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Vernice caseosa: che cos’è e a cosa serve

Vernice caseosa

Alla nascita, i bebè presentano sul corpo tracce di una sostanza giallo-biancastra, nota come vernice caseosa. Ma che cos’è? E a cosa serve? Quali effetti ha sul bambino? E sulla mamma? Scopriamolo insieme!

Le prime foto scattate in sala parto spesso ritraggono il bebè nudo e con parti del corpo ricoperte da questa patina. La vernice caseosa è una sostanza grassa, composta da vitamine, peptidi e sostanze presenti anche nel latte materno. Viscida al tatto, ha la consistenza di una crema.

Si forma nell’ultima fase di gestazione ed avvolge il corpo del bambino, proteggendo la sua pelle dall’aggressione di agenti patogeni. Il liquido amniotico potrebbe macerare la pelle del bebè che, protetta da questa patina, rimane intatta. Tra le sue funzioni anche quella di idratare la cute del neonato e mantenere costante la temperatura basale.

Qual è l’odore della vernice caseosa? Un profumo davvero unico ed irripetibile. Chi è diventata mamma ricorda con emozione l’odore del suo piccino. Difficile da descrivere ma così intenso da far innamorare qualunque genitore. Poco prima della nascita viene assorbita quasi completamente. Alcune tracce sono evidenti nei neonati soprattutto nella zona della testa, delle articolazioni e intorno ai genitali.

Ci sono casi in cui frammenti di vernice caseosa si depositano nelle orecchie, alterando il test uditivo a cui sono sottoposti i bebè alla nascita. Anche nella zona genitale, soprattutto delle bambine, può permanere qualche deposito di vernice. Non è necessaria toglierla, è sufficiente mantenere ben pulita la pelle.

Vernice caseosa: chi sono i bambini nati con la camicia

Quando questa patina è presente su buona parte del corpo del bebè, alla nascita, si dice “bambino nato con la camicia”. Nel corso dei secoli, l’espressione “bambini nati con la camicia” ha assunto significati diversi. Inizialmente il bebè nato con tracce di questa sostanza sul corpo era considerato speciale, amato particolarmente dagli dei, che gli conferivano poteri straordinari.

Un bebè con queste peculiarità era tenuto in grande considerazione e venerato per i suoi poteri divini. In seguito, pur assumendo valenze differenti, mantenne l’aurea di fortuna. Solo i bambini di famiglie agiate avevano dei vestiti. Nascere con la camicia fu, per molto tempo, simbolo di agiatezza.

vernice caseosa

Vernica caseosa: quanto è importante

Oggi la scienza è riuscita a spiegare l’importanza della vernice caseosa nel neonato. Se il bebè, nato a termine, presenta solo delle tracce più o meno estese di questa sostanza, i bambini nati prematuri ne sono quasi completamente avvolti.

Fino a poco tempo fa, la vernice caseosa veniva rimossa dalle ostetriche subito dopo la nascita, oggi i medici consigliano di aspettarne l’assorbimento spontaneo che avviene entro le prime 48 ore di vita.

Ciò perché la sua funzione protettiva continua fino al suo completo assorbimento. Ecco perché è consigliato ritardare il primo bagnetto del neonato, per mantenere più a lungo le proprietà antimicrobiche naturali.

Solo dopo 48 ore dal parto, la patina caseosa si può togliere con un olio naturale. Inumidendo i polpastrelli delle dita possiamo massaggiare la vernice fino al suo assorbimento, oppure toglierla delicatamente con una garza oleosa. L’uso dell’olio è utile per alleviare la pelle che, proprio a seguito dell’asportazione della vernice caseosa può apparire arrossata.


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Alcune recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato una correlazione tra vernice caseosa, liquido amniotico e latte materno. Ciò fornisce la chiave di lettura per comprendere il sistema immunitario sia nella vita intrauterina che nel post parto. Davvero sorprendente lo studio, siglato dall’Istituto di Scienze della pelle di Cincinnati, sulle capacità di protezione cutanea della vernice caseosa.

L’idratazione, il Ph cutaneo ed il livello di umidità della pelle hanno rilevato proprietà antinfettive, antiossidanti della vernice caseosa. Non solo questa sostanza è risultata in grado di idratare e detergere la pelle, ma riesce anche a cicatrizzare eventuali microfratture epidermiche. Queste ricerche stimolano ulteriori approfondimenti sulle peculiarità strutturali della vernice caseosa, anche nell’ambito delle patologie cutanee.