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Perdite trasparenti: quando e perché avvengono

Perdite trasparenti

Alcuni tipi di perdita sono determinati da una condizione fisiologica. Questo è il caso delle perdite di muco, precisamente di muco trasparente che si verifica durante l’ovulazione. Le perdite di questo tipo sono anzi funzionali nell’aumentare la fertilità femminile.

Perdite marroni

A differenza di questo tipo di muco trasparente esistono anche perdite marroncine, che al contrario di quanto il colore possa far pensare, in genere sono fisiologiche. Ovviamente per giudicarle tali bisogna rapportarle al periodo in cui ci si trova. Ad esempio, è normale che ci siano perdite scure prima o dopo la mestruazione.

Perdite bianche

Anche le perdite vaginali bianche devono essere contestualizzate per poter essere considerate normali. Possono essere le tipiche perdite gelatinose che si presentano nel corso dell’ovulazione oppure possono essere associate a bruciore e prurito ed essere il sintomo di un’infezione batterica, virale o fungina.

Perdite gialle

Le perdite vaginali giallastre, come quelle bianche, sono un tipo di secrezione della mucosa vaginale in reazione ad una particolare condizione. Essa può essere fisiologica e quindi legate all’ovulazione oppure alla gravidanza. Ma se si presentano in altri casi, associate ad una sintomatologia che fa pensare ad un’infezione, vanno attentamente indagate.

Perdite

A prescindere da tutto si definisce come perdita ciò che deriva dalla produzione di una sostanza liquida o densa da parte della mucosa uterina. Oppure può essere del sangue, in ogni caso può originare dall’ovulazione, la mestruazione, i vari momenti di una gravidanza, una reazione del sistema immunitario ad un eventuale agente patogeno.

perdite trasparenti

Perdite vaginali

Nel caso di vere e proprie secrezioni vaginali non si tratta di perdite di sangue (scuro o chiaro che sia), bensì di una sostanza acquosa o più densa che la lo scopo di igienizzare il canale vaginale e di amplificare la fertilità femminile nel periodo ovulatorio.

Secrezioni vaginali

Il caso appena descritto, riguarda le secrezioni vaginali che si manifestano sotto forma di perdite bianche gelatinose durante l’ovulazione. La loro origine deriva dall’effetto dei picchi ormonali che si susseguono e che determinano l’ovulazione. Questi ormoni stimola la fluidificazione delle normali secrezioni vaginali dense.

Muco vaginale

Questo muco trasparente fluidificandosi si trasforma in perdite bianche da ovulazione. In genere le secrezioni vaginali hanno lo scopo di costituire una barriera fisica per proteggere la mucosa vaginale e anche l’utero dalla risalita di patogeni.

Perdite bianche dense

Nel contesto ovulatorio, tali perdite bianche gelatinose hanno anche lo scopo di rendere più semplice la risalita degli spermatozoi e garantirne la sopravvivenza per giorni, al fine che si possa verificare la fecondazione dell’ovulo generato. Ad ogni ciclo mestruale le perdite durante l’ovulazione hanno questi due scopi.

Ovulazione sintomi

Le perdite gelatinose appena descritte sono, inoltre considerate un sintomo dell’ovulazione. Proprio perché esse si manifestano in concomitanza dei tipici dolori da ovulazione, ogni 14° giorno del ciclo mestruale (nei cicli regolari di 28 giorni).

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Sintomi ovulazione

Altri sintomi dell’ovulazione interessano il seno, il quale diventa più gonfio e leggermente dolorante. Inoltre, e provato un considerevole aumento del desiderio sessuale nelle donne che si trovano nel periodo ovulatorio. Ma il muco dell’ovulazione è certamente il segno che più specifico, che si presenta ad ogni ovulazione.

Ovulazione dolorosa

Il dolore al basso ventre non viene avvertito da tutte le donne nel corso dell’ovulazione. Inoltre, tra quelle che lo percepiscono esistono forti differenze nel descrivere questo sintomo come un semplice fastidio oppure come un vero e proprio dolore o crampo. Sono assolutamente fisiologiche entrambe la sensazioni, ovviamente se la sensazione dolorosa diventa troppo vigorosa deve essere indagata.

Dolori ovulazione

Oltre ai crampi a livello del basso ventre, in associazione ai giorni del periodo ovulatorio, le perdite gelatinose tipiche possono essere accompagnate da una sintomatologia dolorosa che interessa il seno, come detto prima. L’effetto dei forti picchi ormonali della fase ovulatoria provoca una diversa sintomatologia in ogni donna, che è determinata anche dalla sensibilità al dolore di quest’ultima.

Tipi di vagina

Non esistono “tipi di vagina”, perché si tratta essenzialmente di un tratto che mette in comunicazione l’utero con l’esterno. Essa è deputata a mediare la funzione riproduttiva ed il parto, ed è fondamentale nella protezione dell’utero dall’attacco di eventuali patogeni. Oltre che alla sua capacità secretiva è dotata di una grande elasticità, che è fondamentale durante il parto.

Secrezione

Come anticipato, il fine ultimo delle secrezioni vaginali è quello di ripulire le pareti vaginali dall’eventuale presenza di agenti potenzialmente dannosi, le impurità e le cellule morte. Inoltre si tratta anche di un modo che l’organismo usa per idratare la mucosa vaginale, in maniera tale da non avere i fastidi tipici della secchezza vaginale e da prevenire eventuali lacerazioni.

Liquido vaginale

Perdite di muco trasparente più abbondanti possono presentarsi nelle adolescenti, prima dell’arrivo della prima mestruazione. Anche durante i primi cicli mestruali permane tale abbondanza, a causa delle alterazioni dei normali livelli ormonali. Ed esattamente come accade per le mestruazioni, anche la quantità di perdite bianche gelatinose si normalizzerà con il regolarizzarsi del ciclo mestruale.

Perdite acquose

Le perdite trasparenti in gravidanza sono molto più simili all’acqua rispetto alle perdite da ovulazione. Tant’è vero che si parla di idrorrea gravidica, perché il suo scopo principale è quello di proteggere la gravidanza da eventuali microrganismi che potrebbero danneggiarla. Dunque le variazioni ormonali che contraddistinguono la gravidanza provvedono ad innalzare le barriere di difesa nei confronti della stessa gravidanza. Ed è per questo che vengono prodotte delle secrezioni vaginali più abbondanti e soprattutto più fluide rispetto al normale.

Perdite maleodoranti

Quando si hanno, invece, perdite verdi o perdite giallastre sospette se sono anche accompagnate da bruciore, dolore, cattivo odore, o prurito. In questi casi è strettamente necessario farsi visitare da uno specialista che eseguirà un tampone vaginale. Quest’ultimo serve per accertare quale sia il patogeno che ha causato l’infezione.

Perdite bianche cremose

La stessa procedura deve essere messa in pratica anche per studiare la causa di eventuali perdite cremose bianche, successivamente si può procedere con l’identificazione della corretta terapia. E’ importante diagnosticare correttamente il tipo di infezione, perché solo così la terapia avrà un esito positivo. Lo specialista dovrebbe provvedere anche a correggere le abitudini igieniche della donna in maniera da prevenire eventuali infezioni future.