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“Vietato qualsiasi gioco sul suolo pubblico”: è polemica sui divieti imposti ai più piccoli

Molte polemiche hanno fatto scaturire in questi giorni i divieti imposti ai bambini da alcuni Comuni italiani di giocare in spazi aperti e pubblici. “Vietato lanciarsi le palle di neve”, “vietato fare i cross con il pallone”, “vietato rincorrersi”, sono solo alcune delle proibizioni infisse nei cartelli installati in parchi di molte città.

È importante sottolineare che questi veti riguardano solo una piccola parte dei paesi italiani, mentre nelle altre grandi città i regolamenti di polizia urbana sono stati riscritti a misura di bambino; tuttavia esistono delle realtà in cui i più piccoli non sanno nemmeno cosa vuol dire condividere il proprio tempo con i coetanei. Come riporta il Giornale.it, il Comune di Battipaglia ha addirittura imposto il divieto di “giocare a palla, bocce, tamburello, cerchietti, biglie con birilli, pattinare o esercitare qualsiasi altro giuoco che possa arrecare molestia, pericolo”, con la possibilità di essere multati.

Oggi, l’associazione tutta italiana Arciragazzi – comitato di promozione sociale, laica e senza scopo di lucro, con specifiche finalità educative – nella speranza di ridimensionare alcuni, eccessivi, divieti ha lanciato una curiosa ed interessante idea.

L’associazione ha infatti proposto ai lettori de La Repubblica – ma è estesa a chiunque voglia partecipare – di fotografare i divieti che molti comuni hanno imposto ai più piccoli. Ed è cosi che si è scoperto che in provincia di Siena se dai cortili privati rotola un pallone per la via pubblica, questo può essere “trattenuto per trenta giorni”, o che a Terni vengono severamente proibite le fionde.

Ed ancora a Palermo è “vietato assolutamente qualsiasi gioco sul suolo pubblico“, cosi come è proibito “pettinarsi” e “fare serenate”. Eppure esiste ancora in Abruzzo, un Comune che ha fatto stampare dei cartelli stradali, che recitano: “attenzione rallentare: in questo paese i bambini giocano ancora per la strada“.

Voi cosa ne pensate? Non credete che i vostri figli abbiano diritto a giocare liberamente negli spazi loro riservati senza il timore di essere multati o di infrangere divieti?