Toxoplasmosi in gravidanza

Toxoplasmosi in gravidanza: sintomi, conseguenze e cura

Toxoplasmosi in gravidanza

In Italia, e in altri paesi Europei come Francia, Svizzera, Austria e Germania, alle donne in gravidanza è offerto lo screening per la Toxoplasmosi (toxo test). Il test si basa su un prelievo di sangue, utile a stabilire lo stato immunologico materno e/o a rilevare precocemente la malattia (ricerca degli anticorpi specifici antitoxoplasma IgG e IgM). Tale prelievo viene effettuato durante il primo trimestre di gravidanza e in caso di negatività (toxoplasmosi negativa=IgG negative) deve essere ripetuto ogni 4-6 settimane fino al termine della gestazione.

Toxoplasmosi

La Toxoplasmosi è un infezione parassitaria causata dal Toxoplasma Gondii. Questo parassita, in genere, colonizza e si riproduce nel tratto intestinale dei gatti. Le ovocisti contenti il protozoo vengono emesse con le feci del gatto e potrebbero infettare altri animali e in casi più rari anche l’uomo. Avere in casa un gatto non significa necessariamente contrarre l’infezione. È importante fare attenzione alla pulizia della lettiera, evitare di mangiare carne cruda o poco cotta, che potrebbe essere contaminata, e lavare accuratamente frutta e verdura.

Toxoplasmosi sintomi

L’infezione da toxoplasmosi può essere asintomatica. In generale, se si manifestano sintomi in gravidanza, questi sono simili a quelli influenzali: mal di testa, febbre, stanchezza e linfonodi ingrossati. La presenza dello screening in gravidanza è legata al fatto che l’infezione può trasmettersi dalla madre al feto. La gravità del quadro clinico è inversamente proporzionale all’epoca gestazionale: più precocemente si contrae l’infezione, più grave è il danno che il nostro bambino potrebbe subire. Le principali sequele sono corionretinite, cecità, idrocefalo, danni neurologici e ritardo mentale.

Fragole in gravidanza

Le fragole rientrano tra i frutti più gustosi e meno calorici che abbiamo. Sono una fonte importante di vitamina C, di iodio e di acido folico, oltre ad aiutare a favorire l’assorbimento di ferro. Quando pensiamo alla toxoplasmosi in gravidanza ci sorge spontaneo pensare: potrò mangiare questo frutto? La risposta è si. In gravidanza le fragole si possono mangiare, fatta eccezione per i casi di allergia. L’accortezza da mettere in pratica riguarda la pulizia di questo frutto: prima di mangiarle è opportuno lavarle bene con acqua e bicarbonato. Questa regola vale per tutta la frutta e la verdura (in special modo per carote in gravidanza o insalata in gravidanza).

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Toxoplasma

Il Toxoplasma, come abbiamo già accennato, è un protozoo che colonizza principalmente l’intestino dei gatti, ma in generale questo parassita riesce a riprodursi in tutti gli animali a sangue caldo e può contagiare frutta e verdura se le ovocisti sono depositate nel terreno. In gravidanza, per evitare di contrarre tale infezione, bisogna fare attenzione a quello che si mangia e a come lo si prepara.

Toxoplasma gondii

Il Toxoplasma gondii, infatti, è eliminato con la cottura degli alimenti e con un accurato lavaggio di frutta e verdura. Importante pure lavare bene le mani se si fanno lavori nell’orto di casa, perché il terreno potrebbe essere infetto.

Bresaola in gravidanza

Gli affettati rientrano spesso nella dieta di noi italiani, sia come antipasto che come piatto completo da abbinare a ricche insalate. In gravidanza, purtroppo, alcuni di questi alimenti vanno assolutamente evitati proprio per ridurre al minimo il rischio di contrarre una infezione da Toxoplasma. La bresaola rientra tra gli affettati da evitare perché è una carne completamente cruda e quindi poco sicura in questo periodo. Se si ha voglia di gustare un affettato durante la gravidanza sarebbe opportuno cuocerlo prima di mangiarlo (salame cotto in gravidanza).

Prosciutto cotto in gravidanza

Un grosso sì invece al prosciutto cotto in gravidanza, facendo sempre attenzione a leggere bene l’etichetta che ne riporta la qualità e la provenienza.