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Cibo scaduto in gravidanza: i pericoli da conoscere

Cibo scaduto in gravidanza

È buona abitudine per le donne in gravidanza (ma non solo!) controllare sempre lo stato dei cibi ed osservare le date di scadenza riportate sulle etichette. Solo in questo modo possono essere allontanate malattie come la listeriosi. Di seguito tutto ciò che occorre sapere riguardo il suo decorso ed i sintomi. Ma soprattutto: che effetti può avere sul feto se la listeriosi viene contratta in gravidanza?

Listeriosi

Occhio alle etichette! Le donne in dolce attesa devono prestare particolare attenzione ai cibi scaduti. Solo osservando con attenzione lo stato dei cibi e le relative date di scadenza si può evitare la listeriosi in gravidanza.

Cos’è la listeriosi umana? Si tratta di una tossinfezione dovuta all’ingestione di cibi contaminati o scaduti. Il batterio Listeria Monocytogenes è la causa di questa infezione.
In questi casi la prevenzione è fondamentale. È bene, infatti, osservare alcune semplici ma importanti sane “regole”.

La pulizia di mani e utensili da cucina è alla base di tutto. Si consiglia anche di tener ben pulito il frigorifero e le superfici più a contatto con i cibi.

Questo però non basta: occorre, infatti, lavare anche la verdura prima di consumarla e separarla dagli altri cibi. È bene inoltre preferire latte e prodotti caseari pastorizzati.

È importante sapere che nei cibi crudi abbiamo una probabilità più alta di trovare il batterio che causa la listeriosi. Dunque è importante evitarli e preferire cibi ben cotti. Ricordiamo che ne va della nostra salute ma anche di quella del bambino, in caso di gravidanza.

Infine è ovviamente vietato mangiare yogurt scaduto, ricotta scaduta o pollo andato a male!

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Listeriosi sintomi

La listeriosi ha un decorso di circa 3 settimane che all’apparenza può essere confuso con quello di un’intossicazione alimentare. In ogni caso i sintomi che solitamente si presentano sono: la febbre alta, il mal di testa, i brividi, la nausea e il vomito.

Negli stati più avanzati, se la malattia si diffonde al sistema nervoso, compaiono anche: perdita di equilibrio ed irrigidimento del collo. Inoltre, possono presentarsi anche diarrea e forti emicranie. La listeriosi potrebbe essere contratta in qualsiasi momento della gravidanza, ma sappiamo che è il primo trimestre ad essere più vulnerabile degli altri.

Questo è giustificato dal fatto che i cambiamenti ormonali nella donna hanno effetti sul sistema immunitario, abbassando le difese immunitarie. Le conseguenze per il feto poi possono essere fatali. Infatti, la listeriosi può portare ad un’infezione del liquido amniotico, in alcuni casi a parti prematuri ed in altri addirittura all’aborto.

L’unico modo per verificare se una donna in gravidanza ha contratto la malattia è quello di eseguire gli esami del sangue. I risultati dichiareranno se è presente o meno il batterio Listeria Monocytogenes.