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Nervosismo in allattamento: danneggia il latte?

Bisogna tenere in considerazione che una mamma inizia ad allattare dopo un periodo parecchio stressante, ovvero i nove mesi di gravidanza e il parto. Per quanto tutto possa essere andato bene, non si tratta certo di un periodo leggero per la psiche di una donna: è sicuramente stressata e provata. A questo aggiungiamo il fatto che allattare non è un’azione soltanto meccanica, bensì qualcosa che coinvolge pure l’aspetto emotivo della mamma. Molte mamme si chiedono se questa nervosismo può danneggiare il latte: è così?

Lo stress è un sentimento tipico di molte neomamme. Molte volte, dopo il parto, si attraversa una fase piuttosto particolare caratterizzata da nervosismo e in alcuni casi depressione.

Secondo alcuni medici, è vero che un forte stress può incidere sulla produzione di latte, diminuendola o facendola addirittura terminare. È una possibilità, ciò significa che non in tutti i casi di stress anche grave
le donne che allattano perdono il latte.

Non è vero che se la mamma si innervosisce il suo latte diventa “cattivo”, “non buono” o “dannoso per il bambino”.

Molto spesso si ha paura di non allattare in maniera adeguata, soprattutto se si tratta del primo figlio. Si tende ad ascoltare cento consigli diversi e in questo modo si rischia di non seguire il proprio istinto materno. Si consiglia invece di mantenere la calma e vivere con più serenità questo bellissimo momento.

Un altro fattore che può provocare un naturale nervosismo è il fatto che l’arrivo di un bambino sconvolge inevitabilmente il proprio stile di vita, le abitudini della mamma e della coppia cambiano in maniera totale e immediata, sin dal primo momento che il neonato arriva in casa. Subentra quasi un senso di annullamento nella donna che di colpo si vede solo ed esclusivamente mamma, un cambiamento che all’inizio può spaventare e, dunque, innervosire. La mamma ha come l’impressione di non contare più niente, di non ricevere più attenzioni.

Anche in questo caso è fondamentale che la donna ne parli con qualcuno competente per evitare che la situazione degeneri e influisca negativamente sul rapporto con il bambino oltre che con sé stessa e con gli altri.


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I motivi di questo nervosismo possono essere tanti e vari: bisogna cercare di prevenirlo in modo tale da non causare problemi né alla mamma né al piccolo.