burro in gravidanza

Burro in gravidanza? Sì, ma con i giusti accorgimenti

Burro in gravidanza

Il burro è, spesso, considerato dannoso per l’organismo perché molto grasso, ed è inserito tra i cibi da evitare in gravidanza, ma è davvero così?

Di sicuro il burro in gravidanza non è estremamente salutare, ma vediamo se e come inserirlo nella dieta in gravidanza.

Si può mangiare burro in gravidanza?

Il burro è ottenuto dal grasso del latte, è un prodotto animale, ricco di:

  • sali minerali;
  • vitamine A e D;
  • colesterolo.

È proprio la presenza del colesterolo a far sì che non sia salutare inserire il burro nella dieta per donne incinte.

Tuttavia, basta non consumarne quantità eccessive, per evitare che diventi dannoso per il regime alimentare della futura mamma; se lo si desidera, si può tranquillamente mangiare pane e burro, oppure accompagnarlo alle fette biscottate e alla marmellata per una colazione gustosa.

Infine, il burro chiarificato fa male? In gravidanza può essere consumato, anche in sostituzione del burro normale, ed è possibile usarlo nella preparazione di dolci. Esso è utile soprattutto se vi sono intolleranze al lattosio.

burro in gravidanza

Leggi anche: Colesterolo in gravidanza: valori, rischi e rimedi

Calorie del burro, benefici e controindicazioni

Nel burro, le calorie sono circa 717 per 100 grammi, il che lo rende un cibo grasso e che non va mangiato in dosi eccessive, soprattutto in caso di problemi di obesità e sovrappeso.

È consigliabile non consumare più di 10-15 grammi al giorno di burro in gravidanza, e, preferibilmente, mangiarlo a colazione. Se inserito in piccole dosi nell’alimentazione in gravidanza, il burro ha benefici, quali:

  • è uno dei grassi più digeribili;
  • regola i livelli ormonali;
  • riduce ansia e stress, grazie ai flavonoidi;
  • migliora l’aspetto della pelle, grazie alla presenza di antiossidanti;
  • regola i livelli di colesterolo, grazie alla presenza di acidi grassi che, sebbene non siano salutari, svolgono questa importante funzione di controllo;
  • migliora lo sviluppo cerebrale del bambino, grazie alla vitamina E;
  • è una fonte di energia, grazie alle vitamine D, E e K;
  • favorisce il corretto sviluppo delle ossa del bambino, grazie alla vitamina D.

Rispettando le dosi minime e chiedendo al ginecologo, si può, quindi, mangiare:

  • il burro salato in gravidanza: purché in dosi molto limitate;
  • il burro crudo in gravidanza: non si deve temere un eventuale legame fra burro in gravidanza e toxoplasmosi.

burro crudo in gravidanza

Leggi anche: Latte in gravidanza: quale bere

Cosa mangiare e cosa non mangiare in gravidanza?

È giusto specificare che tutti i pasti devono essere eseguiti regolarmente; infatti, già dalla colazione in gravidanza si instaurano delle sane e corrette abitudini che incoraggiano anche il corretto sviluppo fetale. Quindi cosa mangiare in gravidanza? Teoricamente tutto ciò che è cotto e di cui si conosce l’esatta provenienza, attenendosi sempre ai cardini della piramide alimentare.

Tra i migliori alimenti in gravidanza troviamo:

Vi sono, poi, alcuni cibi proibiti in gravidanza, come:

  • il sushi e tutto il pesce crudo in gravidanza;
  • le uova crude in gravidanza;
  • la carne cruda in gravidanza;
  • il latte in gravidanza non pastorizzato;
  • tutti i formaggi non pastorizzati o a breve stagionatura.

Una scorretta alimentazione, che non tenga conto, ad esempio, dei formaggi da evitare in gravidanza, dei formaggi che si possono mangiare in gravidanza, o comunque di alcuni cibi che non vanno assolutamente consumati crudi, potrebbe causare alcune infezioni alimentari, come:

Perciò, care mamme, state sempre molto attente a cosa mangiate durante le 40 settimane di gestazione, perché una corretta alimentazione è utile a voi e al vostro bambino.

 

Cosa mangiare in gravidanza

Leggi anche: Cosa mangiare in gravidanza: gli alimenti giusti