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Come inizia il travaglio: i sintomi da riconoscere

Come inizia il travaglio

La gravidanza giunge al termine e le mamme iniziano a chiedersi come sarà il travaglio. Seguire un corso di accompagnamento alla nascita può aiutare incredibilmente per prepararsi al lieto evento. Dove è possibile trovare corsi “pre-parto”? Nei consultori familiari territoriali, negli ospedali, cliniche, palestre e come servizi offerti da ostetriche libere professioniste. Il travaglio inizia gradualmente e diversi sono i segni e sintomi dell’inizio delle contrazioni. Dalla fase prodromica si arriva alla fase del travaglio attivo, in cui le contrazioni assumono una certa regolarità.

Prodromi

I prodromi rappresentano la fase preparatoria per il travaglio e parto. Questo stadio è quello della dilatazione cervicale. Il collo dell’utero (cervice uterina) è la sezione dell’utero che deve dilatarsi per poter consentire la discesa del bambino. Affinché avvenga ciò, la donna vivrà un periodo di fase prodromica. L’inizio della fase prodromica si ha nel momento in cui si perde il cosiddetto tappo mucoso.

Prodromico

La fase prodromica consiste nel verificarsi dei cosiddetti fenomeni dinamici del parto. Lentamente il segmento uterino inferiore si distende e contemporaneamente procedono le modifiche sul collo dell’utero. Al termine della gravidanza il collo dell’utero, per mantenere la sicurezza del feto, è “retroposto”. Ciò significa che non è centralizzato con la vagina. Per questo motivo, nelle prime fasi, la donna avvertirà sporadici indurimenti dell’utero associati a dolori simil-mestruali. Questo porterà alla centralizzazione del collo dell’utero, al suo graduale raccorciamento e alla lenta dilatazione. In questa fase le contrazioni sono fastidiose, poco intense e non regolari.

Perdita tappo mucoso

Esattamente nella fase prodromica, la donna si accorgerà della perdita del tappo mucoso. Si tratta della sostanza gelatinosa presente all’interno del collo dell’utero. Man mano che le modifiche cervicali procedono, la donna perderà questa sostanza gelatinosa. Si tratta esattamente di muco, particolarmente denso, che funge da principale protezione nel corso della gravidanza per il feto. Perdendo il tappo mucoso, si dice che la donna “marca” per la prima volta.

Travaglio

Il travaglio ha inizio con le contrazioni ritmiche e regolari e si completa nel momento in cui la cervice uterina è completamente dilatata. La durata del travaglio è molto variabile. Essa dipende dal numero di precedenti parti, intervallo tra una gravidanza e l’altra, stato emotivo, presentazione e posizione fetali. A dilatazione completa si dice che la donna marca per la seconda volta. L’ attesa tra la dilatazione completa e la sensazione di premito può durare anche un’ora. Si parla di fase di transizione. È in questa fase che la donna deve abbandonarsi e rilassarsi totalmente.

Prodromico

Contrazioni

Naturalmente, le caratteristiche delle contrazioni uterine influenzano notevolmente l’andamento del travaglio. In tutti i casi, la donna può aspettarsi che la fase attiva del travaglio venga completata entro dodici ore. La differenza basilare è tra primigravide e pluripare. Nel primo caso, i cambiamenti saranno più lenti e graduali. Nel travaglio iniziale le contrazioni si verificano ogni 15-20 minuti e possono durare circa 30 secondi. Nella fase attiva le contrazioni si verificano ad intervalli di 2-3 minuti, durano circa 60 secondi e sono molto intense.

Parto

Il parto è il momento in cui nasce il bambino. Più tecnicamente si parla di fase espulsiva. Questa fase può avere una durata diversa tra donne nullipare e quelle pluripare. Infatti, mentre nelle donne che non hanno mai partorito l’espulsione può durare fino a due ore, nelle pluripare la tempistica può essere ridotta di un’ora. Inoltre, l’utilizzo dell’anestesia epidurale può richiedere un’ora aggiuntiva in entrambi i casi. La donna dovrà essere libera di accompagnare la nascita del proprio bambino nel modo che preferisce. Diverse sono le posizioni che possono essere utilizzate nel parto. Ciò può garantire la più facile progressione del feto nel canale del parto.

Nono mese di gravidanza

A partire dalla trentaseiesima settimana di gravidanza, la donna entra nel tanto atteso nono mese. In questa fase, la donna può aspettarsi tutti i cambiamenti sopra citati, in relazione all’ inizio del travaglio. Tante le ansie, le aspettative per una donna. Molta la voglia di conoscere il proprio bambino per la coppia.

38 settimane di gravidanza

A 38 settimane di gravidanza la donna potrebbe iniziare a vivere non solo le ormai routinarie contrazioni gravidiche. Infatti, insieme a queste la donna potrebbe percepire i primi sintomi della fase prodromica. Probabilmente, la stanchezza della gravidanza potrebbe palesarsi. In tanti altri casi, invece, la donna potrebbe avere mille energie, proprio in preparazione del parto.

39 settimane di gravidanza

A 39 settimane di gravidanza la donna si avvicina sempre di più al tanto atteso momento. In questa settimana di gravidanza la donna vive da vicino il contatto con il proprio bambino. Ormai è “grande”: è facile comunicarci, parlarci e ottenere anche qualche risposta dal proprio piccolo.

40 settimane di gravidanza

A 40 settimane di gravidanza la donna può percepire maggiore pesantezza al basso ventre: segno che il bimbo sta occupando il canale del parto. La minzione si farà più frequente, insieme a tutti i sintomi già descritti della fase prodromica e del travaglio. Se non si innesca il travaglio, a 41 settimane di gravidanza i professionisti possono offrire alla donna l’induzione del travaglio di parto.