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Igroma Cistico, malformazione in gravidanza: che cos’è

Igroma cistico

È il termine per definire una anomalia fetale che si riscontra solitamente alla traslucenza nucale. Si tratta della dilatazione degli spazi linfatici del collo e può apparire come una pallina dietro la nuca. Le cavità visibili in ecografia possono essere più e a più livelli. Quando si riscontra nella testa si parlerà di igroma cerebrale.

La traslucenza nucale del test combinato è sempre un esame importante. Attraverso di esso si può quantificare il rischio di varie sindromi genetiche.

Al riscontro ecografico di una di un igroma cistico fetale, la plica nucale risulterà alterata e sarà quindi necessario un esame istologico del feto, eseguibile attraverso la villocentesi.

Il riscontro di una anasarca fetale, cioè di una cavità di liquido all’interno del tessuto sottocutaneo fetale, deve sempre destare sospetti. Sono necessari altri approfondimenti prima di porre la diagnosi. Nel caso di più distretti interessati, si può sospettare un’idrope fetale, fortunatamente rara, che può avere cause immuni o non immuni.

igroma cistico

Si definisce igroma frontale invece una cavità cistica situata sulla fronte dove si raccoglie liquor cerebrale. Le cause di igroma fetale sono ancora poco conosciute. Quello che sappiamo è che nel 70% dei casi è legato a patologie cardiache o cromosomiche. Queste patologie talvolta coesistono, come nella Sindrome di Turner o nella sindrome di Down. Il passo successivo sarà pertanto l’amniocentesi o la villocentesi.

Se questi esami risultano negative e quindi la patologia genetica è assente, nella restante parte dei casi questo segno clinico può essere legato all’assunzione di farmaci durante la gravidanza. Attualmente per questi casi, esiste una terapia sperimentale atta a ridurre la raccolta di liquido. Si tratta dell’iniezione di farmaci per via transuterina, direttamente nella cavità cistica fetale interessata dall’idroma.

L’idroma cistico non va confuso con il fibroma cistico, di contenuto cellulare e non liquido, legato pertanto ad altre cause e da considerarsi un vero e proprio tumore benigno.