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Parto naturale: tappo mucoso, travaglio e contrazioni

Parto naturale

Dopo le canoniche 40 settimane gestazionali le mamme si preparano per la nascita del proprio bambino attraverso il parto spontaneo. Il parto spontaneo è una delle cose che più spaventa una futura mamma, e in generale una donna, perché tutti i cambiamenti quasi repentini che si verificano nel corpo della persona, nonostante i corsi di accompagnamento alla nascita e di preparazione al parto (organizzati dalle ostetriche e non solo) consentano alle future mamme di gestire con tranquillità ed autonomia quel momento tanto delicato, tanto da poterne uscire più che vincenti.

Travaglio parto

Nelle ultime settimane gestazionali avvengono tantissime modifiche del punto di vista ormonale all’interno del corpo della mamma, che si accompagnano all’invecchiamento nella placenta, tale da attivare altri meccanismi a carico, ad esempio, della ghiandola ipofisaria affinché ci possa essere il rilascio di alcuni ormoni (prima fra tutti l’ ossitocina) per poter preparare il corpo della mamma e l’utero all’evento della nascita e del parto.

Cosa si verifica prima del parto? Innanzitutto si percepiranno diversi sintomi e ad esempio inizierà una sintomatologia che riguarda il basso ventre come dei dolori simil-mestruali e questo corrisponde all’avanzare della dilatazione del collo dell’utero, nonostante quello della dilatazione sia solo un piccolo cambiamento che riguarda la cervice uterina (in più si aggiungono: appianamento, centralizzazione, diversificazione della consistenza).

Le contrazioni nel corso della fase prodromica sono irregolari mentre con l’arrivo del travaglio le contrazioni assumono maggiore intensità e frequenza, tali da permettere la progressione del feto insieme all’avanzare della dilatazione, fino al momento della fase espulsiva.

Tappo Mucoso

A questi sintomi iniziali del travaglio si aggiunge la ritmicità delle contrazioni uterine che precedono la nascita del bambino o bambina. Tra i primi segni del travaglio di parto abbiamo la perdita del tappo mucoso ed eventualmente la rottura delle membrane.

Il tappo mucoso rappresenta un vero e proprio tappo di natura gelatinosa, che si presenta all’interno del collo dell’utero per poter proteggere il feto dall’ambiente esterno. Al momento delle prime variazioni a carico della cervice uterina questo tappo mucoso viene perso ed è per questo che si dice che la donna “marca per la prima volta“, nel senso che potrebbe trovare sullo slip o sull’assorbente piccoli residui di muco con lievi perdite ematiche, che dipendono dallo sfaldamento di capillari del collo dell’utero.

La perdita del tappo mucoso non deve spaventare la donna mentre nel momento in cui avviene la rottura delle membrane, o più comunemente delle acque, la donna può rivolgersi presso il pronto soccorso o la clinica più vicini, proprio perché se non avviene l’inizio del travaglio, deve essere intrapresa una terapia antibiotica, o comunque è opportuno eseguire monitoraggi fetali più attenti. Nel momento in cui., invece, ci si accorge della perdita del tappo mucoso non è necessario rivolgersi in ospedale, ma si deve essere consapevoli che l’ inizio del travaglio potrebbe essere vicino.

parto naturale

Parto

Come prepararsi al parto? Semplicemente frequentando un corso di accompagnamento alla nascita per poter conoscere tutti i cambiamenti del proprio corpo e soprattutto per poter prepararsi mentalmente ed emotivamente al lieto evento.

Durante i corsi pre-parto le ostetriche spiegheranno quanto necessario per capire come approcciarsi al travaglio e al parto, dimostrando anche i fenomeni che si presenteranno al momento del parto. Il parto in sé è il momento dell’ espulsione del bambino, che sulla base del modo in cui è posizionato all’ interno del canale del parto inizierà ad adattare i propri diametri a quelli del bacino materno, si “impegnerà” nei vari piani del bacino ed eseguirà una serie di rotazioni che lo porteranno prima al “disimpegno” della parte presentata, cioè la testa nella presentazione cefalica, per poi consentire il passaggio delle spalle e del tronco fetale. È tutto così magico!

Inoltre, il parto si definisce totalmente naturale e spontaneo (con una definizione in un certo senso “estremista” ma corretta) se non sono necessari interventi medici di nessun tipo, dall’ episiotomia alle manovre di Kristeller, dall’ uso di ventosa al forcipe.

Donne che partoriscono

La paura è tanta, e diverse mamme richiedono la necessità di conoscere totalmente quello che si dovrà vivere, e internet è uno strumento che per certi versi può essere d’ausilio da questo punto di vista. Infatti una futura mamma può trovare consolazione e coraggio nel vedere altre donne che partoriscono. Le Donne che partoriscono esprimono totalmente la forza e l’ energia che possiedono e nel contempo tutto l’istinto che le caratterizza, ma che le rafforza sempre più come donne per poter acquisire un “titolo” in più: quello di mamma.

Parto naturale video

In rete troviamo tantissimi video sul parto spontaneo che possono essere incoraggianti e davvero emozionanti per chi li guarda e per chi spera di vivere il proprio parto in un ambiente rilassante ed emotivamente d’aiuto. In questi video conosciamo realtà bellissime in cui la la donna è totalmente protagonista del proprio parto. Vive il suo travaglio in casa o comunque in ambienti del tutto confortevoli, in una vasca apposita e sempre utilizzando posizioni libere, che possano essere per lei antalgiche e confortevoli.

Video parto

In questi video non si vede esclusivamente il travaglio di parto, ma il parto spontaneo vero e proprio, fino al momento dell’ espulsione del bambino, che viene vissuto nelle più disparate posizioni e con presenza di ostetriche e persone care. La possibilità di vedere questi video può essere stimolante per molte mamme, mentre per qualcuno un po’ più emotivo potrebbero non essere indicati. La scelta sta a voi! Sappiate, però, che il parto è l’ esperienza più bella della vostra vita e che porterete nei vostri ricordi per sempre, con o senza video in anteprima.