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Inizio travaglio: i sintomi da riconoscere

Inizio travaglio

Il travaglio inizia quando le contrazioni uterine sono efficaci, e cioè ben ritmiche per frequenza e durata. L’inizio del travaglio, teoricamente, si inquadra come la presenza di 2-3 contrazioni ogni 10 minuti e il collo dell’utero raccorciato dell’80%; l’attività contrattile uterina determinerà la dilatazione e la discesa della parte presentata del canale del parto.

Fasi

Le fasi del parto sono principalmente due: la fase latente (chiamata anche fase prodromica) e la fase attiva; a loro volta esse hanno un’ulteriore suddivisione. La fase attiva, infatti, ha una prima fase dilatante, poi una espulsiva e infine il secondamento (ovvero la fuoriuscita della placenta); la fase dilatante è ulteriormente divisa da 1 a 5 cm, e da 6 a 10 cm. Questi due momenti sono scanditi da fasi di transizione, in cui l’attività uterina si affievolisce per consentire alla donna un riposo psico-fisico momentaneo.

Travaglio

Il travaglio è il momento che precede la nascita e ha una durata assai variabile; molto cambia se la donna ha già partorito o è alla sua prima esperienza. Tuttavia i sintomi del travaglio sono più o meno gli stessi nella primigravida e nella pluripara, e si identificano nelle contrazioni. Da quest’ultime in poi si scatenano altre sintomatologie associate come pubalgia, mal di schiena, senso di spossatezza e nausea e ovviamente dolore. Per ovviare alla sensazione dolorifica crescente si può consigliare alla donna di fare un bagno caldo in gravidanza, se ovviamente non è ancora in travaglio deciso.

Parto

Ogni contrazione favorisce la dilatazione del parto, che deve raggiungere i 10 cm. Dalla dilatazione completa in poi, se la donna vuole e sente il premito, può spingere. La vecchia maniera di spingere quando c’erano le doglie, tenendo la bocca chiusa, è stata superata; il tutto perché la donna acquisisce consapevolezza del suo corpo e decide lei stessa come e quando facilitare la discesa del suo bambino. Il parto è un momento importante che richiede sempre il supporto di una persona desiderata dalla futura mamma e ovviamente del personale sanitario dedicato, che accompagna e vigila sul benessere materno-fetale.

Tappo mucoso

Il tappo mucoso in gravidanza costituisce un sigillo di protezione del prodotto del concepimento; infatti la cervice in gravidanza viene “chiusa” per evitare il passaggio di batteri, agenti esterni e altri patogeni. Per tale ragione il muco in gravidanza aumenta esponenzialmente, rendendo i tessuti più morbidi, imbibiti e soprattutto protetti.

Prodromico

Il significato di prodromico è di preannunciare qualcosa che sta arrivando. In ostetricia quando si parla di prodromi ci si riferisce a tutta una serie di sintomi e stati emotivi di preparazione al travaglio di parto. La fase prodromica può durare anche per giorni oppure ore, e non sempre è ben identificabile. Tuttavia è un momento in cui è necessario che la donna raccolga tutte le energie che le saranno utili per il parto e per accogliere al meglio il suo bambino.

Contrazioni

Contrazioni

Le contrazioni in gravidanza si verificano quando vi è un restringimento di una struttura muscolare, seguito dal suo rilassamento. Di norma si verificano già da 34 settimane di gravidanza, e vengono avvertite come un semplice indurimento e in modo indolore; è anche possibile che la donna nemmeno se ne accorga. Esse, però, sono utili perché è come se l’utero testasse le sue potenzialità, ancora prima del termine.

38 settimane di gravidanza

La trentottesima settimana di gravidanza è contraddistinta dalle prime contrazioni dolorose; non è detto che ciò accada, perché a volte si avverte solo un dolore alla schiena o alle gambe, giusto un po’ più accentuato. Inoltre, anche se mancano ancora due settimane al termine, il piccolo potrebbe già essere pronto a nascere e perfettamente capace di adattarsi fuori dall’utero. Infine è possibile perdere il tappo mucoso o rompere le membrane amniocoriali.

39 settimane di gravidanza

La trentanovesima settimana di gravidanza è contraddistinta da un aumento del gonfiore diffuso, specie alle gambe o alle mani. Il corpo della donna, infatti, si prepara alla perdita imminente di liquidi che avverrà col parto; quindi la ritenzione idrica aumenta, perché aumenta l’acqua che il corpo trattiene. Potrebbe anche capitare che il piccolo si muova meno, ed è importante che la mamma vi ponga attenzione. Un tempo si consigliavano almeno 10 movimenti in 24 ore; oggi questa regola vale poco perché le donne sono informate e preparate e possono sempre rivolgersi a degli esperti se dubitano della salute fetale.

Prodromi

Il periodo prodromico ha delle basi fisiche, di preparazione alla nascita ma anche psicologiche. Non è strano che fasi prodromiche lunghe siano associate a donne che vengono assalite dall’ansia e dalla paura; per tale ragione, quando i tempi non sembrano essere imminenti, si consiglia alla futura mamma di fare una passeggiata, preparare la borsa del piccolo e di trovare posizioni che possano alleviare i primi fastidi del travaglio che sta arrivando.

Nono mese

La durata della gravidanza è di 9 mesi, o meglio di 40 settimane; tuttavia lo sviluppo del feto è completo già da 37 settimane, e quindi non è strano che i polmoni del nascituro gli consentano di nascere con 3 settimane di anticipo.

Travaglio parto

L’utero in gravidanza subisce una serie di modificazioni che lo portano fino al momento del travaglio di parto; il significato di travaglio è “fatica”, perché obiettivamente partorire non è semplice, anche se alla nascita diventa un momento indimenticabile. Ma come partorire prima? Il travaglio e il parto sono momenti che devono essere vissuti secondo la loro naturale tempistica; eppure esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare. In primis fare attività non stancanti ma rilassanti e ovviamente i rapporti sessuali; infatti nel liquido seminale sono contenute le stesse sostanze che inducono il travaglio di parto: le prostaglandine.

Contrazioni parto

Come sono le contrazioni? Le contrazioni da parto sono diverse perché più decise. Esse purtroppo fanno più male di quelle preparatorie, e aumentano di frequenza man mano che ci si avvicina al parto; tuttavia se le contrazioni sono naturali e non indotte, anche se dolorose, lasciano alla donna una fase di normale riposo. In fondo, questo accade perché la contrazione è come un onda che passa da uno stato di quiete, a un apice, fino al successivo stato di riposo.

Perdita tappo mucoso

La perdita del tappo mucoso avviene tra le 37-38 settimane per effetto della prima attività contrattile; la donna nota perdite gelatinose trasparenti per tutta la gravidanza, fino a quando esse si colorano di un marrone più intenso (il tappo mucoso). Dalla perdita del tappo mucoso quanto manca al parto? Di norma non molto, sebbene il tempo di giorni o settimane cambi da donna a donna.

A volte questo tipo di perdita viene confusa con la perdita di liquido amniotico, ma esso è limpido e incolore; inoltre quando si rompono le acque la donna ha delle perdite molto abbondanti, come se avesse urinato involontariamente. La rottura delle acque avviene di norma a dilatazione completa, ma non è strano che questo accada fuori dal travaglio e che quindi le acque siano rotte senza contrazioni.

Perdita tappo mucoso

Il parto

I sintomi pre parto sono gli stessi del travaglio; in aggiunta la rottura delle membrane può essere lampante di una nascita imminente. Eppure la presenza di dolori mestruali in gravidanza è normale, se si pensa che non sono mestruazioni ma solo l’utero che si contrae; allo stesso modo ciò si verifica con dolori mestruali a fine gravidanza che si intensificano fino al travaglio e poi fino al parto.

40 settimane di gravidanza

La quarantesima settimana di gravidanza richiede un monitoraggio della salute del nascituro; per tale ragione è fondamentale la cardiotocografia, per verificare la reattività del battito cardiaco e un’ecografia. Quest’ultima va a verificare la quantità di liquido amniotico (che già da 36 settimane di gravidanza si riduce fisiologicamente) e l’eventuale invecchiamento placentare.

Contrazioni preparatorie

Le contrazioni preparatorie o contrazioni di Braxton Hicks sono contrazioni che da 35-36 settimane si manifestano come un semplice indurimento della parte superiore dell’utero, senza causare alcun dolore. Queste contrazioni servono a porre inizio a tutta una serie di modificazioni del collo dell’utero che nel corso delle settimane porteranno al travaglio di parto; esse vengono avvertite dalla donna in concomitanza di MAF (movimenti attivi fetali).

Come riconoscere le contrazioni

Le Ostetriche spesso dicono che i dolori del parto si capiscono al volo, perché sono caratteristici e diversi da quelli provati prima. Riconoscere le contrazioni non è difficile, basta “studiarsi”; esse iniziano come un indurimento semplice, che si propaga pian piano a tutta la pancia, insieme alla sensazione di dolore a gambe, schiena e pube. Quando andare in ospedale con le contrazioni? Di certo se le contrazioni sono frequenti, durano almeno 40-60 secondi e si accompagnano a senso di pesantezza diffuso; è buona norma ricordare che ci si può rivolgere a un Pronto Soccorso Ostetrico in qualunque momento e per qualunque perplessità.