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Più grande è il papà, più intelligenti sono i figli

Ruolo del papà nello sviluppo dei bambini

Secondo una recente ricerca tra Gran Bretagna e Stati Uniti, i figli (soprattutto maschi) di padri maturi, conseguirebbero migliori risultati scolastici. Il quoziente intellettivo in aumento identifica i bambini come geek, ovvero secchioni; questo termine gergale, però, è tutto fuorché offensivo, in quanto identifica una particolare inclinazione per la tecnologia e la scienza.

Indice di geek

La ricerca è stata condotta da un gruppo di studiosi del King’s College di Londra, in associazione con i colleghi americani; il campione ha indagato 8.000 gemellini inglesi. Dall’identificazione dei geek, come individui di successo, è nato l’indice di geek; esso accomuna tutti coloro che hanno una marcia in più, e ha permesso di sottoporre i ragazzi a un test. Il test misurava, per l’appunto, quanto fossero secchioni. Incrociando i dati del loro quoziente intellettivo a 12 anni, si è scoperto che l’indice aumenta all’aumentare dell’età del padre.

Per esempio, un papà di 25 anni, o meno, attesta un indice del 39,6% contro il 41% per padri tra i 35 e i 44 anni; la percentuale, inoltre, cresce fino al 47% se il genitore ha più di 50 anni. I risultati sono più significativi per i maschi, rispetto alle femmine, con un aumento in media di un punto e mezzo per ogni anno d’età in più del papà. Per quello che concerne la madre, giovane o meno, non ci sono dati che indichino una sostanziale differenza.

Padri maturi

Età paterna ed esami di maturità

Il padre quindi influenza l’intelligenza dei figli, tanto che le scuole superiori vengono chiuse col massimo dei voti in base all’età del genitore; nel caso di ragazzini con padri oltre i 50 anni d’età, infatti, sussiste la possibilità di diplomarsi con A o A stella, cioè il massimo. I ragazzi di questo gruppo sono il 32% in più rispetto a quelli con padri giovani.

Padri maturi

La coordinatrice del progetto, Magdalena Janecka, afferma che questi sono i primi risultati che supportano l’età avanzata di un genitore; spesso infatti i benefici di genitori eccessivamente maturi sono messi in discussione da un retaggio culturale, poco al passo coi tempi. Addirittura studi del passato correlavano l’età matura a disturbi come la schizofrenia o l’autismo nei figli. Oggi però, per un uomo come per una donna, è più facile pensare di creare una famiglia solo quando la situazione lavorativa ed economica si è stabilizzata; ciò ormai non accade più ai giovani, purtroppo.

Gli americani hanno offerto il loro supporto confermando che il 57% dell’indice di geek deriva da fattori ereditari, associati a quelli ambientali; insomma sembrerebbe che l’ambiente in cui il piccolo nasce e cresce lo influenzi non poco. Quindi se l’ambiente è benestante, con le giuste frequentazioni e una buona posizione sociale e professionale, i figli non possono che trarne benefici a lungo termine.