foto_contrazioni_prodromi

Contrazioni prodromiche: che cosa sono e come sono

Contrazioni prodromiche

Le contrazioni prodromiche sono contrazioni di preparazione: esse si verificano in prossimità del termine della gravidanza e hanno come caratteristica di essere indolore. Infatti, le contrazioni di Braxton Hicks rientrano tra i sintomi pre-parto, quando l’utero si allena per garantire l’imminente travaglio. Molte future mamme le avvertono come dolori mestruali a fine gravidanza che tendono a rendere il collo dell’utero morbido.

Tappo mucoso

Il tappo mucoso in gravidanza è un sigillo, ovvero una composizione di muco che chiude la cervice uterina. La sua funziona è protettiva, da agenti esterni e batteri che potrebbero compromettere la salute del feto; il collo dell’utero produce una sostanza mucosa per tutta la gravidanza, che viene percepita dalla donna come perdite trasparenti gelatinose.Tuttavia la presenza di perdite marroni a fine gravidanza, intorno alla 38 settimana, fanno pensare che il tappo sia stato perduto.

Come riconoscere il tappo mucoso? L’aspetto del tappo mucoso è caratteristico di un marrone striato di qualche piccola perdita ematica (spotting); quindi è il colore del tappo mucoso che fa la differenza rispetto alla comune leucorrea gravidica, o alle perdite maleodoranti sintomo di infezione.

Prodromico

Il periodo prodromico cambia da donna a donna e soprattutto in base alla parità, ovvero ai parti già avuti. Una donna al secondo parto, o meglio una pluripara che ne ha avuti più di 3, di solito ha una fase di preparazione di breve durata, o addirittura inesistente; il tutto perché l’utero è un organo muscolare dotato di memoria e se ha già travagliato, la prossima volta sarà più veloce nel farlo. Ecco perché esiste una diceria secondo cui i travagli e i parti dopo il primo sono sempre più celeri.

Contrazioni

Le contrazioni uterine sono contrazioni muscolari che si verificano quando il potenziale di riposo delle membrane si abbassa, su stimolazione, fino a un potenziale critico che scatena lo spasmo. Come sono le contrazioni? Esse si classificano per frequenza, durata e sensazione di dolore associata. Questi parametri consentono di distinguerle come preparatorie di un travaglio oppure come il risultato efficace dei sintomi del parto in arrivo.

Prodromi

La fase prodromica ha una durata variabile da una settimana fino a due; in questi giorni avvengono tutta una serie di modificazioni locali; è probabile infatti che queste prime contrazioni determinino il passaggio da un collo dell’utero chiuso e posteriore a una minima pervietà di un centimetro. Può sembrare poco, ma una donna che non ha mai partorito guadagna per ogni centimetro di dilatazione che raggiunge; ma la dilatazione stessa non è tutto, poiché in collo deve anteriorizzarsi e contestualmente raccorciarsi fino a sparire.

Perdita tappo mucoso

Perdita tappo mucoso

La questione perdita del tappo mucoso e parto è sempre molto accesa, e ci si chiede se esista o no una correlazione valida; infatti dalla perdita del tappo quanto manca al parto? Di certo non molto, visto che essa indica una prima risposta della cervice all’attività contrattile; però il tempo è variabile da una settimana fino ad 3. Il tappo mucoso è costituito, come già detto, da perdite gelatinose di colore marrone più o meno scuro; esso però è ben diverso da perdite bianche dense che potrebbero essere sintomo di Candida, anche nel III trimestre. Infine, è possibile la perdita del tappo mucoso senza sangue, specie se il muco è abbondante, ma se dovessero esserci piccole tracce ematiche, non c’è da preoccuparsi.

Travaglio di parto

Il travaglio rappresenta l’ennesima fase di modifica dell’utero in gravidanza, per favorire la nascita del piccolo. Il significato di travaglio risiede, infatti, in tutte quelle modificazioni fisiche e psicologiche che precedono il parto; ma quanto dura il travaglio? la durata del travaglio varia da una nullipara (8 ore in media) rispetto a una donna che ha già partorito (3 ore in media).

Contrazioni parto

Le contrazioni efficaci in un travaglio attivo sono quelle che favoriscono la dilatazione da parto. Come inizia il travaglio? Solitamente possiamo dire che un travaglio è ben avviato quando si verificano 2-3 contrazioni ogni 10 minuti, dalla durata di almeno 40-60 secondi, con un collo dell’utero raccorciato dell’80%. Questa condizione può insorgere in modo spontaneo o indotto e può o no associarsi a rottura delle membrane; infatti è possibile la rottura delle acqua senza contrazioni, ma occorre attendere almeno 18-24 prima di indurre il travaglio di parto. Da ricordare che il colore del liquido amniotico non esiste, perché esso è trasparente, limpido come l’acqua e inodore.

Dolori mestruali in gravidanza

Molte future mamme si chiedono se è normale avere dolori mestruali in gravidanza e la risposta non può che essere contestualizzata all’epoca gestazionale di insorgenza; intanto, va precisato che non si tratta di un dolore riferibile a mestruazioni, vista l’amenorrea, ma solo la percezione che si ha delle fitte al basso ventre. I dolori simil mestruali nelle prime settimane, sono normali perché l’utero si distende per accogliere l’embrione, così come è possibile che si verifichino man mano che feto e annessi si sviluppano; diverso è un dolore mestruale forte, che non passa ma che anzi si intensifica. Questo nel I trimestre può essere un campanello di rischio di aborto; se, invece, questi dolori si verificano a epoche più avanzate, è probabile che l’utero si contragga per disidratazione, affaticamento o perché è pronto a travagliare.

Prodromica

Se la fase prodromica o di travaglio latente si prolunga in modo eccessivo, è possibile che diventi fastidiosa; è qui che la futura mamma comincia a desiderare che passi del tutto o che si intensifichino le contrazioni. In questo frangente di tempo è buona norma rilassarsi, anche con un bagno caldo in gravidanza; se ciò non dovesse essere efficace, come farsi venire le contrazioni? Esistono metodiche naturali che favoriscono la muscolatura uterina, come i rapporti sessuali o il massaggio ossitocico; un tempo si usava anche l’olio di ricino, ma ormai è caduto in disuso per i temibili effetti gastro-intestinali che può causare.

Dolori mestruali inizio gravidanza

Dolori mestruali inizio gravidanza

I dolori al basso ventre a inizio gravidanza associati o no a dolore alla schiena, sono una condizione tipica del III trimestre come nel I. La pelvi è costituita da strutture muscolari e ossee che per effetto dell’annidamento dell’embrione e della sua evoluzione tendono a distendersi. Man mano poi che il feto cresce la pubalgia si attenua perché il bacino ha raggiunto il suo equilibrio di contenimento; questo, però, viene spezzato quando il piccolo è più grande dell’utero stesso e comincia a premere con forza contro gli organi limitrofi. Fortunatamente da questo momento in poi la sua nascita è vicina.

Contrazioni gravidanza

Nel momento in cui cominciano le contrazioni più frequenti e dolorose la donna riferisce di avere brividi di freddo. Se, ovviamente, questa non è associabile a sindromi influenzali, il brivido è considerato una normale risposta allo stress del travaglio di parto. Un atto misto di ansia, nervosismo, emozioni e preparazione a quello che sarà un evento di profondo cambiamento psico-fisico per la donna.

Dissenteria in gravidanza

La nausea e la diarrea sono sintomi della gravidanza iniziale perché l’incremento ormonale ha un effetto irritante verso la mucosa gastrica. Tuttavia se c’è una vera e propria dissenteria in gravidanza, è opportuno contattare il medico ginecologo o anche il medico di famiglia per avere una terapia di supporto che eviti la disidratazione; in più, assai fondamentale è avere una dieta alimentare che favorisca la regressione della sintomatologia per evitare che il feto ne soffra.

35 settimane di gravidanza

Avere la pancia dura a 35 settimane è un evento possibile; ciò può verificarsi in modo del tutto inaspettato e senza una precisa causa. Se però la donna lavora o è soggetta a fatiche quotidiane, è buona norma favorire un corretto riposo e una buona integrazione di liquidi. Il parto, a questa epoca, sarebbe ancora prematuro, ma è passata la soglia delle 34 settimane e quindi lo sviluppo polmonare è ben incrementato. Tuttavia oggi partorire a 35 o 36 settimane è meno drammatico del passato, visto che i livelli di assistenza ai nati pretermine è migliorata e la qualità di vita pari a un piccolo a termine.

Contrazioni in gravidanza

Contrazioni in gravidanza

Le contrazioni in gravidanza, specie in epoche precoci, vengono trattate con farmaci antagonisti dell’ossitocina; Invece, avere la pancia dura a fine gravidanza è un segno prognostico positivo che il travaglio potrebbe essere in fase di attivazione; purtroppo oltre all’attività contrattile la donna riferisce dolore alle gambe, spossatezza e dolore all’osso sacro, che può regredire o attenuarsi attraverso delle posizioni comode che favoriscono le ossa e i muscoli coinvolti nel parto. Inoltre questa dolorabilità è riferibile alle posizioni che il feto assume, e che una volta che scenderà verso il canale del parto, si allevieranno.

Prodromo significato

Il significato di prodromo è segno che qualcosa si sta avviando; nel caso del travaglio i prodromi identificano le contrazioni preparatorie dell’utero. In questa fase non siamo ancora a inizio di travaglio, ma in una fase molto vicina e che lo precede di ben poco.

Trentasettesima settimana di gravidanza

La 37 settimana di gravidanza indica l’inizio di una gravidanza a termine, il cui termine ultimo sono le 40 settimane. Partorire a 37 settimane, quindi, è possibile e non drammatico; infatti non siamo più in condizioni di prematurità e il piccolo ha uno sviluppo completo e ottime chance di adattamento extra uterino.