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Come stimolare il parto: i metodi più sicuri

Come stimolare il parto

Stimolare il parto è possibile, sia con l’ausilio di metodi naturali che farmacologici. Tra quest’ultimi, per indurre, si è soliti somministrare l’ossitocina; tuttavia l’uso di un ossitocico senza una corretta preparazione della cervice uterina con prostaglandine, potrebbe essere inefficace. Molte future mamme si chiedono come anticipare il parto, e spesso cadono in delle metodiche che non hanno una base scientifica solida.

Un tempo si pensava che per indurre il parto fosse utile camminare molto, fare le scale o dedicarsi totalmente alle faccende domestiche; oggi in realtà le metodiche consigliate sono altre, perché queste appena citate stancano la donna e affaticano il muscolo uterino. Se il miometrio uterino, come ogni struttura muscolare, si affatica senza rilassarsi, il rischio concreto è che si generino contrazioni fastidiose e inefficaci. Stimolare serve ad avviare le contrazioni e quindi il travaglio di parto.

Come accelerare il travaglio? Essendo un evento che “sconvolge” il corpo femminile, sarebbe meglio che non subisse fenomeni di accelerazione innaturali che mettono a repentaglio la vita di mamma e nascituro; forse sarebbe meglio dire come favorire il travaglio, e su questo ci sono molte ricerche che supportano anche un buon supporto emotivo. Infatti, donne rilassate e prive di ansia, sono maggiormente sicure di sé e hanno anche travagli più brevi. Eppure è del tutto normale che a fine gravidanza la futura mamma abbia paura; per tale ragione le si può consigliare di fare una doccia o un bagno caldo per stimolare il travaglio stesso.

Travaglio parto

Travaglio parto

Il momento che precede il parto naturale è il travaglio; esso inizia quando le contrazioni sono frequenti, regolari, e anche dolorose. Tuttavia queste inducono la dilatazione del parto naturale perché “senza contrazioni non si partorisce”; ecco perché quando la domanda è “come si partorisce?”, la risposta non può non essere mediante l’ausilio di una buona contrattilità uterina. Ma quindi come farsi venire le contrazioni? Molti studi supportano l’inizio del travaglio dopo l’attività sessuale; in un rapporto completo, infatti, il liquido seminale contiene le stesse sostanze di stimolazione che si trovano nei comuni farmaci della Sala Parto (le stesse prostaglandine già citate).

I timori della donna e le ansie di chi la circonda possono essere deleteri; molto spesso sono i parenti a chiedere come anticipare il parto, ma se pensiamo alla grossa percentuale di parti prematuri e i rischi di un neonato pretermine, forse è meglio che il piccolo si prenda tutto il tempo di cui ha bisogno. Infine, in passato, le ostetriche rispondevano con l’olio di ricino a chi chiedeva loro come partorire prima; oggi, l’olio di ricino per stimolare le contrazioni è sconsigliato. Esso infatti è un lassativo, che stimola la funzionalità intestinale e di riflesso può scatenare il miometrio; non è più raccomandato perché i crampi addominali erano nocivi per la donna e i rischi di malessere superavano i benefici effettivi.