neonato

Come deve dormire un neonato

Come deve dormire un neonato

Prendersi cura del neonato, del suo benessere e della sua serenità, richiede impegno e tante attenzioni. Dalla necessità di modificare il nostro stile di vita, all’alimentazione che deve essere il più equilibrata possibile, per fornire al bebè, con l’allattamento, i nutrienti di cui necessita. Anche il sonno non può essere trascurato. Una delle domande che ci poniamo, fin da subito, è proprio questa: “Come deve dormire un neonato?”

Il neonato, inizialmente, dorme tanto durante il giorno. L’ambiente in cui riposa deve essere areato, con una giusta temperatura, intorno ai 23°C. Non copriamolo troppo. Durante la stagione calda è sufficiente il body in cotone.

Quanto deve dormire un neonato? I bebè dormono fino a 15 ore distribuite tra giorno e notte. I neonati allattati artificialmente potrebbero dormire per periodi più lunghi, rispetto ai piccolini allattati al seno, ma non è la regola.

Fino al quarto mese di vita i risvegli notturni potrebbero essere frequenti per la necessità di mangiare e sentirsi protetti tra le braccia materne. Per non doverci alzare continuamente potremmo avvicinare la culla al lettone. In questo modo la mamma potrà gestire il suo bimbo, rimanendo seduta sul letto matrimoniale.

Sono molti i piccini che amano addormentarsi in braccio. Ultimamente è molto diffuso l’uso della fascia, per portare i bebè sempre a contatto con i genitori. Per evitare di sudare eccessivamente in questi casi, basta usare un lenzuolino in cotone, in modo tale che questa fibra naturale tra il bebè e la nostra pelle assorba il sudore, proteggendo la sua salute. Basta un colpo di aria, quando il bambino è molto sudato, per andare incontro a fastidiosi raffreddori.

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Posizione supina

I pediatri consigliano la posizione supina per far dormire i neonati. Questo ridurrebbe, in misura significativa. le morti per SIDS, dette anche morti in culla. Ricerche scientifiche hanno dimostrato, infatti, che i bebè che dormono in posizione supina sono meno soggetti alla morte in culla.

Dal terzo mese di vita, quando il piccolo è sveglio, possiamo adagiare il neonato su un tappetone in posizione prona, ovvero a pancia in giù. In questo modo stimoleremo la sua attenzione e lo sviluppo motorio, permettendogli di muovere la testa, le braccia, incuriosito dagli oggetti circostanti.

Culla neonato

Nei negozi che vendono articoli per bebè c’è davvero l’imbarazzo della scelta e non sempre è facile scegliere data la grande quantità di articoli. Prima di decidere, per evitare di svuotare completamente il portafoglio e acquistare oggetti poco utili, è opportuno chiarirci le idee su cosa serve davvero per l’accudimento del piccino.

La culla neonato deve essere resistente e soprattutto stabile. Con sponde alte 60 centimetri per evitare rovinose cadute. In vimini, rivestite con tessuti ricamati, in legno, in materiale riciclabile, con le ruote, da incastrare nella sponda del lettone: l’importante è che rispettino le normative di sicurezza.

Il materasso dovrebbe essere costituito da un solo pezzo, ergonomico e traspirante. Il cuscino per neonati, soprattutto per i primi mesi, è meglio non usarlo, o inserirlo sotto il materasso, all’altezza della testina. In questo modo la schiena non risente di posture scorrette.

La stessa accortezza si può praticare anche per la navicella neonato, ovvero la parte della carrozzina che contiene il piccolino. Durante il primo periodo, per garantirgli il senso di contenimento a cui il bebè era abituato nel pancione, possiamo arrotolare un asciugamano e avvolgerlo intorno al bimbo, nella culla.

Quanti regali che ha ricevuto il nostri piccino dalla nascita! Non mettiamo tanti peluche per neonati nella culla, magari solo uno e nella parte dei piedini. Il materiale dei pupazzi potrebbe essere accidentalmente ingerito dal bebè, o potrebbe favorire l’insorgenza di allergie.

culla neonato

Sids

Ancora oggi una delle principali cause di decesso dei neonati sotto l’anno di età è attribuita alla Sids (Sudden Infant Death Sindrome), detta comunemente morte in culla, durante il sonno. Purtroppo non sono ancora stati accertati i motivi che determinano questi tragici eventi e gli studi continuano ad impegnare numerosi ricercatori in tutto il mondo. I bebè più a rischio sono quelli nati prematuri e coloro che sono soggetti a patologie respiratorie. Purtroppo non sono pochi i casi di piccolini che pur in ottime condizioni di salute sono morti per SIDS. Recentemente un team di medici australiano ha ipotizzato come causa della Sids la scarsa presenza della proteina oressina, regolatrice anche del ritmo sonno-veglia, nei bebè colpiti dalla morte in culla.

Morte in culla

In attesa di scoprire le cause della morte in culla, affidiamoci ai suggerimenti dei pediatri, sul sonno neonato. Evitiamo di adagiare il bebè in posizione prona o su un fianco quando dorme nella culla. Non mettiamo nella navicella della carrozzina un pupazzo per neonato di grandi dimensioni. Eventualmente uno piccolo e disposto nella parte dei piedini. Disponiamo il cuscino sotto il materasso, a livello della testa del piccino, per ottenere un’inclinazione, ideale per evitare che il piccino possa soffocarsi sotto le coperte.

Lettino neonato

Anche il lettino neonato deve avere le caratteristiche descritte per la culla. Stabile e robusto, con sponde alte per evitare che il piccino, arrampicandosi, possa cadere. Le sbarre devono avere una distanza, le une dalle altre, tale da evitare che il piccino possa incastrarvi la testa. Verso i 4-5 mesi è possibile il passaggio dalla culla al lettino. Possiamo mantenere l’asciugamano arrotolato, per mantenere il senso di protezione. Se le poppate si riducono, durante la notte, possiamo anche pensare di collocare il lettino nella camera neonato.

I rituali sono importanti per i bambini. Possono essere strutturati fin da subito. Il bagnetto ed una ninna nanna ripetuti ogni sera alla stessa ora, permetteranno al piccino di vivere il momento della nanna in modo sereno.