sintomi gravidanza

Dolori da impianto: cosa sono e come riconoscerli

Dolori da impianto

Tra i vari segni di gravidanza sono molto conosciuti anche i sintomi da impianto. Si tratta della presenza di dolori a inizio gravidanza che si identificano come crampetti da impianto. Spesso sono seguiti dalle perdite da impianto. L’impianto si riferisce all’accoglimento di una nuova vita nell’utero, e viene anche chiamato annidamento o nidazione. Da cosa originano i sintomi della nidazione? Come avviene l’impianto dell’embrione?

Impianto

Una volta avvenuta la fecondazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo a livello dell’ampolla tubarica si ha la formazione di un’unica cellula totipotente, lo zigote. Quest’ultimo entro circa 3-4 giorni, continuando a percorrere la tuba di Falloppio, raggiunge l’utero e contemporaneamente si susseguono tutta una serie di divisioni cellulari fino alla formazione della cosiddetta morula. Successivamente questa va incontro ad ulteriori modifiche e diventa blastocisti, da 4 a 14 giorni dopo l’avvenuta fecondazione. Il suddetto insieme di cellule si differenzia ulteriormente dando vita all’embrione e tutti i suoi annessi.

Dolori impianto

Quando avviene l’annidamento nello spessore della superficie uterina, la superficie esterna della blastocisti si riempie di una proteina, la L-selectina e finché le concentrazioni di carboidrati e di L-selectina rimangono alte (ovvero fino a 16 settimane) l’embrione e’ in grado di annidarsi. Il sinciziotrofoblasto contiene elementi in grado di erodere i tessuti e permettere la comunicazione fisica tra mamma e bambino. L’inserimento dell’embrione a livello della superficie uterina determina i dolori da impianto e le successive perdite da impianto. Dopo quanti giorni si capisce di essere in dolce attesa?

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Sintomi gravidanza prime settimane

I sintomi delle prime settimane di gravidanza possono essere vari, possono anche non verificarsi i classici segni riportati dalla gran parte delle donne. Infatti non tutte hanno sintomi a inizio gravidanza, a volte questi si manifestano in un secondo momento. I sintomi da impianto comprendono, dunque, i caratteristici dolori da impianto.

Sintomi impianto

Essi possono essere percepiti dopo circa 11 giorni da quando avviene il concepimento. Ci si chiede a questo punto: i dolori da impianto come sono? Semplice riconoscerli qualora si palesassero, perché si manifestano come dei tipici crampetti al basso ventre. Questi crampi uterini sono seguiti dopo qualche ora dalle perdite da impianto. I tempi sono dovuti dalla scarsa entità delle perdite, che raggiungono il canale vaginale lentamente e nel frattempo il sangue si ossida o si mescola al muco cervicale. Le perdite rosso vivo, per lo stesso principio, in genere derivano da un flusso ematico più consistente la cui causa dovrebbe essere indagata soprattutto se associata a forti dolori.

Sintomi gravidanza prima settimana

Tali sintomi, alla prima settimana di gravidanza, come detto, non sono sempre evidenti. I dolori addominali in gravidanza dovuti all’annidamento embrionale, inoltre, possono avere diversa intensità, la quale varia da donna a donna, e addirittura talvolta sono impercettibili. Questi, poi, si aggiungono a tutti gli altri tipici segnali di gravidanza. Ovvero può verificarsi un lieve sanguinamento da impianto, la rinomata nausea serale o mattutina talvolta seguita da episodi di vomito.

sintomi gravidanza prima settimana

Sintomi da impianto

Il ritardo mestruale è il primo dei segni di una gravidanza, che deve essere indagato eseguendo un test di gravidanza. Tale indagine risulta essere anche necessaria, nel caso di sospetta gravidanza, per capire se si tratta di perdite da impianto o ciclo mestruale, nel momento in cui si riscontrano macchie ematiche sugli slip. Nel frattempo, dalla massa cellulare interna, comincia a formarsi la sacca piena di liquido amniotico e i 3 strati cellulari embrionali. Si tratta di ectoderma, mesoderma ed endoderma dai quali si formano varie parti del feto.

Crampi addominali

I crampi addominali in gravidanza possono avere significati diversi a seconda del periodo della gravidanza in cui ci si trova e del genere di dolore avvertito dalla donna. Quando avviene l’impianto dell’embrione, ad esempio, si percepisce una sorta di fastidio, più che un vero e proprio dolore, più facilmente associabile ad un crampetto. Nel corso della gravidanza, oltre ai sintomi dell’avvenuta nidazione, ci possono essere diversi episodi da cui suscita una sensazione di leggero fastidio addominale, tutti generalmente fisiologici e perfettamente gestibili. Ad esempio le sporadiche contrazioni di Braxton-Hicks assai frequenti nella seconda metà della gravidanza.

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Crampi alla pancia

I crampi in gravidanza possono essere dovuti anche al riposizionamento dell’utero nel corso della gestazione. Un altro possibile motivo può dipendere dalla gastrite e dal rallentamento della motilità gastrica, che si manifestano con dei crampi allo stomaco. In gravidanza è possibile anche percepire come fastidiosi alcuni movimenti fetali, che si fanno sempre più frequenti e vigorosi in corrispondenza del secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Nidazione

Dal momento in cui l’ovulo è fecondato si ha il concepimento, e l’impianto dell’embrione a livello della superficie uterina. Quest’ultimo passaggio, ovvero l’annidamento dell’embrione a livello dell’endometrio, è fondamentale affinchè la gravidanza possa progredire. Esso, come sappiamo, provoca il classico lieve dolore al basso ventre ad inizio gravidanza associato ad una successiva leggera perdita ematica. In genere, quest’ultima si presenta come una perdita rosa o di colore marroncino, ed è dovuta alla rottura di qualche capillare al momento dell’annidamento dell’embrione.

nidazione

Annidamento sintomi

Come anticipato, la quantità della perdita è talmente esigua da raggiungere lentamente la vagina, e si manifesterà sotto forma di perdite marroncine in quei casi in cui il sangue si ossida e compare come il cosiddetto “sangue vecchio”. Tra l’altro questo è anche l’aspetto tipico delle perdite ematiche che compaiono all’inizio della mestruazione, e in alcuni casi questo aspetto può confondere. Le perdite possono presentarsi, invece, rosate nei casi in cui la modesta perdita di sangue si combina alle perdite trasparenti di muco cervicale. L’annidamento è fondamentale per far sviluppare la gravidanza in maniera sicura e protetta, ed è possibile grazie alla corrosione della superficie endomentriale nel punto di attecchimento operata dall’azione di enzimi prodotti dalla blastocisti.

Gravidanza senza sintomi

Come detto precedentemente, i sintomi dell’impianto embrionale possono anche non essere avvertiti dalla donna. Può dipendere da fattori del tutto soggettivi come la soglia di sensibilità al dolore. Allo stesso modo, tutti gli altri tipici segni di gravidanza non sono uguali per tutte le donne, sono anch’essi molto soggettivi. Dipendono dallo stile di vita, dall’alimentazione, la predisposizone genetica, l’età, le caratteristiche dei tessuti e tanti altri aspetti che variano da donna a donna.

Capezzoli turgidi

Tra i vari cambiamenti di cui è protagonista l’organismo materno in gravidanza, molte riguardano il seno. Gli estrogeni ed il progesterone, che aumentano a livello sistemico in questo periodo, lavorano sinergicamente per completare lo sviluppo mammario sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Tale modifica della mammella si evidenzia anche superficialmente a livello dell’areola e del capezzolo, i quali cambiano nell’aspetto in funzione dell’allattamento al seno.

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Perdite da impianto quanto durano

Le perdite da impianto hanno durata variabile, ma in genere sono scarse e si presentano sotto forma di macchie sullo slip. Questo perché sono poco consistenti, e per tale motivo possono essere confuse con le tipiche perdite premestruali. Anche perchè i dolori da impianto sono spesso simili a quelli avvertiti in caso di mestruazione. Sono molte le donne che non ricercano una gravidanza per cui non prestano attenzione a tale segno che può essere ugualmente tipico dello spotting premestruale o gravidanza, in caso di avvenuto annidamento embrionale.

Crampi in gravidanza

I crampi in gravidanza sono una cosa molto comune, e si possono tranquillamente prevenire. Basta rivolgersi a un’ostetrica per comprenderne la causa e il giusto modo per intervenire. Possono essere determinati da problemi di altra natura rispetto alla gravidanza, percui sarà l’ostetrica stessa, in questi casi a consigliare un consulto medico. I crampetti al basso ventre, invece, sono assolutamente fisiologici, positivi e non fastidiosi. Conoscendone la causa, non c’è da spaventarsi se si desidera avere un bambino e compaiono tra i sintomi di inizio gravidanza, accompagnati da una lieve perdita ematica.

crampi in gravidanza

Sintomi inizio gravidanza

Se si considerano questi come i sintomi della nidazione, e si riscontra (a parte la perdita sporadica e rosata o marroncina) un ritardo mestruale, è consigliabile l’esecuzione di un test di gravidanza. Se il test risulta positivo si fissa una consulenza con l’ostetrica, la quale eseguirà un’attenta anamnesi ed accerterà la gravidanza con un’eco office, dando tutte le indicazioni e le informazioni necessarie alla donna per vivere la gravidanza serenamente e con consapevolezza.