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5 motivi per ritardare il primo bagnetto al bambino

Il primo bagnetto del bambino avviene subito dopo la nascita, in ospedale e viene fatto da personale specializzato, è una pratica standard e rappresenta un modo marginale per pulire il bambino dalla placenta ed altre secrezioni di cui è ricoperto. Successivamente, è bene che i genitori del piccolo ritardino il bagnetto vero e proprio del neonato quello fatto in casa, per alcune buone ragioni che di seguito andremo ad esporre.

Spesso non si vede l’ora di fare il primo bagnetto al bambino ancora neonato, lo si desidera sapere pulito e profumato ma per alcune ragioni è bene posticiparlo. Il bagnetto, è un momento importantissimo ma non c’è fretta di farlo a pochi giorni dalla nascita a causa di motivazioni sensate di cui tutti dovrebbero essere a conoscenza.

Ecco quali sono i cinque motivi, per ritardare il bagnetto.

1. Il neonato è ancora ricoperto della vernice caseosa che è il rivestimento ceroso sulla pelle del bambino che rappresenta una vera e propria barriera di protezione. Non viene via del tutto dopo la pulizia che viene fatta al piccolo subito dopo la nascita ed è bene che sia assorbita pian piano dalla pelle del neonato. Questo strato è ricco di proprietà anti microbi che è necessario lasciare intatto nei primissimi tempi di vita del neonato. Tra i vari benefici della vernice caseosa è possibile annoverare altre proprietà importanti: aiuta il corpo del neonato a mantenere il giusto calore durante le prime ore di vita, è un antibatterico “naturale” che protegge la pelle dalle infezioni e la idrata. Alcuni studi hanno inoltre rilevato che tale barriera protettiva è composta da alcune sostanze che si trovano anche nel latte materno, le quali riescono ad inibire la crescita di alcuni patogeni come lo streptococco B che si conosce per essere l’agente patogeno delle meningiti e l’escherichia coli.

2. Vi sono altre strategie per mantenerlo pulito: il neonato è ancora molto piccolo e le paure e le ansie legate al momento del bagnetto non giovano a nessuno dei due. Per questa ragione è bene attendere e dunque posticipare il bagnetto. Cure quotidiane come la pulizia del visino, degli occhi, della bocca e delle orecchie oltre che il cambio del pannolino sono sufficienti per farlo sentire pulito. Il bimbo è talmente piccolo che si teme possa scivolare dalle mani o comunque non si riesca a tenerlo e manovrarlo durante il bagno quindi prendere tempo è la scelta migliore anche per acquisire una maggiore sicurezza.

3. I neonati non amano trovarsi nudi ed il bagnetto necessita che il piccolo venga privato dei suoi indumenti per poter essere immerso in acqua, cosa spiacevolissima per lui. Svestito, il neonato non avverte più quel calore e quella protezione che una tutina potrebbe invece fornirgli, il fatto di sentirsi completamente nudo può urtare in qualche modo la sua sensibilità dunque anche per questo è bene ritardare il momento del bagnetto.

4. Il moncone ombelicale è meglio tenerlo bene asciutto per evitare che la parte interessata resti umida e possa diventare veicolo di infezioni, oltre che ritardare il momento della sua totale cicatrizzazione, è consigliato attendere a quando questo avverrà naturalmente e secondo tempi che variano da neonato a neonato prima di decidere di fare il primo bagnetto al neonato.

5. Quando le temperature sono rigide è meglio evitare: anche se il clima all’interno della casa è favorevole, è opportuno scegliere di fare il bagnetto in un altro momento. Il passaggio da una stanza calda ad una che ha una temperatura diversa può esporre il piccolo al pericolo che si raffreddi. I neonati hanno bisogno di stare al caldo il più possibile perchè il corpo non è ancora in grado di conservare calore e necessita di energie per mantenerlo. Dunque se fa molto freddo è opportuno non fargli ancora il bagnetto ed attendere la circostanza ideale.