Camminava con i piedini nudi e arrossati dal freddo, era tutto il giorno che girava con una gran quantità di fiammiferi nelle tasche del grembiulone, nella speranza che qualcuno li notasse e pensasse di averne bisogno.

Finora non era riuscita a vendere niente e lei aveva tanta fame, tanto freddo. I fiocchi di neve le cadevano sui lunghi capelli biondi. Alle finestre brillavano allegre molte candele e aleggiava per le vie un buon profumino d’arrosto.

In un angolino un po’ riparato la piccola sedette rannicchiandosi con le povere gambine infreddolite, aveva sempre più freddo, ma non osava rincasare riportando indietro tutti i fiammiferi e neanche un soldino, il babbo l’avrebbe certo picchiata!

Ah, quanto bene le avrebbe fatto un piccolo fiammifero! Se si arrischiasse a cavarne uno dallo scatolino, ed a strofinarlo sul muro per riscaldarsi le dita. Ne cavò uno, e trracc! Come scoppiettò! come bruciò! Mandò una fiamma calda e chiara come una piccola candela, quando la parò con la manina.

Che strana luce! Pareva alla piccina d’essere seduta dinanzi ad una grande stufa di ferro, con le borchie e il coperchio di ottone lucido: il fuoco ardeva così allegramente, e riscaldava così bene! La piccina allungava già le gambe, per riscaldare anche quelle, ma la fiamma si spense, la stufa scomparve, – e lei si ritrovò là seduta, con un pezzettino di fiammifero bruciato tra le mani.

Ne accese un altro: anche questo bruciò, rischiarò e il muro, nel punto in cui la luce batteva, divenne trasparente come un velo. La bambina vide proprio dentro la stanza, dove la tavola era apparecchiata, con una bella tovaglia d’una bianchezza abbagliante, e con finissime porcellane; nel mezzo della tavola, l’oca arrostita fumava, tutta ripiena di mele cotte e di prugne. Ma il fiammifero si spense, e non si vide più che il muro opaco e freddo.

Leggende e storie di Natale

Accese un terzo fiammifero. La piccolina si trovò sotto a un magnifico albero, ancora più grande e meglio ornato di quello che aveva veduto, a traverso ai vetri dell’uscio, nella casa del ricco negoziante, la sera di Natale. Migliaia di lumi scintillavano tra i verdi rami, e certe figure colorate, come quelle che si vedono esposte nelle mostre dei negozi, guardavano la piccina.

Ella stese le mani… e il fiammifero si spense. I lumicini di Natale volarono su in alto, sempre più in alto; ed ella si avvide allora ch’erano le stelle lucenti. Una stella cadde, e segnò una lunga striscia di luce sul fondo oscuro del cielo.

“Qualcuno muore!” – disse la piccola, perché la sua vecchia nonna (l’unica persona al mondo che l’avesse trattata amorevolmente, – ma ora anche essa era morta,) la sua vecchia nonna le aveva detto: “Quando una stella cade, un’anima sale a Dio.”

Strofinò contro il muro un altro fiammifero, che mandò un grande chiarore all’intorno; ed in quel chiarore la vecchia nonna apparve, tutta raggiante, e mite, e buona. “Oh, nonna!” – gridò la piccolina: “Prendimi con te! So che tu sparisci, appena la fiammella si spegne, come sono spariti, la bella stufa calda, l’arrosto fumante, e il grande albero di Natale!” – Presto presto, accese tutti insieme i fiammiferi che ancora rimanevano nella scatolina: voleva trattenere la nonna.

I fiammiferi diedero tanta luce: la nonna non era stata mai così bella, così grande… Ella prese la bambina tra le braccia, ed insieme volarono su, verso lo Splendore e la Gioia, su, in alto, in alto, dove non c’è più fame, né freddo, né angustia, – e giunsero presso Dio.

Ma nell’angolo tra le due case, allo spuntare della fredda alba, fu veduta la piccina, con le gotine rosse e il sorriso sulle labbra. “Ha cercato di scaldarsi… ” dissero. Ma nessuno seppe tutte le belle cose che aveva veduto; nessuno seppe tra quanta luce era entrata, con la vecchia nonna, nella gioia della nuova Alba! (Hans Christian Andersen)