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Gravidanza, differenze maschio e femmina: dipende tutto dalla placenta

La placenta

La placenta è un organo temporaneo che si forma nell’utero nel periodo della gestazione. Essa è il primo alleato del feto e lo connette alla mamma attraverso il cordone ombelicale. Il valore che assume è molteplice, fungendo da strumento nutritivo, respiratorio ed evolutivo per tutti i 9 mesi. La struttura placentare costa di due parti: una materna (decidua) e una fetale (costituita dai villi coriali); un’altra, non meno importare, funzione assunta dalla placenta è di protezione del nascituro, perché filtra le sostanze dannose che potrebbero inficiare sulla sua crescita.

La placenta e le bambine

Una ricerca, pubblicata su Molecular Human Reproduction, ha dimostrato un diverso assetto genetico per i feti maschi e per i feti femmina; sembrerebbe, infatti, che nelle piccole ci sia un assetto genico maggiore che promuoverebbe la placenta e il suo sviluppo. Da qui ne deriva una maggiore stabilità durante la gravidanza, e una migliore tolleranza immunitaria da parte della madre; va ricordato che proprio perché il feto ha anche il patrimonio genetico del padre, di norma non potrebbe essere tollerato dal corpo materno. Tuttavia questo non accade, altrimenti gli umani si sarebbero già estinti, perché vige la tolleranza immunitaria.

Lo studio sulla placenta

Lo studio sulla placenta

Sam Buckberry, co-autore dello studio, ha evidenziato come è più probabile avere esiti favorevoli in una gravidanza se a nascere sarà una femmina; è provato che i maschietti crescono molto più velocemente ma non è detto che abbiano un supporto nutritivo adeguato. I dati ribadiscono che se a nascere sarà una bambina si riduce il rischio di parto pretermine, morte endouterina, morte neonatale e macrosomia.

Va precisato, però, che lo sviluppo della placenta sin dal principio non inficia sulla determinazione del sesso; questo, come si sa, avviene al momento del concepimento. Tuttavia a cambiare è la differenziazione sessuale e cioè come sarà l’effettivo sviluppo del sesso dell’embrione/feto. Essendo la placenta un organo di supporto, è chiaro che meglio si sviluppa maggiore è la probabilità che il nascituro sia in buona salute.