cacca bebè

Stimolazione cacca neonato: trucchetti da provare

Stimolazione cacca neonato

Appena torniamo a casa, dopo la nascita del nostro bebè, le preoccupazioni per noi genitori non sono poche, soprattutto se si tratta del primo figlio. L’inesperienza alimenta l’insicurezza e le domande più frequenti, in questi casi, sono: “avrà mangiato abbastanza?”, “sta bene?”. Per non parlare della cacca del neonato! Quanta ne dovrebbe fare? Eventualmente è necessaria la stimolazione per la cacca del neonato?

Entro le prime 24 ore il bebè espellerà la sua prima cacca. Quest’ultima è detta meconio ed è costituita da feci collose scure. Queste prime feci contengono le sostanze che il piccino ha deglutito nella vita intrauterina. Subito dopo l’espulsione di questa prima cacca, il colore delle feci cambierà.

Meconio

Durante la gestazione il liquido amniotico riempie tutte le cavità del feto il quale contribuisce per la maggior parte alla sua produzione. Quando il bambino è quasi pronto per nascere e il suo fisico ha raggiunto la completa maturazione dal punto di vista morfologico e anche funzionale anche l’apparato digerente ne dà la dimostrazione. Compaiono così queste prime feci, risultato della digestione del liquido amniotico e di tutto ciò che contiene insieme anche a cellule epiteliali intestinali desquamate. La consistenza e il colore è inconfondibile, sono vischiose e nero-verdastre. Nel 10-15% dei nati a termine e post-termine, specialmente nelle presentazioni podaliche, il meconio può essere emesso prima o durante il parto. È segno di sofferenza fetale in alcuni casi, mentre in altri è semplicemente determinato dalla maturazione fetale nelle gravidanze post-termine.

meconio

Cacca neonato

Quante volte fa la cacca un neonato? In realtà non si può individuare un numero preciso. Ci sono bebè che evacuano spesso, altri meno. Alcuni anche 6 volte al giorno, altri appena 2 volte. In parte ciò è dovuto al tipo di alimentazione. Innanzitutto ricordiamo che un neonato che si nutre e si idrata correttamente sporca almeno 5-6 pannolini al giorno (compresi cacca e pipì). I bebè allattati al seno necessitano di qualche cambio in più, rispetto a quelli allattati artificialmente ma ciò non inficia sulla sua salute. Inoltre il latte materno mantiene le feci morbide, quindi il neonato allattato al seno non ha bisogno della stimolazione cacca del neonato.

Come stimolare la cacca

Teniamo conto anche del fatto che nei primi giorni di vita può sembrare che il bebè si sforzi quando fa la cacca: diventa rosso in viso e stringe i pugni. In realtà le feci nei primi giorni sono piuttosto morbide. Lo sforzo è dato dal fatto che il neonato ancora non controlla il muscolo dello sfintere, quindi più che di stitichezza il termine clinico è dischezia, destinata ad estinguersi fisiologicamente in poco tempo. Se impariamo a distinguere questa iniziale mancanza di coordinazione dalla vera stitichezza sapremo anche quando è necessario stimolare la cacca nei neonati e quando non lo è.

stimolazione cacca neonato

Feci gialle

Dopo il meconio ecco comparire feci gialle. Per i neonati allattati al seno avremo un giallo più acceso. Frequenti anche dei puntini bianchi nelle feci, ovvero puntini di caseina condensata. La presenza di puntini neri nelle feci può essere dovuto all’ingestione di sangue durante l’allattamento se la mamma soffre di ragadi al seno. Se la mamma mangia un alimento nuovo i puntini possono diventare verdi, senza nessuna conseguenza sulla salute del bambino. Meno vivace il giallo della cacca dei bebè allattati con formula, che risulterà più consistente.

Diarrea neonato

I bambini allattati al seno fanno la cacca sempre morbida rispetto a quelli allattati artificialmente. Difficilmente lamentano episodi di stitichezza o cacca dura. Anzi, spesso le feci sono così molli che, soprattutto se il bebè è supino durante l’emissione delle feci, magari perché dorme, riesce a sporcarsi fino al collo. I primi tempi i genitori pensano che si tratti di diarrea. Alcune mamme pensano che dipenda da qualcosa che hanno mangiato e che ha fatto male al piccino. In realtà non si tratta di diarrea, il neonato non dà segni di malessere e infatti il medico le tranquillizzerà subito.

diarrea neonato

Tipi di cacca

Dal giorno della nascita in poi i tipi di cacca che si susseguono nelle varie fasi sono davvero tanti. Dal meconio nero, alla formula che varia dal giallo senape al marroncino, per non parlare dei cambiamenti di colore e di consistenza delle feci del neonato fino a quando inizia lo svezzamento. A noi mamme che facciamo attenzione ad ogni minimo cambiamento, l’apertura del pannolino potrebbe metterci ansia. In realtà il cambiamento del colore e della consistenza della cacca nei bebè è, spesso, segno della loro crescita. Solo nei casi in cui il piccolino stia male, riportiamo al medico i sintomi e le variazioni delle feci che notiamo nel pannolino.

Neonato 2 mesi

Forse a causa dell’immaturità dell’apparato intestinale, il neonato di 2 mesi, può soffrire di coliche gassose. Un fenomeno che, per quanto fastidioso, non altera il regolare sviluppo del piccino. Soprattutto nelle ore serali, il neonato inizia a piangere diventando rosso in viso, stendendo le gambe. Diventa irritabile e sembra inconsolabile. Se non riesce a fare la cacca per più di 2 giorni consecutivi, i genitori si spaventano. In realtà le coliche tendono a sparire dal terzo mese, quando l’intestino è ormai maturo e, con esso, anche gli episodi di dischezia nel neonato si riducono.

neonato 2 mesi

Feci con muco

Nel bambino, soprattutto a partire dallo svezzamento, quando la cacca diventa più consistente, la presenza di feci con muco, in piccola quantità è un fenomeno fisiologico. Il muco permette l’espulsione indolore della cacca. Nei casi in cui il bebè è raffreddato, sottoponendolo ai lavaggi nasali è possibile che ingerisca il muco, espellendolo come muco nelle feci. In questi casi possiamo notare un po’ di schiuma nelle feci. Nel caso in cui si dovesse verificare un’espulsione di grandi quantità di muco, il sintomo dovrà essere riportato al medico, insieme ai cambiamenti che notiamo, come dolori addominali, comparsa di febbre. Feci con muco abbondante, potrebbe essere sintomo di un’infezione in corso.

Cacca verde

Una buona regola suggerita dalle ostetriche è quella di aspettare che il neonato finisca di bere da un seno per proporgli l’altro. In questo modo si gaantisce un corretto apporto energetico al piccolo, considerando che la parte più grassa del latte di una poppata si riserva alla fine della stessa, e si impedisce il ristagno di latte nella mammella. Quest’ultimo è un fattore molto sottovalutato, ma è anche la prima vera causa di ingorgo mammario.

Cosa succede se questo passaggio viene saltato? Oltre a ciò che è stato appena detto, una conseguenza può essere l’emissione di cacca verde. Come anticipato, nella prima parte della poppata è particolramente rappresentato dal lattosio, la seconda parte è ricca di grassi e sostanze nutritive altrettanto necessarie per la crescita del bambino. Poiché ogni bebè ha tempi diversi, anche per quanto riguarda l’alimentazione, non possiamo stabilire a priori quando cambiare seno. Ci sono bebè che succhiano avidamente; altri che sono meno voraci o che addirittura si addormentano durante la poppata. Dunque osserviamo il nostro piccino, consideriamo le sue esigenze e agiamo di conseguenza.

cacca verde

Muco verde

Quando le feci del neonato si manifestano con scariche diarroiche e con muco verde, il medico indagherà la presenza di una patologia infettiva. Queste scariche potrebbero causare arrossamento al culetto, secchezza cutanea e un senso di malessere e irritabilità nel piccolo, con inappetenza. Il pediatra, analizzando la situazione indicherà la terapia farmacologica più specifica.

Feci arancioni

Quando il bambino passa dal latte materno a quello artificiale, è fisiologico notare un cambiamento anche nella cacca. Al cambio del pannolino vedremo le feci arancioni, con un odore molto più forte delle precedenti. Il cambio di alimentazione potrebbe causare stitichezza nel bebè e potrebbe essere necessario aiutare il neonato a fare la cacca. Come stimolare la cacca? In questi casi l’ideale è eseguire un massaggio al neonato. La cacca più consistente può essere un serio problema per un neonato.

feci arancioni

Massaggio cacca neonato

Per effettuare un massaggio sul pancino, in senso orario, potrebbe facilitare la peristalsi intestinale nella giusta direnzione. L’intestino crasso infatti si compone di una parte ascendente, una parte trasversa, una discendente, il sigma e poi il retto. Questi segmenti adiacenti tra loro partono dalla zona iliaca di destra verso quella di sinistra. Il massaggio alla pancia per la stitichezza si effettua partendo dal pube disegnando un cerchio in senso orario sul pancino con la nostra mano, stando attente a non superare l’ombelico, per evitare di far salire l’aria nello stomaco. Il massaggio neonato, oltre a stimolare l’intestino, ha un effetto calmante sul piccino. Un’ottima coccola magari dopo il bagnetto.

Feci bianche

Quando il bambino non si sente bene, alcuni sintomi possono aiutare ad individuare subito il problema. I genitori sono fondamentali in quanto possono riportare al medico dei cambiamenti che osservano nel bebè. Inappetenza, nervosismo, sono i primi sintomi che emergono in queste circostanze. Anche il cambiamento del colore della cacca non si deve trascurare. Ad esempio, se si assiste alla comparsa di feci bianche non bisogna esitare nel riportare subito l’accaduto al medico. Se nell’adulto episodi di feci bianche possono essere legate ad una dieta che predilige i latticini, pesce, i prodotti caseari, nel neonato può essere sintomo di un problema epatico. In genere la presenza di ittero e di urine scure, possono confermare questa ipotesi.

Stitichezza neonato

La stitichezza del neonato è un sintomo che preoccupa i genitori. Può avere cause diverse. Colpisce soprattutto i bebè allattati con la formula. Spesso il pediatra individua come causa un’insufficiente diluizione del latte artificiale. Un altro binomio, noto ai medici, è svezzamento e stitichezza. Il cambiamento di alimentazione può avere come effetto una leggera e passeggera stitichezza.

stitichezza neonato

Stitichezza neonati

In caso di stitichezza neonati, come stimolare la cacca? Prima di ricorrere all’uso di farmaci, i medici consigliano di aumentare l’apporto di liquidi nel neonato, per favorire l’evacuazione delle feci. Nei casi in cui il fenomeno persiste un massaggio intestinale, praticato sul pancino del bambino, aiuterà il lavoro dei muscoli dedicati. Se il fenomeno della stipsi e cacca dura continua, una supposta di glicerina risolverà il problema. Un’opzione simile è il microlisma o la peretta con eccipienti naturali che agevolano la defecazione riducendo anche il dolore che induce il bambino a trattenersi. Queste ultime sono da vedere come soluzioni occasionale, altrimenti impediremo all’apparato intestinale di sviluppare la capacità di evacuare autonomamente.

Leggi anche: Quando usare la peretta?

Stitichezza

Ogni tanto potrebbe essere utile raccogliere le gambe del bambino verso il suo addome quando si percepisce che sta tentando di fare la cacca o qunado avverte male al pancino. Tra i rimedi delle nonne c’è quello della stimolazione rettale con il gambo di prezzemolo. Oggi questo rimedio antico non viene più consigliato perché potrebbe irritare il culetto del piccino. In tempi passati era probbilmente il metodo migliore ma oggi disponiamo di rimedi più consoni. Lo stesso dicasi per il sondino per neonati, consigliato solo in casi limite indicati dal pediatra. In alcuni casi il medico può prescrivere dei farmaci, come il lattulosio, sciroppo lassativo.

stitichezza

Feci a palline

Dopo un episodio di stitichezza possiamo trovare nel pannolino feci a palline. Determinate senza dubbio da ridotta idratazione e stasi fecale. Per risolvere velocemente il problema sarà sufficiente aumentare l’apporto di liquidi nell’alimentazione del piccino. In caso di bambino più grandicello, lefeci a palline, possono essere causa di una reazione del bambino, magari perché ancora non si sente pronto ad usare il vasino. Questo lo porta a trattenersi quanto più riesce a fare e quando defeca ecco che vediamo queste palline nel vasino.

Cacca a palline

Anche in caso di ragadi anali possiamo trovare nel pannolino o nel vasino la cacca a palline. Poiché l’evacuazione causa dolore al bambino, il quale trattiene le feci e defeca in questo modo, per sentire meno dolore. Il medico, in questo caso, valutando la situazione, prescriverà la cura appropriata in base all’età del bimbo.