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Bambini schizzinosi a tavola: è colpa della genetica

Bimbi schizzinosi a tavola: genetica o educazione?

A partire dai 2 anni di età il comportamento alimentare del bambino cambia notevolmente. Vi sarete accorti che rifiutano di assaggiare nuovi cibi, vogliono assaporare sempre le stesse cose e che sicuramente hanno repulsione per le tanto “buone” verdure. Forse non è sempre colpa dei genitori, ma dei geni del vostro bambino!

Spesso, a tavola, i bimbi fanno i capricci e mettono alla prova anche il genitore più paziente e disponibile. Ma come mai i bambini sono spesso di gusti difficili? L’atteggiamento di rigettare i nuovi alimenti proposti dalle mamme ha il nome di “selettività alimentare”.

Il bambino di due anni non si fa nessun problema a rifiutare la pietanza più appetitosa appena cucinata dalla sua mamma. Per rassicurare i genitori ed evitare un crollo emotivo chiariamo due cose: nel suo primo anno di vita il bambino mangia di più perché cresce di più, mentre dal secondo anno la crescita è più stabile.

Dal secondo anno il vostro bambino diventa sempre più indipendente ed è portato a scoprire l’ambiente attorno a sé. In realtà i bimbi non sono gli unici cuccioli ad essere prudenti con i nuovi cibi. Anche i gorilla, i ratti e altri animali, non amano sperimentare i cibi che non conoscono.

Questione d’istinto, perché potrebbero imbattersi in alimenti potenzialmente tossici. In questo periodo della vita nasce anche l’emozione del disgusto, che protegge il bambino da alimenti nocivi.

La dottoressa Lucy Cooke dell’University College di Londra distingue due forme di schizzinosità:

1) i cosiddetti palati più esigenti, cioè i bambini che gradiscono solo una varietà limitata di alimenti.
2) vere e proprie “fobie alimentari”, che li porta a evitare tutti i cibi nuovi o sconosciuti.

Bambini schizzinosi a tavola

Questione di geni

In realtà si è scoperto che anche la genetica ha un ruolo particolarmente importante. Rassicuriamo quindi i genitori più ansiosi! Una ricerca recente dell’Università dell’Illinois, pubblicata sul Journal of Nutrigenetics and Nutrigenomics, ha individuato alcuni geni che sarebbero responsabili del rifiuto del cibo da parte dei bambini schizzinosi.

Il gene incriminato si chiama TAS2R38 ed è legato a una maggiore predisposizione a scegliere una varietà limitata di alimenti. L’altro gene è il CA6 associato alla alla difficoltà di controllo durante i pasti. Sono stati analizzati 153 bambini in età dai due ai quattro anni.

Dalle diverse manifestazioni geniche sono emersi i due tipi di geni (TAS2R38 e CA6) collegati alle condotte schizzinose a tavola. Questi due geni sono probabilmente collegati alla percezione del gusto amaro, ed è per questo che i bimbi sono geneticamente “sensibili ai cibi amari”.

Bambini schizzinosi a tavola

Ruolo dell’ambiente familiare

Un bambino che ha la predisposizione dei geni della “schizzinosità”, però, non diventerà per forza un bambino schizzinoso: geni e ambiente hanno circa lo stesso peso.

Solo perché questo comportamento ha una base genetica, ciò non indica che non sia correggibile. È importante, infatti, anche il rapporto che i genitori hanno con il cibo. La famiglia ricopre un ruolo decisivo come modello di comportamento alimentare.


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Che cosa possono fare i genitori per risolvere questo problema?

– Ricordatevi che siete voi che date il buon esempio il modello a vostro figlio. Il bambino è condizionato da voi nella scelta degli alimenti e tende a mangiare per imitazione

– Il consumo ripetuto di un cibo accresce il gusto del bambino per l’alimento stesso

– Non presentate lo stesso piatto in maniera continua, ma fatelo con distacco di tempo per non creare monotonia

– Non forzate ad assaggiare cibi che non preferisce, ciò può accrescere l’avversione del piccolo per quel cibo

– Infine evitate la visione dei programmi televisivi quando si mangia. Il pasto è un momento importante, non sono concesse distrazioni di alcun tipo