Il bambino non dorme tutta la notte 5 cose da NON fare

Il co-sleeping è NECESSARIO: “Il neonato da solo non esiste, esiste il neonato insieme a qualcun altro”

I benefici del co-sleeping

Le mamme, i neo-genitori più in generale, ricevono consigli gratuiti su tutte le sfaccettature del prendersi cura del bambino appena arrivato. C’è sempre chi ne sa di più riguardo all’allattamento, il sonnellino, i giochi, la lallazione, i dentini, e quant’altro. Uno tra i tanti argomenti affrontati e il modo migliore per far dormire il bambino. Spesso il fatto che i genitori facciano dormire con loro il piccolo viene visto come una loro debolezza. Invece, desiderano semplicemente avere il piccolo di fianco anche la notte, sia per controllarlo più facilmente, sia per allattarlo con maggiore comodità.

Il neonato da solo non esiste

Irrimediabilmente arriveranno giudizi non richiesti, come “non riuscirai più a toglierlo dal letto”. Eppure, contrariamente a quanto si possa pensare, non è detto che si tratti davvero di una cattiva abitudine. Analizziamo il concetto di co-sleeping, dove “il neonato da solo non esiste, esiste il neonato insieme a qualcun altro”.

A tal proposito, il Dott. James J. McKenna, Professore di antropologia esperto di fama mondiale, ha condotto una ricerca che fa al caso nostro e dei neogenitori. In modo da farsi un’idea più chiara e corretta su quali siano le reali esigenze del neonato, ed a ritrovare fiducia nella propria capacità di decidere il meglio per la propria famiglia.

Ashley Montagu diceva che quella del neonato è un’esogestazione, ossia una gestazione esterna. Accarezzare i neonati, produce modificazioni nel respiro, nella temperatura corporea, nel loro tasso di crescita, nella pressione sanguigna e soprattutto dal punto di vista emozionale.

Il corpo della mamma è familiare per il neonato, e continua ad esserlo anche dopo la sua nascita. Come affermato in una frase assai profonda, dal famoso psicologo infantile, il Dr. Donald Winnicott, “Il neonato da solo non esiste, esiste il neonato insieme a qualcun altro”.

i benefici del co-sleeping

Esiste il neonato insieme a qualcun altro

Questa frase aiuta a capire perché nessun neonato accetterà mai di dormire da solo. L’ambiente in cui un neonato dorme da solo è ostile dal punto di vista neurobiologico, poiché non permette di soddisfare i suoi bisogni essenziali.

Inoltre, dormire da solo in una stanza e non essere allattato sono ora riconosciuti come fattori di rischio indipendenti per la SIDS (Sindrome della morte in culla). Dalle proprie ricerche, il professor McKenna, estrapola delle notizie secondo cui i ritmi del respiro di madre e bambino sono regolati dalla presenza reciproca.

Ha approfondito tali ricerche anche sui primati, comprendendo che non è solo la madre che modifica il sonno e la condizione fisiologica del neonato, ma è anche il neonato che regola la condizione fisiologica e il comportamento materno.

Co-sleeping

Non dimentichiamo che: mentre la condivisione del sonno fra madre e figlio appartiene all’evoluzione, i letti moderni e la biancheria da letto non vi appartengono. Ciò nonostante, il co-sleeping può essere protettivo insieme all’allattamento.

Tante madri che allattano, condividono il letto per dormire di più, favorire la produzione di latte, e creare un legame più solido e profondo con il proprio bambino. Se sicura, la condivisione del letto fa il bene di tutta la neo-famiglia.

McKenna si rivolge ai genitori con queste parole: “Fate ciò che è meglio per la vostra famiglia, nessuna autorità esterna può conoscere vostro figlio meglio di voi. Siete voi che trascorrete la maggior parte del tempo con lui, e ogni bambino è diverso”.


Leggi anche: Co-sleeping, le regole da seguire


Soffermiamoci sulla frase di Winnicott “Il neonato da solo non esiste, esiste il neonato insieme a qualcun altro”. Questa frase fa comprendere quanto sia importante sia per la mamma che per il bambino stare insieme ai fini del benessere e la salute reciproca e del rapporto che li lega.