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Visite in gravidanza: quali sono gli esami da fare

Visite in gravidanza

Nel periodo della gravidanza, sebbene si tratti di un processo del tutto naturale e fisiologico per una donna, è bene svolgere alcune visite con l’ostetrica o il ginecologo di fiducia, per valutare il benessere della mamma e del suo bambino. Infatti, in base alle ultime Linee Guida della Gravidanza Fisiologica, il numero delle visite che i professionisti sanitari dovrebbero offrire alle donne in gravidanza non dovrebbe essere inferiore a 4. In generale si effettua una visita al mese, in accordo con la donna e pian piano si programmano anche tutti gli esami del sangue ed i test da fare, comprese le ecografie dei tre trimestri.

Esami in gravidanza

Quali sono gli esami da fare in gravidanza mese per mese? Per quanto riguarda gli esami del sangue in gravidanza, questi variano in base al calendario ginecologico e quindi all’epoca gestazionale in cui la donna si trova.

Gli esami del primo trimestre di gravidanza sono particolarmente importanti e comprendono emocromo con test per la rilevazione delle patologie a carico dell’emoglobina, gruppo sanguigno e test di Coombs, glicemia, esame urine ed urinocoltura ed infine i test per la ricerca di particolari malattie o degli anticorpi ad esse riferite (es. Toxoplasmosi, sifilide, epatite b, rosolia e HIV).

Altri test (es. ricerca degli anticorpi contro l’epatite C) vengono raccomandati solo in presenza di determinati fattori di rischio.

Le analisi per la gravidanza di questo periodo comprendono anche la prima ecografia ostetrica e/o quella finalizzata alla misurazione della traslucenza nucale fetale (che fa parte del test combinato da offrire sempre entro le 12 settimane).

Ad ogni modo, a partire dal primo trimestre, le analisi da fare in gravidanza seguono un iter ben preciso, come espresso all’interno delle ultime Linee Guida sulla Gravidanza Fisiologica, del quale tutti i professionisti sanitari che si occupano di assistenza alla gravidanza dovrebbero essere al corrente. Si tratta sempre e comunque di esami gratuiti.

In gravidanza, infatti, la donna che decide di farsi seguire in ambito consultoriale, può usufruire di una particolare esenzione; in questo modo, i controlli effettuati le verranno offerti dal Sistema Sanitario Nazionale.

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Esami da fare in gravidanza

Tra le analisi in gravidanza del secondo trimestre, oltre allo svolgimento degli appositi esami del sangue per la gravidanza di questo periodo, vi è l’ecografia morfologica, in cui viene valutata gran parte della morfologia del bambino e la corretta formazione dei vari organi e apparati.

Sempre nel secondo trimestre, la donna potrà inoltre sottoporsi nuovamente alle esame delle urine; nel caso venga rilevata una presenza significativa di batteri o comunque vi sia un reale sospetto d’infezione urinaria, alla gestante verrà consigliato di approfondire la situazione, mediante l’effettuazione di un esame più specifico, come l’urinocoltura (che viene routinariamente eseguita anche nel primo trimestre).

Nel terzo trimestre, oltre alla possibilità di sottoporsi ad una terza ecografia (effettuabile, in base ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, solo in presenza di specifici fattori di rischio), alla donna verranno offerti degli ulteriori esami di laboratorio, anche al fine di rivalutare la gravidanza, in vista del parto.

In base ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, è importante sapere che la donna può svolgere determinati esami già prima della gravidanza.

Per esempio, emocromo, test per la ricerca di specifiche malattie, gruppo sanguigno con test di coombs e test per la rilevazione di patologie a carico dell’emoglobina, che rientrano anche tra le analisi gratuite in gravidanza, possono essere eseguiti già in fase preconcezionale.


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In quest’occasione, alle donne con età superiore ai 25 anni viene anche offerta la possibilità di eseguire un pap-test, se non eseguito nei tre anni precedenti, ed una visita ginecologica.