ADHD

Bambini iperattivi: cause, conseguenze e rimedi

Bambini iperattivi

I bambini iperattivi saltano, corrono da una parte all’altra, mordono oggetti e non si fermano mai: sono davvero bimbi irrequieti. La loro animosità è estrema a tal punto che spesso vengono considerati come bambini troppo vivaci. Si tratta di disturbi comportamentali sempre più frequenti nell’attuale e frenetica società dove tutto oltrepassa l’ordinario.

ADHD

L’ADHD è la sigla che indica il Disturbo da deficit dell’ attenzione e iperattività. Il bambino non presenta una compromissione del funzionamento intellettivo, tuttavia ha difficoltà oggettive nell’autocontrollo e nella capacità di pianificazione.

Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali) i principali sintomi del disturbo sono iperattività, inattività e impulsività. L’insorgenza del disturbo contraddistingue tipicamente l’età evolutiva, pertanto la compromissione di ambiti quali la scuola, il gruppo dei pari e la famiglia è evidente.

I bambini con la sindrome dell’ADHD sono spesso esclusi dagli altri compagni perché non sono in grado di iniziare e portare a termine un’azione, un gioco o perché sono troppo rapidi nel cambiarla. Gli insuccessi scolastici causati dalla scarsa capacità di concentrazione di frequente sono considerati come legati ad una limitazione del loro assetto cognitivo quando invece questo resta preservato.

ADHD cause. Le cause dell’ADHD non sono del tutto chiare. Possono essere attribuite sia a fattori genetici che non. In quest’ultimo caso potrebbero essere collegati al disturbo da deficit di attenzione e iperattività fattori quali: la nascita prematura, l’uso di alcool e tabacco durante la gravidanza, problemi di salute o ritardi di sviluppo del bambino.

Iperattività

Bambino iperattivo come comportarsi. L’iperattività nei bambini con ADHD è tale che diventano bambini difficili da gestire. Sono davvero senza freni e l’ipercinesia che li caratterizza crea non poche difficoltà ai genitori e alla famiglia in generale. Con l’ingresso nella scuola le cose si complicano perché il bambino iperattivo tende inevitabilmente ad infrangere ogniqualvolta le regole.

Con la crescita l’iperattività tende a decrescere di intensità lasciando spazio a una agitazione interiore che si manifesta soprattutto come insofferenza, impazienza, ostinazione, prepotenza, intolleranza alla frustrazione, bassa autostima e labilità emotiva. Tutto questo si traduce nella necessità e nell’aiuto di una figura quale quella di un professionista che possa semplificare la vita familiare e della persona con disturbo dell’iperattività.

Disturbo dell’attenzione

L’attenzione è un processo cognitivo che consente di effettuare una selezione degli stimoli provenienti dall’ambiente ad esclusione di altri. Il bambino o adolescente con ADHD è iperattivo e ciò non gli consente di prestare attenzione o concentrarsi verso una determinata azione o compito.

I disturbi dell’attenzione si possono manifestare in vari modi:

  • sottoforma di scarsa cura ai dettagli o errori causati dalla disattenzione
  • come tendenza a non seguire le regole o a non portare a termine le attività
  • nell’ evitamento di quei compiti che richiedono un moderato impegno attentivo;
  • con un eloquio eccessivo;
  • dall’ impulsività così come dall’incapacità di restare fermi quando ce lo si aspetta

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Disturbi dell’attenzione

I disturbi dell’attenzione sono talvolta associati a disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia, discalculia e disgrafia ma anche a disturbi d’ ansia o al disturbo oppositivo provocatorio. La diagnosi dunque si aggrava in alcune circostanze in quanto l’ADHD è un disturbo complesso e variegato. I bambini a cui viene accertata la presenza del disturbo hanno serie difficoltà nella soluzione di problemi, nell’abilità di pianificazione, nella flessibilità cognitiva, nella memoria di lavoro.

Deficit di attenzione

I deficit di attenzione devono essere presi in considerazione da uno psicologo o da un neuropsichiatra infantile. La valutazione consiste nella raccolta delle informazioni utili e nella somministrazione di questionari ed interviste semi strutturate nonché colloqui con i familiari e nell’utilizzo di test per riconoscere le difficoltà e le risorse rimaste inattive della persona.

ADHD sintomi

Non è semplice mettere in evidenza i sintomi dell’ADHD perché trattandosi per lo più di fattori riguardanti la sfera cognitiva spesso possono essere considerati come normali disattenzioni o come nervosismo o vivacità eccessiva. Pertanto è necessario osservare la sintomatologia e valutare se vi siano delle evidenti discrepanze rispetto a bambini della stessa età. Possono essere predominanti sintomi relativi alla distrazione o disattenzione oppure sintomi di iperattività ed impulsività oppure una combinazione di entrambi.


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Come educare un bambino. Non è un percorso semplice ma alcune modalità possono essere attuate affinché un bambino con ADHD possa essere educato. Innanzitutto è bene che il contesto nel quale il bambino vive sia sereno.

I genitori possono mettere in pratica alcune regole come queste elencate di seguito:

  • evitare di essere aggressivi nelle richieste;
  • essere fermi nei comandi e verificare che vengano messi in pratica;
  • essere di esempio positivo;
  • rimproverare i comportamenti negativi;
  • gratificare i comportamenti positivi;
  • stabilire delle routine per le attività quotidiane;
  • coinvolgere in un’attività specifica come ad esempio un’attività sportiva che stimola l’attenzione e la concentrazione.